De Rossi, DiBenedetto dà l’ok

De Rossi, DiBenedetto dà l’ok

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Il primo vero giorno a Trigoria da proprietario della Roma. E la prima - necessaria - decisione importante: avallare in tutto e per tutto il rinnovo del contratto che verrà sottoposto nei prossimi giorni a Daniele De Rossi. Quella di ieri è stata una lunga e calda giornata per Thomas DiBenedetto: il futuro presidente della Roma si è presentato al Bernardini intorno all’ora di pranzo per uscirne solamente a tarda sera. Ore intense, le sue. Ore trascorse insieme all’avvocato Baldissoni, all’amministratore delegato Fenucci, al direttore sportivo Sabatini (che però entrava e usciva dall’ufficio impegnato, tra una sigaretta e l’altra, nelle sue telefonate di mercato collegato con tutto il mondo) e anche a Luis Enrique.

DiBenedetto si è informato di tutto quello che gravita intorno al mondo Roma: dalla gestione del debutto casalingo all’Olimpico (giovedì in Europa League contro lo Slovan Bratislava) alla campagna abbonamenti, passando per il rafforzamento della squadra. Un rafforzamento che, tra oggi e domani, dovrebbe prevedere anche l’arrivo di Osvaldo: l’attaccante è praticamente preso, mancano soltanto alcune formalità burocratiche che dovrebbero essere risolte nel giro di 24 ore. Così come, entro pochi giorni, verranno risolte anche le questioni inerenti al centrocampista e al difensore. Kjaer aspetta solo una chiamata da Trigoria, mentre per quanto riguarda Casemiro la Roma è in vantaggio rispetto all’Inter. Primo perché Sabatini si è già speso con la famiglia per far capire loro quanto la Roma consideri importante il giocatore. E secondo perché l’Inter, che pure è molto interessata, non lo considera una priorità, vuoi perché ha bisogno di calciatori in altri ruoli, vuoi perché, vista la giovane età, non lo ritiene ancora pronto per giocare titolare.


A Trigoria pensano il contrario. E sono pronti ad investire oltre 12 milioni su di lui. Casemiro non dovrebbe essere l’unico centrocampista nuovo a disposizione di Luis Enrique: Sabatini è pronto a consegnarne anche un altro all’allenatore, magari giovane e magari sudamericano. Dopo la prima di campionato a Bologna poi il ds vedrà se ci sono i margini o meno per puntellare ancora la rosa. Una rosa che, con ogni probabilità, non vedrà più Marco Borriello: l’attaccante è sul mercato, i minuti giocati in Europa League giovedì complicano i piani suoi e della società e forse solo l’amico Leonardo, al Psg, potrebbe decidere di tesserarlo ugualmente. D’altronde i francesi non hanno problemi di soldi e per prenderne Borriello ne servono molti: almeno 10 alla Roma e almeno 3 al giocatore. Il quale, con l’umore non proprio al massimo, continua comunque ad allenarsi a Trigoria con professionalità.

La stessa professionalità Thomas DiBenedetto l’ha riscontrata in tutte le persone che quotidianamente lavorano nella Roma: si è informato di tutto, dall’alimentazione dei giocatori agli allenamenti, dal tipo di modulo che l’allenatore predilige ai riposi dopo le partite. DiBenedetto ha però voluto chiarire una cosa: lui sarà un presidente che rispetterà i ruoli e che non interferirà nella sfera tecnica. Una precisazione dovuta, visto quello che è successo dopo l’esclusione di Totti a Bratislava.

A proposito di Totti, durante la riunione-fiume non si poteva non parlare del Capitano: DiBenedetto ha ribadito la sua importanza e il suo essere un punto fermo della Roma del presente e del futuro (di sempre, insomma). Quello stesso futuro che vedrà in giallorosso, ancora per molti anni, Daniele De Rossi. Tra oggi e venerdì Sabatini e Fenucci incontreranno Sergio Berti, il suo procuratore, e verranno finalmente messe le firme sul contratto che legherà il centrocampista alla Roma praticamente a vita con un ingaggio da top player che tra fisso e bonus sarà superiore ai 5 milioni l’anno. Un’eccezione, per gli standard della Roma. Ma che a Trigoria faranno molto molto volentieri. Con la benedizione di DiBenedetto.

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10 commenti:

Peppe_Roma ha detto...

volevo segnalare l'articolo di Lino Cascioli: http://www.laroma24.it/archivio/49245/tante-parole-fatti-pochi-sta-per-finire-il-regno-totti.html

ma come mai il cds gli fa la guerra alla nuova proprietà... impressionante, non c'è un articolo non orientato.. Vabbè, ce sta Vocalelli..

Andrea ha detto...

Quella è la linea intrapresa.. magari preferivano i Sensi, chissà. Non mi stupirei, visto che ci scrive D'Ubaldo.

Andrea ha detto...

Basta non comprarlo il cds. Quando si faceva mercato co du lupini, erano i primi a dire di aspettare e non c'era mai una critica all'operato di quelli là (manco il nome mi va di dire). Ora che c'è una proprietà nuova, che non sa ancora con chi ha a fare, ecco che comincia l'attacco frontale. Addirittura hanno sfruttato la lettera di DiBenedetto per farci una polemica, dopo che era una risposta ad un titolo fuorviante (appositamente) pubblicato da loro. Un altro è Renga. Agli Americani basterà ambientarsi un po' e questi dovranno cambiare squadra di cui occuparsi.

Andrea ha detto...

Integro dicendo che questo ambiente fa schifo e che i giornalisti sono solo la punta dell'iceberg. Non si salva nessuno.

Andrea ha detto...

Non esageriamo. Qualcuno che ancora fa il suo lavoro c'è. Non tutti hanno interessi da difendere e portare avanti, qualcuno giudica senza preconcetti e solo sulla base di sue idee... qualcuno.

Andrea ha detto...

Non so a chi ti puoi riferire. Non mi viene in mente alcun "professionista" che ricade nella tua definizione.

Anonimo ha detto...

dietro alla banca c'erano gli interessi dell'inter ad ostacolare il mercato della roma. moratti e tronchetti provera hanno quote ed interessi spesso legate alle banche

Andrea ha detto...

Certo, il terzo istituto Europeo di credito si fa mettere sotto da Moratti e Tronchetti Provera.

Andrea ha detto...

Comunque per rispondere ad Andrea, l'unico che fa ancora il suo lavoro senza essere servo di nessuno è Cagnucci.

Andrea ha detto...

A me Cagnucci mi pare simile agli altri, va col vento pure lui

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