Di Renato Cignoni
Punto d'oro quello che i labronici portano via dal Romeo Menti di Vicenza nel giorno del ricordo di Piermario Morosini.
Prima della gara toccante omaggio allo sfortunato giocatore da parte dei ragazzi delle scuole elementari vicentine, ospiti in tribuna. Alcuni di loro indossando le maglie delle due squadre hanno attraversato il terreno del Menti per depositare un mazzo di fiori in prossimità della gigantografia di Morosini, che sovrasta lo spicchio tra la curva Sud e il settore distinti, tra gli applausi scroscianti di ambedue le tifoserie.
Il Livorno parte forte e al 14’ va in vantaggio grazie a uno schema sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Cross rasoterra di Siligardi, Luci prolunga in mezzo, dove Belingheri anticipa tutti e deposita in rete. Il Vicenza sbanda e gli amaranto hanno la possibilità del raddoppio, ma Paulinho si divora una ghiotta palla-gol a tu per tu col portiere vicentino.
Gol sbagliato, gol preso, la dura legge del goal esprime la sua sentenza: 26’ lampo di Semioli e palla in mezzo per Giacomelli, che serve sulla sinistra Castiglia: il centrocampista biancorosso trova la zampata vincente e batte Fiorillo per l'1-1. Al 35’ il Vicenza raddoppia ancora con Castiglia, che riceve da Maiorino e batte ancora Fiorillo. Si va al riposo sul punteggio di 2-1 per i biancorossi.
Al rientro in campo il Livorno prova subito a cercare la strada del pari, ma viene punito per la terza volta. 10’: percussione centrale di Di Matteo, che passa in mezzo a Gentsoglou e Bernardini e si presenta a tu per tu con Fiorillo: destro sul secondo palo e tris.
Gli amaranto, punti sul vivo, reagiscono alla grande e al 19’ arriva il 3-2: calcio di punizione, dopo un paio di rimbalzi sulla barriera Belingheri gonfia la rete da fuori area con un bolide imprendibile. Una sassata pazzesca.
La rimonta si compie al 29’: Paulinho raccoglie la palla, si defila sulla sinistra e batte il portiere con un tiro perfetto rasoterra. Una magia dedicata a Piermario Morosini. Il giocatore si alza la maglietta da gioco e mostra una t-shirt dedicata al “Moro”: l’arbitro Palazzino di Ciampino non dimostra buon senso, e lo ammonisce.
Termina la gara, spettacolare 3-3 e Livorno che resta al secondo posto con 39 punti.
Reduce da un ritiro alla “Borgorosso Football Club” che ha visto i torelli maremmani prepararsi alla sfida odierna nella amena località Grotte di Castro, di cui Camilli è sindaco, il Grifone si ripresenta rigenerato, strapazza la Pro Vercelli, rifilandole un tris in appena 28’ e si rimette in corsa per la salvezza.
L'ex enfant prodige dell'Arsenal Lupoli ha aperto le marcature ed è stato insieme ad Obodo il migliore in campo;Jadid ha festeggiato il ritorno in campo con una punizione splendida, mentre Nando Sforzini, dopo un assist al bacio, ha gonfiato la rete con l’ennesima girata di testa al volo. Dopo il break decisivo (quest’anno il Grosseto non aveva mai messo a segno tre gol), i maremmani si sono un po’ seduti ma la Pro Vercelli, rimasta in dieci dal 40’ del primo tempo per l’espulsione di Cosenza (fallo su Sforzini, decisione contestatissima) è ben poca cosa e la restante ora di gioco è puro allenamento.
Unica nota negativa della giornata le contemporanee vittorie delle altre pericolanti.
Renato Cignoni
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