Siena - Roma 1 - 3: Giallorossi ben poco Zemaniani

Siena - Roma 1 - 3: Giallorossi ben poco Zemaniani

Di Fabrizio Landolfi 

Domenica pomeriggio, nella 15ma giornata di campionato, la Roma di Zdenek Zeman ha avuto la meglio sul Siena, vincendo 3-1 nello stadio dei toscani: nel primo tempo il portoghese Neto aveva messo a segno il gol del vantaggio dei padroni di casa, nella ripresa la Roma ha prima pareggiato con Destro, per poi raddoppiare con Simone Perrotta, dopodichè lo stesso Destro ha fissato il risultato sul 3-1. E’ stata una vittoria di fondamentale importanza, la terza di fila per i giallorossi, che però hanno sofferto molto a Siena, nonostante il risultato finale sia positivo ed anche piuttosto netto. Il tecnico Zdenek Zeman, contrariamente a quanto ci si aspettava, ha lasciato in panchina Osvaldo, alle prese con un fastidio alla caviglia e reduce da due partite giocate sottotono. Al suo posto, è stato spostato in attacco Miralem Pjanic, mentre a centrocampo ha giocato il trio con Bradley, Tachtsidis e Florenzi. Uno schieramento iniziale strutturato in modo diverso da quello a cui è abituato l’allenatore boemo. Nelle sue intenzioni, come ha spiegato dopo la partita, c’era il fatto di avere tre attaccanti tutti schierati verso la parte centrale del campo, con Bradley e Florenzi più larghi del solito, ad attaccare le fasce insieme ai terzini Piris e Balzaretti. Ma in campo abbiamo visto una Roma ben poco produttiva: un primo tempo brutto, con pochi spunti e poche idee, di fronte ad un Siena ben arroccato in difesa, attento a chiudere gli spazi e a raddoppiare sempre le marcature. I giallorossi sono apparsi lenti, incapaci di prendere l’iniziativa e di rendersi pericolosi: tante palle perse e ben pochi passaggi azzeccati. L’unico ad illuminare un po’ la manovra, per l’ennesima volta è stato Francesco Totti, capace almeno di servire palloni importanti ai suoi compagni. Il bosniaco Pjanic non è sembrato molto a suo agio nel reparto d’attacco, mentre Destro è rimasto spesso disorientato e fuori dal gioco. Al di là del giudizio di ognuno sul famoso gioco di Zeman, che ormai tutti conosciamo bene, la Roma è sembrata tutto fuorchè una squadra zemaniana. 


Il Siena di Serse Cosmi non ha fatto molto per attaccare, ma alla prima occasione buona ha trovato il gol del vantaggio: al 24’ il difensore Neto ha battuto Goicoechea di testa, raccogliendo un banale cross da calcio d’angolo. I giallorossi si sono resi pericolosi soltanto con una punizione dal limite calciata da Totti e deviata a fatica da Pegolo, e con un destro dalla trequarti di Florenzi. Il pubblico romanista ha temuto di dover assistere all’ennesima sconfitta sul campo del Siena, ormai storicamente ostico. Nel secondo tempo ci si aspettavano delle sostituzioni, ma Zdenek Zeman sembrava non volerne proprio sapere di modificare quella formazione, nonostante i suoi continuassero a non giocare mai sulle fasce e a sbagliare troppi palloni. Un po’ tutti gli allenatori, dal più rivoluzionario al più tradizionalista, a volte si intestardiscono su un determinato giocatore, e continuano a dargli spazio anche se i fatti non confermano le loro intuizioni. E’ quello che sta succedendo a Zeman con Tachtsidis, che il boemo considera adatto a giocare da regista di centrocampo, ad impostare il gioco come fa Pirlo nella Juventus, nonostante il greco non sembri affatto avere le qualità tecniche per fare questo. Ma nel secondo tempo di Siena-Roma, l’americano Bradley è apparso ancora più in affanno e fuori e dal gioco, eppure il tecnico non lo ha sostituito. In panchina c’era Nico Lopez, che poteva essere schierato in attacco, spostando a centrocampo un Pjanic che stava combinando ben poco; ma a quanto pare il giovane uruguayano, almeno per il momento, non gode della fiducia del suo allenatore, dato che questi non lo mette in campo nemmeno con Lamela infortunato ed Osvaldo acciaccato. Tornando a Tachtsidis, va detto che al 62’ il greco ha servito un buon assist a Florenzi, altrettanto bravo ad appoggiare al centro per Destro, dimenticato dalla difesa senese. Il giovane attaccante ha realizzato il gol del pareggio di testa, rimettendo di fatto in partita la Roma. Al 78’ Zeman si è finalmente deciso ad operare una sostituzione, inserendo Perrotta al posto di Tachtsidis. Il centrocampista 35enne si è rivelato decisivo, portando in vantaggio la Roma all’84’: un lancio lungo di Bradley è stato respinto goffamente da un difensore del Siena, Simone Perrotta ne ha approfittato per far sua la palla e tirare in diagonale dal limite dell’area, firmando il 2-1 per i giallorossi. Di lì in avanti il Siena si è scoperto, nel tentativo di inseguire il pareggio, ed ha prestato il fianco al contropiede romanista: infatti durante il recupero, proprio in occasione di una ripartenza, Francesco Totti ha servito Pjanic con grande precisione dalla fascia destra, il bosniaco ha passato la palla a Mattia Destro, e quest’ultimo ha battuto un’altra volta il portiere Pegolo, realizzando la sua prima doppietta in giallorosso proprio contro il Siena, sua ex squadra. 

 
In sintesi, la Roma ha creato poco o nulla nel primo tempo, migliorando leggermente nel secondo, nel quale ha vinto la partita cinicamente, approfittando degli errori della difesa avversaria. Il risultato finale sorride al pubblico romanista, ed è questa la cosa che conta di più. Ma la Roma è ancora “poco squadra” e nel suo gioco non si vede l’impronta zemaniana. Qualcuno sostiene che il boemo abbia modificato il suo credo calcistico, ma la sensazione è che siano più che altro i giocatori a non riuscire a mettere in pratica il gioco richiesto. I tre punti di Siena sono importanti, va dato atto a Zeman e alla sua squadra di essere riusciti, in un modo o nell’altro, a ribaltare una partita che si era messa male. Ma c’è bisogno di migliorare, poichè contro avversari meno modesti del Siena di Cosmi sarà più difficile spuntarla. Sabato prossimo, in casa contro la Fiorentina di Montella, servirà un’altra Roma. 

IL TABELLINO 

SIENA: Pegolo; Neto, Contini, Felipe; Rubin, Vergassola, Bolzoni, Sestu; Rosina (57' Reginaldo), Valiani (75' D'Agostino); Calaiò (84' Larrondo). A disp.: Farelli, Marini, Del Grosso, Coppola, Verre, Rodriguez, Paci, Zè Eduardo, Mannini. All.: Cosmi. 

ROMA: Goicoechea; Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis (78' Perrotta), Florenzi; Pjanic, Destro, Totti. A disp.: Lobont, Svedkauskas, Marquinho, Burdisso, Romagnoli, Dodò, Lopez, Osvaldo. All.: Zeman. 

Marcatori: 24' Neto, 62' Destro, 85' Perrotta, 91' Destro.

Fabrizio Landolfi
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