Roma - Fiorentina: Sfida delicata contro i Viola di Montella

Roma - Fiorentina: Sfida delicata contro i Viola di Montella

Di Fabrizio Landolfi

Sabato sera la Roma giocherà l’anticipo della 16ma di campionato, in casa propria contro la Fiorentina allenata da Vincenzo Montella, ex attaccante che ha vestito per tanti anni la maglia giallorossa, prima di diventare allenatore e guidare anche la Roma, nel finale del campionato 2010-2011. Sarà una partita estremamente delicata per i giallorossi, che affronteranno una squadra in gran forma, fin qui protagonista di un ottimo campionato. La Fiorentina è stata praticamente rifondata durante l’ultimo mercato estivo. Nelle file dei viola ci sono anche molti ex romanisti, come i centrocampisti Aquilani e Pizarro (il cileno contro la Roma sarà assente, a causa del lutto che ha colpito la sua famiglia, per la scomparsa di sua sorella) e l’attaccante Luca Toni, oltre al tecnico Montella, arrivato anch’egli a Firenze nella scorsa estate. Persino il direttore sportivo dei viola Daniele Pradè, ha un passato, anche molto recente, nella società giallorossa. La Roma, dopo aver passato un periodo negativo, durante il quale è arrivata anche la sconfitta nel derby, ha ottenuto tre successi di fila contro Torino, Pescara e Siena. 


I giallorossi non hanno convinto del tutto in queste tre gare, nonostante i risultati positivi: in particolare, gli uomini di Zeman faticano ancora a giocare un’intera partita nello stesso modo, con la stessa intensità e lo stesso atteggiamento. Senza nulla togliere alle avversarie incontrate in questi ultimi tre turni, si è avuta spesso la sensazione che se la Roma avesse avuto di fronte una squadra con un tasso tecnico più elevato, o quantomeno una squadra più aggressiva in fase d’attacco, avrebbe avuto maggiori difficoltà a vincere. In questo senso, la gara contro la Fiorentina sarà un banco di prova importante: i viola dispongono di attaccanti pericolosi, di tanti giocatori offensivi e con ottime qualità, e giocano un calcio propositivo. La Roma di Zeman deve dimostrare di essere pronta per queste sfide. Bisogna mettere in campo la giusta personalità e concentrazione, per imporre il proprio gioco e vincere la partita contro una Fiorentina che sta facendo molto bene in questo campionato. Nel frattempo, è tornata al centro dell’attenzione la questione relativa a Daniele De Rossi e al suo rapporto con Zeman. Un’intervista rilasciata dal tecnico al tg1 ha fatto nascere innumerevoli dibattiti tra il pubblico giallorosso, anche a causa del modo in cui la stessa intervista è stata riportata. E’ innegabile che la stampa e le radio locali abbiano travisato il senso di quelle dichiarazioni, come ha fatto notare lo stesso Zeman nella successiva conferenza stampa. Di fatto, in città è divampata la polemica: una parte del pubblico accusa il tecnico di non saper gestire i rapporti col giocatore e con i giornalisti, un’altra lo difende, sostenendo che non abbia detto nulla di ingiusto nei confronti di De Rossi. In effetti, tralasciando l’enfasi che molti giornalisti hanno dato a quell’intervista, il boemo ha ripetuto cose che aveva già detto altre volte. In sintesi, ha ammesso di esser rimasto male per quelle parole dette da De Rossi dopo Juve-Roma (altro episodio che fece discutere moltissimo), ma ha precisato che si tratta di acqua passata, e di non avere problemi personali con il centrocampista, al quale egli chiede solo prestazioni migliori di quelle fin qui offerte, considerando che ci si aspetta tanto da un grande giocatore come lui. Inoltre, stando sempre alle parole di Zeman, De Rossi non è ancora riuscito ad ambientarsi, tatticamente parlando, nel nuovo modulo di gioco, ed è stato probabilmente disturbato dalle tante voci (veritiere o non) che girano sul suo conto. E’ un peccato che, alla vigilia di una partita importante come quella di sabato, l’ambiente debba essere distratto da queste polemiche, in gran parte montate da cronisti ed opinionisti. Daniele De Rossi è tornato a disposizione della squadra dopo i tre turni di squalifica, ha pagato per quel grave episodio nel derby, ora deve semplicemente scendere in campo e dimostrare di essere il De Rossi che conosciamo. Al di là del ruolo e delle questioni tattiche, i tifosi della Roma vogliono vedere in lui lo spirito, la mentalità e la grinta da combattente che ben conoscono. 


A proposito della formazione, oltre a quello su De Rossi vi sono diversi altri dubbi. Stavolta Zdenek Zeman ha a sua disposizione tutta la rosa, dato che Lamela, Stekelenburg e Taddei hanno recuperato dai loro infortuni, così come Osvaldo e Pjanic, che sono pronti per giocare dall’inizio. In porta dovrebbe tornare a giocare Stekelenburg, che fino a prova contraria è ancora il portiere titolare della Roma: tuttavia, ha sicuramente delle chances anche Goicoechea, l’uruguayano che lo ha sostituito in questo periodo di assenza. Per il quartetto difensivo, non ci si aspettano sorprese: dovrebbero giocare ancora Piris, Marquinhos, Castan e Balzaretti. A centrocampo è probabile, ma non scontato, che De Rossi parta da titolare nel ruolo di intermedio, con Tachtsidis in posizione centrale. Per l’altra maglia disponibile sono in lizza Florenzi, Bradley e Pjanic, oltre a Perrotta e Marquinho che però dovrebbero partire comunque dalla panchina. In attacco, Zeman potrebbe schierare Lamela già dal primo minuto, sebbene l’argentino sia reduce da un infortunio: insieme a lui giocherebbe sicuramente Francesco Totti, ed uno solo tra Osvaldo e Destro. Ma è anche possibile che il tecnico confermi il trio con questi ultimi insieme al Capitano, facendo partire Lamela dalla panchina. Nella Fiorentina saranno assenti, oltre a David Pizarro, gli infortunati Ljajic, Camporese ed Hegazy, mentre Jovetic e Cuadrado hanno fatto i conti con alcuni problemi fisici, ma molto probabilmente saranno della partita. Vincenzo Montella dovrebbe schierare nel suo 3-5-2 Viviano in porta, una difesa a tre con Rongaglia, G.Rodriguez e Savic, un centrocampo con Aquilani, Borja Valero ed Olivera in posizione centrale, e gli esterni Cuadrado e Pasqual sulle fasce, con Luca Toni nel ruolo di centravanti, affiancato da Jovetic. Qualora il montenegrino non potesse scendere in campo dall’inizio, è probabile che accanto a Toni ci sia El Hamdaoui.

Fabrizio Landolfi
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