Coppa America: Uruguay campione, Paraguay battuto. Terzo posto al Perù.
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Andrea
on martedì 26 luglio 2011
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Coppa America: Uruguay campione, Paraguay battuto. Terzo posto al Perù.
Di Fabrizio Landolfi
L’Uruguay di Oscar Washington Tabarez ha vinto la Coppa America 2011, battendo in finale il Paraguay per 3-0, grazie al gol di Suarez e alla doppietta di Forlan. Questo trionfo vale alla nazionale uruguayana il primato di vittorie in Coppa America, per l’esattezza 15, contro le 14 dell’Argentina. Il giorno antecedente alla finale è stata giocata la cosiddetta “finalina di consolazione”, ovvero la finale per il terzo e quarto posto, tra Perù e Venezuela, le due squadre battute in semifinale. Il Perù di Markarian ha sconfitto per 4-1 la Vinotinto, aggiudicandosi la terza piazza di questa Coppa America.
L’Uruguay ha giocato la finale con la sua formazione tipo, ad eccezione del centravanti del Napoli Edinson Cavani, partito ancora dalla panchina. Diego Perez, scontato il turno di squalifica, è tornato al suo posto a centrocampo. Il ct del Paraguay Gerardo Martino, all’ultimo momento ha dovuto fare a meno di Lucas Barrios, poichè l’attaccante è stato fermato da un problema fisico: al suo posto è stato schierato Zeballos dell’Olimpia Asuncion. Per il resto, come ci si aspettava, la formazione dell’Albirroja è stata piuttosto difensiva, con il centrocampista Vera preferito al più offensivo Estigarribia. Il Paraguay aveva chiaramente intenzione di attuare di nuovo il catenaccio, quell’atteggiamento tattico che gli ha permesso di arrivare in finale, senza mai giocare in maniera spettacolare, ma bloccando sempre gli avversari, come nelle partite contro Brasile e Venezuela. L’Uruguay invece è partito subito forte, andando a cercare il gol fin dai primi minuti, senza paura di cadere nella trappola degli uomini di Martino. Dopo soli due minuti di gioco la Celeste sfiora il gol, prima con Suarez, il cui tiro viene deviato in angolo dal portiere Villar, poi con un colpo di testa di Lugano. Nel batti e ribatti davanti alla porta paraguayana, c’è un evidente fallo di mano del centrocampista Ortigoza, che praticamente effettua una parata sul colpo di testa di un avversario. Clamoroso errore da parte della terna arbitrale, che non ravvisa l’irregolarità, salvando Ortigoza dal cartellino rosso e dal rigore contro i suoi. Ma la squadra di Tabarez insiste ad attaccare, mentre il Paraguay si chiude ancora nella sua metà campo. All’11’ arriva il gol della Celeste, che in realtà era nell’aria già da alcuni minuti: Luis Suarez riceve sulla destra un pallone invitante, dribbla Veron e calcia in porta, battendo Villar. E’ il meritato gol del vantaggio per la nazionale di Tabarez, siglato dal giocatore che più di tutti è stato protagonista in questa Copa. Il Paraguay cerca di rispondere subito, con Enrique Vera che serve Haedo Valdez in area di rigore: l’attaccante dell’Herculès tenta un pallonetto al volo, ma spedisce in alto. Successivamente, il match si innervosisce, con i giocatori di entrambe le squadre che commettono numerosi falli. Vengono ammoniti Martin Caceres e Diego Perez dell’Uruguay, Victor Caceres per il Paraguay. Nella fase finale del primo tempo la Celeste sfiora più volte il raddoppio, ma Forlan sbaglia per due volte davanti a Justo Villar, il portiere “ipnotizzatore” che era stato decisivo ai calci di rigore, nelle gare poi vinte dal Paraguay contro Brasile e Venezuela. Luis Suarez è il migliore in campo, appare freddo e spietato, mentre Forlan non trova la porta. Ma a quattro minuti dall’intervallo si sblocca anche il centravanti dell’Atletico Madrid: Arevalo Rios lo serve sul fronte sinistro, dopo avere rubato palla ad Ortigoza con grande astuzia, e lui stavolta non sbaglia, tirando con potenza alle spalle di Villar. Il