Di Fabrizio Landolfi
Domenica pomeriggio alle 18 la Roma scenderà in campo per l’ultima volta in questa stagione. I giallorossi chiuderanno il campionato in trasferta, contro il Cesena di Mario Beretta, già condannato alla retrocessione in B da alcune giornate. La partita, vista la situazione in classifica non solo dei padroni di casa, ma anche dei ragazzi di Luis Enrique, darà alle due squadre un’occasione per onorare la stagione, ma la posta in palio non è certo entusiasmante. La Roma è ormai matematicamente fuori anche dall’Europa League; secondo alcune voci, lo scenario potrebbe cambiare in seguito ad eventuali penalizzazioni di altre squadre, dovute all’inchiesta sul calcioscommesse. Ma, almeno per ora, si tratta soltanto di ipotesi. La partita di Cesena sarà anche l’ultima di Luis Enrique sulla panchina della Roma: il tecnico asturiano aveva già annunciato in settimana, ai suoi giocatori, di aver deciso di lasciare dopo la fine del campionato. Sabato mattina in conferenza stampa, il giovane allenatore ha spiegato ampiamente ai cronisti le ragioni che lo hanno portato a fare questa scelta. Luis Enrique si sente stanco, è consapevole di non essere riuscito a trasmettere alla squadra tutto quello che voleva trasmettere, sente di non avere la giusta carica per affrontare un’altra stagione alla guida della Roma. In più, il tecnico ha sottolineato che se continuasse la sua avventura, il prossimo anno le critiche e le pressioni sarebbero ancora più pesanti, se solo la squadra dovesse partire male nel nuovo campionato. A tal proposito, è opinione piuttosto diffusa tra i tifosi romanisti, quella secondo cui Luis Enrique si sia dimesso per le critiche subìte, giudicate troppo severe, e per la poca pazienza e tolleranza che caratterizza l’ambiente romano. Eppure, senza negare che quella giallorossa sia da sempre una piazza difficile, con tante pressioni da sopportare, va sottolineato che una larga parte del pubblico romanista ha sempre difeso Luis Enrique, appoggiandolo e sostenendolo. Allo stadio Olimpico abbiamo sentito alcuni fischi, e qualche contestazione nei confronti del tecnico (soprattutto dopo Roma-Fiorentina), ma abbiamo anche visto diversi striscioni affettuosi nei suoi confronti e tanto sostegno. Probabilmente, il motivo principale della scelta di Luis Enrique è che egli si sente stanco, scarico e non pronto per vivere un’altra stagione sulla panchina giallorossa, come detto da lui stesso.
Il prossimo allenatore della Roma, secondo le ultime notizie, dovrebbe essere Vincenzo Montella, attualmente alla guida del Catania. La società etnea si è detta infastidita dalle voci che danno per sicuro un ritorno dell’Aeroplanino nella Capitale, poichè Montella non è in scadenza di contratto. La dirigenza della Roma, da parte sua, non ha confermato nè smentito nulla su chi possa essere il successore di Luis Enrique. Al momento, l’ex attaccante è in cima alla lista dei papabili, ma non possiamo dare nulla per scontato.
Tornando alla gara di domenica, a Cesena Francesco Totti potrebbe raggiungere un nuovo, prestigioso traguardo personale. Il Capitano, grazie alla doppietta di sabato scorso contro il Catania, si è portato ad un solo gol di distanza dai leggendari Altafini e Meazza, nella classifica marcatori di tutti i tempi del calcio italiano. Segnando un gol al Cesena, Totti si ritroverebbe a pari merito con questi due grandi campioni del passato, proseguendo quindi la sua scalata della classifica. Dunque, con ogni probabilità, anche stavolta Luis Enrique schiererà il numero 10 nella formazione titolare. Saranno invece assenti il portiere Stekelenburg, infortunato alla spalla, e i difensori Juan e Burdisso, entrambi sulla via del recupero. Non è nella lista dei convocati nemmeno il centrocampista Fabio Simplicio, mentre è stato inserito, nella stessa lista, Marco Cassetti. In questa stagione il difensore 33enne è sceso in campo assai raramente, anche a causa di alcuni infortuni subìti: non è escluso che Luis Enrique possa dargli spazio, in questi ultimi novanta minuti.
Il Cesena di Beretta, ultimo in classifica e già retrocesso in serie B, molto probabilmente giocherà con il modulo 4-4-2 a rombo. Il tecnico dei romagnoli dovrebbe schierare Antonioli tra i pali, Ceccarelli, Moras, Von Bergen e Lauro sulla linea difensiva; a centrocampo, sul vertice basso dovrebbe andare Arrigoni, con Guana e Parolo larghi più in avanti e Santana sulla trequarti, alle spalle degli attaccanti Rennella e Malonga.
Fabrizio Landolfi
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