Serie Bwin: il punto su Livorno e Grosseto

Serie Bwin: il punto su Livorno e Grosseto 

Di Renato Cignoni

Doppio turno di campionato, questa settimana, per Livorno e Grosseto, al consueto turno del sabato pomeriggio si è aggiunto quello del martedi sera che per entrambe ha regalato la beffa nel finale. Il Livorno, di scena a Lanciano, guida quasi tutta la partita:tantissime occasioni per gli amaranto che non riescono a conservare l'1-0 di Belingheri a cui replica Volpe nel finale. In classifica la squadra di Nicola resta al terzo posto, a -2 dal Verona Senza lo squalificato Emerson e l'infortunato Siligardi, Nicola torna al 4-3-3: in difesa maglia da titolare per Ceccherini, a centrocampo spazio al greco Gentsoglou. In realtà, in fase di possesso, sarà una specie di 4-2-3-1 grazie all'inserimento tra le linee di Belingheri. Dall'altra parte Gautieri - privo del portierino Leali - sceglie il tridente formato da Falcinelli, Testardi e Fofana. Nei primi minuti meglio i padroni di casa, poi gli amaranto prendono il comando della partita e già all'8' sfiorano il vantaggio con Paulinho (colpo di testa deviato in corner da Casedei). Al 13' altra grande occasione per la squadra di Nicola: Dionisi salta Aquilanti sulla sinistra e rientra sul destro, ma la sua conclusione in stile Del Piero sbatte sulla traversa. L'1-0 arriva al 38', quando Paulinho scappa in contropiede sulla sinistra e serve dall'altra parte Belingheri, che conclude di prima e gonfia la rete. Nella ripresa il Livorno controlla il vantaggio, ma fallisce due volte il colpo del ko: prima la conclusione di Paulinho dalla sinistra sfiora il sette opposto (60'), poi il nuovo entrato Piccolo spara su Casadei in contropiede (85'). Nel finale brividi per la clamorosa traversa di Volpe, che si riscatta nel recupero trovando l'1-1: spunto di Falcone sulla sinistra e palla in mezzo, dove il centrocampista rossonero - dimenticato dalla difesa amaranto - batte Fiorillo. Che beffa. Beffato anche il Grosseto nello scontro salvezza con il Cesena: i maremmani vanno avanti due volte a Cesena, ma vengono condannati da due rigori e da un gol dell’esordiente Rodriguez all’89’. I biancorossi tornano con le ossa rotte dalla Romagna, dopo aver messo in scena un’ottima gara, giocata alla pari con i bianconeri di Bisoli, ma non sono riusciti ad evitare il sorpasso nel finale, in cui hanno cercato di portare a casa un pareggio strameritato. La squadra di Somma continua a mostrare miglioramenti sotto l’aspetto caratteriale e della personalità, ma stavolta ha sofferto troppo sulle fasce, per la vitalità dell’ex Marco D’Alessandro, che ha fatto il bello ed il cattivo tempo nella prima frazione a destra e nella seconda a sinistra. La sconfitta al “Manuzzi”, la terza in cinque partite per Somma, è un pugno nello stomaco inatteso per una squadra che ha tenuto bene il campo, che ha saputo reagire ad un rigore affatto convincente e che è sembrata accontentarsi solo dopo il penalty del 2-2, finendo però per prestare il fianco. Apre Sforzini su rigore, pareggia Succi ancora dal dischetto. È di Lanzafame il 2-1 ma Graffiedi rimette in corsa i suoi ancora su penalty. Rodriguez, appena entrato ed esordiente, fissa sul 3-2 Decisamente positivo, invece, il turno di sabato: gioco e individualità, ma anche orgoglio e cuore. Il Livorno serve un cocktail terribile al Bari, passa 2-1 e sale al secondo posto: superato momentaneamente il Verona, che lunedì sera sfiderà la capolista Sassuolo. Ottima prova degli amaranto, arricchita dagli interventi di Fiorillo, dalla qualità di Paulinho e dalla leadership di Emerson. Ma nel finale, in 10 contro 11 per l'ingenua espulsione di Remedi, esce fuori tutta la forza di un gruppo straordinario. L'incrocio tra Livorno e Bari è anche la sfida tra Nicola e Torrente, figli del Genoa e tra le sorprese di questo inizio di stagioneIn campo. Il tecnico amaranto - privo di Mazzoni, Lambrughi, Ceccherini e Siligardi - opta per Emerson al centro della difesa e Gentsoglou playmaker. Dall'altra parte i pugliesi, senza Romizi e Sciaudone, puntano sul tridente Bellomo-Iunco-Galano. Gli amaranto trovano il vantaggio subito al 6' grazie a Dionisi, che trasforma un calcio di rigore fischiato per un fallo di Dos Santos su Paulinho (nell'occasione straordinario lancio di Emerson). La squadra di Nicola gestisce quindi l'1-0, concedendo al Bari solo qualche conclusione da fuori (al 36' Fiorillo devia in corner il destro di Defendi, al 39' Bellomo non riesce a inquadrare la porta dal limite). E nel finale Emerson sfiora il raddoppio su punizione. Ripresa scoppiettante e ricca di colpi di scena. Il Bari parte forte e spaventa i padroni di casa con Bellomo (botta da fuori respinta da Fiorillo). Ma al 58' Schiattarella trova il raddoppio: spunto sulla sinistra di Gemiti e palla per Paulinho, che salta Ceppitelli e pesca dall'altra parte il centrocampista campano per il 2-0. Poi l'attaccante brasiliano fallisce due volte il tris, prima con un colpo di testa alzato in corner da Lamanna e poi con una conclusione appena dentro l'area di rigore: in mezzo Fiorillo ribatte la conclusione di Galano. Ma al 72' il nuovo entrato Fedato trova il tap-in vincente e riapre la gara. Nel quarto d'ora finale mille emozioni: Fiorillo vola sul colpo di testa di Dos Santos, Remedi - entrato da pochi secondi - viene espulso per un brutto fallo sull'ex Filkor e ancora Fiorillo respinge la botta dal limite di Galano. Il triplice fischio è una liberazione. Il sogno continua. Sorride anche il Grifone maremmano, finalmente vincente: con il cuore e una doppietta del solito Nando Sforzini il Grosseto ritrova contro l'Ascoli la vittoria che aspettava da otto settimane ed inizia un nuovo campionato. Meno bello rispetto alle precedenti uscite, il Grosseto è riuscito a regalare i tre punti ai suoi tifosi, nonostante un ritorno pericoloso di un Ascoli inizialmente rinunciatario ed un arbitraggio ancora una volta discutibile, che ha convinto il presidente Camilli ad urlare la propria rabbia in faccia a Gavillucci, subito dopo il triplice fischio, ed i tifosi a dare il via ad una violenta contestazione fuori dallo stadio, tesa ad avere maggiore giustizia. Sforzini segna al 42', sfruttando un cross di Jadid e un errore di Guarna, e al 5’ della ripresa, con una bella azione iniziata da Bonanni. Poi Zaza, fatto entrare da Silva, accorcia le distanze. 

Renato Cignoni
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