Derby d’Italia: la Juve si gioca lo scudetto, l’Inter un posto in Europa

Derby d’Italia: la Juve si gioca lo scudetto, l’Inter un posto in Europa

Di Mauro Giordano

Quindici punti di differenza non raffreddano la partita più attesa del campionato italiano. Juve-Inter come amano sottolineare i cronisti più esperti e i commentatori più smaliziati rappresenta da sempre non solo il confronto tra due squadre ma anche lo scontro «filosofico» tra mentalità troppo lontane per incontrarsi. Polemiche, scandali, ripicche, botta e risposta accesi, caratterizzano il rapporto tra la sponda nerazzurra di Milano e la Torino bianconera. Soprattutto dopo Calciopoli è emerso in modo palese che la fortuna di una corrisponde alla sfortuna dell’altra. Era così prima del megascandalo del 2006, lo è stato dopo, con le stagioni trionfali dell’Inter e la difficile risalita juventina, lo è in questa stagione nella quale gli uomini di Conte hanno ritrovato i primi posti della classifica mentre Zanetti e compagni hanno arrancato fin dall’inizio.


GLI OBIETTIVI – Ora per i nerazzurri, stagnanti a metà classifica e dopo essere stati eliminati dalla Coppa Italia e dalla Champions League, c’è la possibilità di sfruttare una duplice occasione. La prima: mettere i bastoni nelle ruote degli avversari più odiati. La seconda: cercare di far ripartire un tentativo per agganciare un piazzamento per l’Europa. La Juve invece deve continuare nel suo inseguimento al Milan, e dopo aver conquistato la finale di Coppa Italia del 20 maggio, vuole anche affossare ulteriormente gli avversari storici.

RANIERI – «Juve-Inter è un vero derby. Calciopoli? Mettiamolo da parte». Così il tecnico introduce le sue riflessioni alla partita. «Penso che rischi di più la Juventus, perché vedrebbero allontanarsi il Milan – continua Ranieri – Credo che abbiano anche il terrore di perdere l’imbattibilità nel nuovo stadio proprio contro di noi. Inoltre alla penultima giornata affronteremo il Milan, quindi potremo essere l’ago della bilancia». Ha poi aggiunto: «Avrei preferito io essere al loro posto. Speriamo che scatti la scintilla per far bene fino alla fine». Infine ha parlato del suo futuro sulla panchina milanese. «Cerco sempre di fare il massimo, questa squadra può far bene fino alla fine. Poi vedremo cosa succederà».

CONTE – Dalla parte opposta arrivano le considerazioni di Antonio Conte, che alla prima stagione da allenatore bianconero, replica: «Loro faranno la partita della vita. La nostra imbattibilità fa gola a tutti, all’Inter in particolare. Sono tre punti fondamentali per il nostro campionato. Nelle ultime dieci giornate dovremo dare tutto sapendo che davanti a noi c’è una superpotenza».

LE FORMAZIONI – A Torino l’Inter dovrebbe scendere in campo con un 4-4-2 orfano di Sneijder. In porta Julio Cesar, in difesa Maicon, Lucio, Samuel e Nagatomo. A centrocampo Zanetti, Stankovic, Poli e Obi. Mentre l’attacco sarà affidato alla coppia Milito-Forlan. Conte invece opterà per il 4-3-3 alla base dei suoi successi stagionali. Tra i pali Buffon, davanti avrà Caceres, Bonucci, Chiellini e De Ceglie. In mezzo al campo agiranno Marchisio, Pirlo e Vidal. Mentre il tridente offensivo sarà composto da Vucinic, Matri e Pepe.

Mauro Giordano

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