Serie A: Le prime verità

Serie A: Le prime verità

Di Raffaele Cautiero

La sesta giornata del campionato di Serie A, nonchè quinta è stata sempre definita dagli addetti ai lavori come quella decisiva per capire se i risultati delle prime giornate siano stati frutto della casualità o siano stati meritatamente conseguiti. Quest'anno ha avuto prevalenza la seconda opzione in quanto sia Juve che Napoli hanno dimostrato di esser superiori alle milanesi. Il programma della giornata si è aperto al Sabato con la seconda vittoria consecutiva, la prima davanti al proprio pubblico, della Roma che con un po' di sorpresa ha schiantato l'Atalanta 3 a 1: a decidere il match sono state le reti per i giallorossi di Bojan(primo gol stagionale con la maglia giallorossa e primo in Serie A), Osvaldo(terzo gol consecutivo) e Simplicio mentre per i bergamaschi quarta rete in campionato per Denis. Con questa vittoria gli uomini di Luis Enrique sono saliti a 8 punti in classifica mentre gli atalantini si sono fermati a 4. Polemiche e contestazioni hanno segnato il secondo anticipo di Serie A che ha visto opporsi Inter e Napoli. I nerazzurri hanno recriminato contro l'arbitro Rocchi: l'ingiusta prima ammonizione di Obi visto che l'intervento su Lavezzi è stato sulla palla anche se lo stesso nigeriano aveva commesso in precedenza un fallo da cartellino giallo su Maggio risparmiato dallo stesso direttore di gara; il rigore inesistente essendo avvenuto il contrasto tra lo stesso Obi e Maggio fuori area; la ripetizione dello stesso rigore per presenza di troppi giocatori all'interno dell'area. Sta di fatto che gli azzurri hanno vinto 3 a 0 grazie alle reti di Campagnaro che ha appoggiato in rete il rigore parato da Julio Cesar ad Hamsik, di Maggio che ha anticipato Nagatomo e Julio Cesar su lancio di Mascara ed Hamsik che ha approfittato di uno svarione interista per finalizzare al meglio l'assist servitogli da Lavezzi. I partenopei sono balzati al secondo posto in classifica con 10 punti mentre gli uomini di Ranieri sono rimasti fermi a 4. 


La Domenica è stata aperta dallo strepitoso “lunch-match” tra Novara e Catania. Il risultato finale di tale sfida è stato di 3 a 3: le reti vengono siglate per i catanesi da Legrottaglie, Lodi con una perfetta punizione e Gomez mentre per i novaresi da Rigoni su rigore, Morimoto e Jeda. La squadra di Montella è salita a 6 punti mentre quella di Tesser a 5. Alle 15 ben sei partite. Al Manuzzi unico e scialbo 0 a 0 di giornata tra Cesena e Chievo con l'unica emozione segnata da Sorrentino che para il rigore a Mutu. I veronesi si sono portati con questo pareggio a 8 punti in classifica mentre per gli emiliani è stato il primo punto in campionato. Al Franchi di Firenze vittoria in rimonta della Lazio di Reja che ha vinto 2 a 1 sulla Fiorentina con le reti di Hernanes e Klose mentre per i viola vantaggio momentaneo siglato dal solito Cerci. Gli uomini di Lotito hanno portato il loro bottino di punti a 8 mentre la squadra di Mihajlovic è rimasta ferma a 7. Al Friuli seconda sconfitta consecutiva per il Bologna che ha perso infatti con l'Udinese per 2 a 0: reti decisive siglate da Benatia e Di Natale su rigore. I friuliani sono saliti in testa alla classifica con 11 punti mentre i bolognesi sono rimasti fermi a 1 e vedono traballare sempre di più la panchina del loro allenatore. Al Via del Mare ennesima sconfitta per il Lecce di Di Francesco che ha perso col Cagliari per 2 a 0: gol di Thiago Ribeiro e Biondini. I cagliaritani si sono portati al secondo posto in classifica con 10 punti mentre i leccesi hanno il loro bottino di punti fermo a 3 da troppo tempo e quindi è presumibile che in queste due settimane di pausa vi possa essere un cambio in panchina in modo da dare una scossa alla squadra. Al Renzo Barbera l'allievo ha superato il maestro, Mangia ha battuto Sannino per 2 a 0: reti di Migliaccio ed Hernandez su rigore. I palermitani hanno raggiunto le altre due grandi compagini meridionali, Cagliari e Napoli, a 10 punti mentre i senesi si sono intoppati a quota 5. Al Tardini vi è stata la rinascita del Parma ai danni del Genoa, con il risultato finale di 3 a 1: gol segnati per i gialloblù da Giovinco(doppietta, uno su rigore)e Morrone mentre per i rossoblù rete nel finale di Palacio su rigore. Il n. 10 emiliano ed il n. 8 genoano sono i capocannonieri del campionato con 5 reti. La squadra di Colomba è salita a 6 punti in classifica mentre quella di Malesani è rimasta ferma a 7 e per loro è stata la seconda sconfitta consecutiva. Ha chiuso la giornata il posticipo delle 20:45 tra Juve e Milan che ha visto il dominio assoluto dei bianconeri sui rossoneri, concretizzatosi solo nel finale con la doppietta di Marchisio con evidenti complicità di Bonera sul primo gol e di Abbiati sul secondo. Gli uomini di Conte si sono riportati in testa alla classifica con 11 punti mentre la squadra di Allegri si è fermata a 5. Quindi la sesta giornata del campionato di Serie A ha sancito che questa stagione sarà più equilibrata delle altre e che i protagonisti non saranno gli stessi degli anni passati.

Raffaele Cautiero

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