Roma: Campagna acquisti completata, ora si parte

Roma: Campagna acquisti completata, ora si parte

Di Fabrizio Landolfi

Nell’ambiente giallorosso brucia ancora l’eliminazione dall’Europa League, arrivata ai preliminari contro il modesto Slovan Bratislava, dopo una sconfitta e un pareggio che hanno generato numerose polemiche. Ma nel frattempo, la società ha potuto risollevare le speranze della tifoseria, completando una campagna acquisti che ora possiamo definire ampia. Sono arrivati due centrocampisti centrali, ad infoltire finalmente un reparto che aveva le sue carenze. Si tratta del 25enne argentino Fernando Gago, proveniente dal Real Madrid, e del giovane Miralem Pjanic, che a soli 21 anni vanta già un passato da titolare nel Lione. Il primo è arrivato in prestito, il secondo è stato invece acquistato a titolo definitivo. Si tratta di due ottimi elementi, che serviranno sicuramente ad aggiungere qualità al centrocampo giallorosso. Si è risolta anche la questione legata a Simon Kjaer: il centrale danese, ancora di proprietà del Wolfsburg, giocherà in prestito nella Roma. Luis Enrique quindi, ora ha quattro giocatori a disposizione per il centro della difesa: Burdisso, Juan, Heinze ed appunto Kjaer. Inoltre è stato preso in prestito il giovane Fabio Borini, attaccante di 20 anni di proprietà del Parma, che nella scorsa stagione ha giocato nella Serie B inglese, con lo Swansea City. Borini è un altro elemento interessante, gioca anche in nazionale Under 21 e in passato ha fatto parte della prima squadra del Chelsea. A lasciare Trigoria invece, almeno per il momento, è stato Matteo Brighi: il centrocampista riminese, voglioso di un posto da titolare, è stato ceduto in prestito all’Atalanta. Al contrario, Marco Borriello è rimasto in giallorosso: nonostante le voci che lo volevano ormai sicuro partente, il centravanti giocherà ancora con la Roma. Si attende con ansia anche il rinnovo del contratto di Daniele De Rossi, in scadenza il prossimo anno. Il vicecapitano e la nuova società stanno trattando, ma c’è ancora differenza tra offerta e richiesta. Ovviamente, ci si augura che le parti trovino un accordo, poichè De Rossi è un punto di riferimento di questa squadra e non vorremmo mai vederlo con un’altra maglia.


Ora che siamo giunti alla fine del mercato, possiamo dire che la nuova società romanista ha operato una vera rifondazione: oltre ai già citati Gago, Pjanic, Kjaer e Borini, sono arrivati Stekelenburg, Bojan, Lamela, Josè Angel, Heinze, Osvaldo e il giovane terzino Loic Nego, che però si è aggregato alla squadra Primavera. Ad andare via, invece, sono stati Doni, Julio Sergio, Mexes, Riise, Castellini, Loria, Guillermo Burdisso, Brighi, Menez e Vucinic. A Trigoria è pieno di volti nuovi: tutto sommato, possiamo giudicare abbastanza completa la campagna acquisti fatta dalla nuova proprietà. In molti ricordano che a questa squadra serviva un rinforzo per la fascia destra, un terzino affidabile che potesse giocare al posto di Marco Cassetti. Oltre al numero 77, in quel ruolo possono giocare Cicinho e Rosi, due giocatori che godono della stima del tecnico, ma continuano a non convincere il pubblico. L’impressione è che, per l’ennesimo anno di fila, Cassetti dovrà giocare da titolare fisso, senza risparmiarsi mai. Tuttavia, la rosa è stata rinforzata in quasi tutti gli altri reparti; eppure resta difficile, al momento, dare un giudizio preciso sulla sua qualità. E’ difficile anche collocare la Roma in una teorica classifica del campionato italiano, che tradotto significa dire a quali obiettivi può aspirare la squadra. Scudetto? Terzo posto? Quarto posto? Europa League? Difficile rispondere, poichè numerosi giocatori tra quelli arrivati questa estate, per ora rappresentano delle incognite. Ad esempio, non sappiamo cosa aspettarci da Osvaldo, attaccante che ha fatto molto bene in Spagna con la maglia dell’Espanyol, ma in precedenza non era riuscito ad imporsi in Italia, dove ha giocato in quattro diverse squadre. Non sappiamo cosa aspettarci neppure da Lamela, giovane promessa del calcio argentino di cui abbiamo sentito parlare moltissimo. Un attaccante (o centrocampista offensivo) di 19 anni, con grandi doti tecniche ma poca esperienza: ci auguriamo che riuscirà ad adattarsi al calcio italiano e che possa mostrare presto il suo potenziale, ma per ora non possiamo esserne sicuri. Rappresenta un’incognita anche Josè Angel, terzino spagnolo finora sconosciuto al pubblico italiano.


Ma il dubbio maggiore della tifoseria giallorossa, riguardo a questa nuova Roma, è legato all’allenatore. Luis Enrique, per il momento, non gode della fiducia del pubblico, o almeno della maggioranza di esso. Le scelte fatte dal tecnico spagnolo nel doppio confronto con lo Slovan, poi perso malamente, hanno fatto discutere molto. Si ha la netta sensazione che Luis Enrique abbia voluto dare una prova della sua personalità, per dimostrare che non ci sono titolari inamovibili. Questa è una possibile spiegazione alla sua decisione di schierare Okaka e Caprari anzichè Totti e Borriello, all’andata, ma anche a quella di sostituire un Totti in ottima forma, al ritorno, con Okaka, attaccante che tra l’altro il tecnico non ha nemmeno portato con sè in ritiro. Il risultato, però, è stato negativo: la squadra è uscita dall’Europa, nonostante gli avversari non fossero troppo temibili. E’ inutile negarlo, Luis Enrique a Roma è partito con il piede sbagliato. Ha ancora molto tempo per far cambiare idea su di sè, cosa che tutti noi speriamo riesca a fare, ma ha anche delle grosse responsabilità sulla falsa partenza di questa stagione. Il tecnico asturiano, ora che sono arrivati gli ultimi rinforzi mancanti, dovrà dimostrare di saper gestire bene la squadra. A cominciare da Totti, che fino a prova contraria è ancora il miglior calciatore che la Roma possiede. Il Capitano non è più giovane, ha 35 anni: tuttavia, nel reparto d’attacco non ci sono giocatori migliori di lui, a livello tecnico e carismatico. Perciò, quando è in condizione, Totti deve giocare. E’ naturale che non potrà scendere sempre in campo da titolare; vista l’età, il Capitano va gestito e centellinato, in modo tale che possa dare il suo contributo nel migliore dei modi. L’importante è non escludere, per scelta, un giocatore così dal giro dei titolari, poichè la cosa non farebbe bene alla Roma.


In generale, siamo tutti d’accordo sul fatto che bisognerà avere pazienza, perchè questa squadra è stata rinnovata completamente, quindi ci vorrà del tempo prima che si possa esprimere al meglio. Infatti, nessuno pretende che la Roma vinca subito lo Scudetto: il pubblico può accettare il fatto di dover aspettare qualche stagione, prima che i giallorossi possano competere per il titolo. A patto che la squadra, nel frattempo, anche senza lottare per lo Scudetto possa navigare nelle zone alte della classifica, facendo una buona stagione e sperando di tornare in Champions League, perchè queste sono le cose che merita una piazza come quella giallorossa.

Fabrizio Landolfi

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