primo tempo termina quindi con l’Uruguay in vantaggio per 2-0. Il portiere paraguayano Villar sembra avere qualche problema fisico e zoppica dolorante, eppure nella ripresa resta in campo. Suarez continua a seminare il panico nell’area avversaria, mentre il Paraguay si vede costretto a scoprirsi e rischiare, ma non trova la via del gol. Ci prova Haedo Valdez, servito da Ortigoza, con un destro potente che Muslera devìa miracolosamente sulla traversa, poi lo stesso Valdez viene anticipato davanti alla porta dall’ex portiere della Lazio, in occasione di un pericoloso cross di Piris. Il Paraguay attacca sicuramente di più rispetto a quanto lo abbiamo visto fare nelle altre partite, anche perchè è costretto ad inseguire, per cercare di riaprire questa finale. Verso la metà del secondo tempo Tabarez mette dentro anche il napoletano Cavani, al posto di Alvaro Pereira, passando quindi al tridente. Poco più tardi ci sarebbe un calcio di rigore in favore del Paraguay, per un fallo di Coates sull’attaccante Zeballos, che l’arbitro non fischia. Gli uruguagi cercano il gol della tranquillità, con un Cavani che appare subito abbastanza vivace: proprio quest’ultimo serve una palla pericolosissima ad Eguren, che dal centro calcia in porta, ma Villar salva i suoi per l’ennesima volta in questa Copa, compiendo un grande intervento nonostante l’infortunio. Nei minuti finali la squadra di Martino è costretta a gettarsi in avanti alla disperata, lasciando sguarnita la propria metà campo. Ne approfittano gli attaccanti uruguayani: Cavani scatta in contropiede sulla fascia sinistra, poi lancia lungo per Suarez, che di testa appoggia per Forlan, tutto solo davanti a Villar. Questa volta il portiere non può nulla, Forlan calcia e mette a segno la sua doppietta personale, chiudendo di fatto i giochi. Manca solo il recupero da giocare, perciò per il Paraguay non c’è più tempo. L’Uruguay vince meritatamente 3-0 e porta a casa la quindicesima Coppa America della sua storia. Anche parlando del torneo in generale, possiamo dire che quella della Celeste di Tabarez è una vittoria meritata, viste le deludenti prestazioni di Brasile ed Argentina, le nazionali più attese. L’Uruguay ha dimostrato di essere la più forte tra le squadre arrivate in fondo a questa competizione, soprattutto grazie ad un grande attacco formato da due campioni come Forlan e Suarez, oltre ad Edinson Cavani, costretto a saltare diverse partite. Dopo il quarto posto ottenuto lo scorso anno al Mondiale sudafricano, arriva quindi un altro grande risultato per il calcio uruguaiano.
Il Perù si è invece aggiudicato il terzo posto di questa Copa, battendo il Venezuela per 4-1 nella finalina. La gara è stata piuttosto nervosa e piena di falli pesanti, che hanno portato a continue interruzioni del gioco. Il Venezuela di Farìas, squadra che aveva fatto un’ottima figura in questa Coppa America, ha cercato di attaccare più possibile, ma troppo spesso ha prestato il fianco alle ripartenze del Perù, complici anche le grossolane sviste della difesa. Sul finire del primo tempo, la squadra di Markarian è andata in vantaggio con Chiroque, proprio in seguito ad un contropiede, per poi raddoppiare nella ripresa con Guerrero. Nel frattempo, il Venezuela era rimasto anche in dieci, a causa dell’espulsione di Rincon, autore di un fallaccio sul peruviano Lobaton. Eppure la Vinotinto è riuscita ad accorciare le distanze, grazie ad una rete siglata dal suo capitano Arango, su assist di Orozco. A quel punto i giocatori venezuelani hanno tentato il tutto per tutto per pareggiare, ma nei minuti finali è stato il Perù a trovare ancora il gol, con uno scatenato Guerrero, vero protagonista della partita, che ha battuto per altre due volte il portiere venezuelano Vega, realizzando quindi una tripletta e fissando il risultato sul 4-1.
Fabrizio Landolfi
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