Juventus: Eterno Del Piero, Inter affossata dal Capitano e Caceres. Nerazzuri a -18
Di Alessandro Paparella
Che sarebbe stata comunque una partita per uomini veri lo si era intuito, che l'Inter avrebbe dato tutto ciò che poteva pur di fare un dispetto alla rivale più acerrima pure. Si sapeva in ogni caso anche che la Juve era più forte dell'Inter, e il campo ha confermato tutto ciò, malgrado per una buona parte del primo tempo Ranieri fosse riuscito a mettere in scacco Conte e la Juve, con un pressing forsennato, i raddoppi di marcatura sugli esterni, e un Poli francobollato a Pirlo. Questo prevalentemente nella seconda metà della prima frazione, dopo che nei primi venti minuti la Juve aveva sciupato con Matri due grosse occasioni per sbloccare subito la partita. Poi l'Inter ha gettato il cuore oltre l'ostacolo tornando, anche se per troppo poco tempo, a recitare il ruolo della squadra temibile. E' stato allora decisivo Buffon, autore di parate importanti, su Milito (due volte), Forlan e Stankovic, a trentaquattro anni ancora il miglior portiere al mondo. Nella Juve, oltre a Pirlo, ha sofferto anche un Vucinic continuamente disturbato dalla coppia Maicon - Zanetti, mentre sulla corsia opposta è stato bello il duello tra Caceres e un ispirato Obi, che riusciva ad offendere ed aiutare uno spaesato Nagatomo. Conte intelligentemente ha capito che la sua squadra stava perdendo il controllo della situazione, e in particolare il centrocampo stava perdendo il duello con i rivali. Pertanto a inizio ripresa ha deciso coraggiosamente di passare dal 4-3-3 al 3-5-2 (5-3-2 in fase difensiva), inserendo Bonucci e Del Piero per Pepe e Matri. La mossa ha dato ampiamente i suoi frutti, unitamente al fatto che l'Inter non poteva mantenere quei ritmi per tutta la partita. In più la squadra di Ranieri è una creatura fragile, che alla prima difficoltà va in frantumi. Così è stato dopo che Caceres, lasciato solo a centro area su un corner, ha messo dentro il gol dell'1-0, facendo letteralmente impazzire lo Juventus Stadium. Di li in poi è stato un monologo della Juventus, ed è salito in cattedra il suo capitano, Alex Del Piero, che prima mette Vucinic davanti al portiere con uno splendido assist (vanificato dalla scarsa cattiveria sotto porta del compagno), poi, servito da un sontuoso Vidal, batte Julio Cesar per il 2-0. Il tutto sotto gli occhi del presidente Agnelli, che i tifosi sperano possa rivedere la sua posizione sul destino del numero dieci. Nel finale solo le parate di Julio Cesar e un salvataggio di Maicon su Quagliarella (entrato per Vucinic) salvano l'Inter dal tracollo. Finisce così con un secco 2-0 per la Juve, che continua il difficile inseguimento al Milan, e spedisce l'Inter a diciotto punti di distanza, e al nono posto in classifica (ottavo solo per la penalizzazione dell'Atalanta).
Alessandro Paparella
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