Udinese – Napoli 2-2: Cavani risponde a Pinzi e Di Natale

Udinese – Napoli 2-2: Cavani risponde a Pinzi e Di Natale

Di Paolo Esposito

UDINE – Partita vibrante al Friuli, giocata in modo spensierato e con tanta determinazione da una parte e dall’altra. I padroni di casa vanno sul due a zero grazie ad uno strepitoso Pinzi, autore del primo gol e propiziatore in occasione del raddoppio di Di Natale. Poi restano in dieci per l’espulsione di Fabbrini e la partita la fa Cavani. Il Matador sbaglia un rigore, poi accorcia le distanze su punizione e infine indovina un colpo da biliardo per il definitivo pareggio.

LA CRONACA – I novanta minuti di gioco scorrono via in modo piacevole, il ritmo di gara è ottimo. Tuttavia le occasioni scarseggiano da una parte e dall’altra. E’ la difesa azzurra, ancora una volta, a dare prova della sua fragilità alla mezz’ora del primo tempo, quando l’argentino Pereyra s’infila indisturbato sulla corsia destra, mette in mezzo un pallone apparentemente controllabile, sul quale però nessuno della linea a tre interviene. De Sanctis è in ritardo, quindi Pinzi ne approfitta per correggere in rete. Ad inizio ripresa azione in fotocopia, stavolta da sinistra e con protagonista Pasquale. L’esterno mancino serve al centro ancora per Pinzi, che manda sul palo. Con una difesa completamente ferma ne approfitta Di Natale, autore del tap-in vincente che porta i suoi sul 2-0. Poco dopo l’episodio che di fatto cambia la partita. Fabbrini, già ammonito, commette fallo per un’entrata in ritardo su Campagnaro. Rocchi lo ammonisce di nuovo e quindi lo espelle. Mazzarri si piazza a quattro dietro, sostituendo in pochi minuti Gargano per Hamsik e Britos per Vargas. La pressione per riaprire il match è naturale e costante. I partenopei potrebbero accorciare quasi subito, con un rigore concesso da Rocchi per fallo di mano di Domizzi, che protesta per una presunta trattenuta ai suoi danni da parte di Cannavaro. Ma Cavani calcia basso e centrale, regalando di fatto il pallone ad Handanovic. Un rigore sbagliato condiziona psicologicamente la maggior parte degli attaccanti, non Cavani. Il Matador dopo poco calcia una punizione dal limite sulla quale Handanovic non può far altro che guardare il pallone infilarsi all’incrocio, alla sua sinistra. E’ questa la differenza tra un giocatore normale e un campione. Il campione, non contento, s’infila in area da sinistra, guarda il portiere in uscita e piazza il pallone tra le sue gambe, mandandolo sul primo palo e poi ad insaccarsi nell’angolo lontano. Nessun commento a tutto ciò, basta solo ricordare che questo è il diciottesimo gol in campionato per il centravanti azzurro.

DOPOPARTITA – Ancora veleno sugli arbitri. La voce friulana parla di rigore ed espulsione esagerati, quella napoletana dice che oltre a Fabbrini andava espulso anche Domizzi. La sostanza è che bianconeri e azzurri si portano a quota quarantasette in classifica, ad una sola lunghezza dalla Lazio, attualmente terza. L’ultimo posto per la prossima Champions League è lì ad un passo, e la buona notizia per le pretendenti rimaste è che la lotta potrebbe restringersi a tre, visto il pareggio interno dell’Inter contro l’Atalanta. Il Napoli deve crederci, consapevole delle sue potenzialità e ormai sicuro di poter contare su qualcosa in più dei soliti 12-13 uomini. Prima di tutto però c’è la Coppa Italia. Al San Paolo arriva il Siena e vincere significherebbe volare a Roma a giocarsi il primo trofeo dell’era De Laurentiis. Avanti tutta, quindi, senza paura.

Paolo Esposito

Vuoi conoscere le classifiche, i risultati, le statistiche e le quote scommesse da tutto il calcio mondiale? Visita Calciometria.com

Iscriviti al Feed RSS per essere sempre aggiornato! Clicca sull'immagine sottostante per iscriverti!