Coppa America: Si sbloccano le grandi, ai quarti sarà Argentina - Uruguay

Coppa America: Si sbloccano le grandi, ai quarti sarà Argentina - Uruguay

Di Fabrizio Landolfi

E’ terminata la fase a gironi della Coppa America 2011 in Argentina, con i padroni di casa ed il Brasile che si sono finalmente sbloccati, riuscendo a vincere dopo due pareggi ciascuno. L’Albiceleste ha avuto la meglio sulla Costarica, con un 3-0 netto che le ha permesso di accedere ai quarti di finale, dove incontrerà un avversario temibile come l’Uruguay. Anche gli uomini di Tabarez hanno vinto, in questo terzo turno di eliminatorie: la Celeste ha battuto il Messico per 1-0. Il Brasile di Mano Menezes, che era seriamente a rischio eliminazione, si è sbloccato nella gara con l’Ecuador, vinta 4-2. Ma andiamo per ordine: nell’Argentina, la mossa che ha permesso di rivitalizzare una squadra apparsa spenta e disordinata, è stato il cambio di formazione. Il ct Sergio Batista, per la gara con la Costarica, ha finalmente inserito Aguero, Higuain e Di Maria dal primo minuto, lasciando in panchina Tevez, Lavezzi ed il centrocampista Banega. Il risultato è stato quello di vedere una squadra ben più vivace, con un Leo Messi molto più dentro al gioco, che ha finalmente brillato. Le reti che hanno deciso la partita sono proprio di Aguero (doppietta per lui) e dell’esterno del Real Madrid Angel Di Maria. Messi è stato autore di ben due assist, per i gol del 2-0 e del 3-0. C’è anche da dire che l’avversario incontrato, la Costarica di La Volpe, è apparso forse troppo arrendevole, nonostante avesse la possibilità di qualificarsi per la fase successiva. I costaricani non hanno praticamente mai tenuto testa ad un’Argentina dilagante, che nel finale ha messo dentro anche Pastore e Lavezzi. L’attaccante del Napoli, in pochi minuti, ha avuto tempo di cogliere un palo e di rimediare un’ammonizione, abbastanza ingenua, che lo costringerà a saltare i quarti di finale. Continua quindi ad essere piuttosto sfortunata l’esperienza di Lavezzi in questa Copa.


Il Brasile di Menezes ha affrontato l’Ecuador, in una gara da dentro o fuori: il ct, nonostante le tante e pesanti critiche ricevute, ha confermato il modulo con Ganso trequartista dietro a tre attaccanti, che stavolta sono stati Pato, Neymar e Robinho. Quest’ultimo è quindi tornato titolare, dopo essere stato “scavalcato” da Jadson nella gara con il Paraguay. La Selecao è apparsa sicuramente più positiva rispetto alle prime uscite, ma ha commesso alcuni errori difensivi di troppo: l’Ecuador ha raggiunto due volte il pareggio, tra primo e secondo tempo, dopo che il Brasile si era portato avanti con Pato prima e con Neymar poi. L’attaccante ecuadoregno Caicedo ha siglato una doppietta, battendo due volte un Julio Cesar impacciato ed impreciso, cosa assai insolita per il portiere brasiliano dell’Inter. Sulle due reti dell’Ecuador, oltre alla poca prontezza di Julio Cesar, hanno pesato anche le leggerezze della difesa, sulla carta tra le migliori del mondo. Ha fatto invece un’ottima partita Maicon, sempre molto pungente sulla fascia destra. L’interista è stato schierato in campo al posto di Dani Alves, apparso troppo confuso nella partita precedente. Dopo il 2-2, il match si è reso comunque molto spettacolare, con la Selecao che ha trovato prima il gol del 3-2 con Pato, dopo una mezza mischia in area di rigore, con papera della difesa dell’Ecuador, e poi il definitivo 4-2, grazie a Neymar che ha sfruttato un ottimo cross del solito Maicon. Ora il Brasile ha scacciato l’incubo dell’eliminazione, ma nei quarti di finale dovrà affrontare una squadra ostica come il Paraguay. L’Argentina invece se la vedrà con l’Uruguay di Tabarez, che si è aggiudicato il secondo posto del girone C battendo il Messico per 1-0. La partita contro i verdi, già eliminati, è stata decisa da un gol siglato in apertura da Alvaro Pereira (centrocampista che aveva segnato anche contro il Cile). Successivamente, la Celeste ha controllato la partita, pur sprecando alcune ghiotte occasioni con Forlan e Suarez. Ma gli uomini di Tabarez hanno comunque ottenuto il pass per i quarti, dove affronteranno i padroni di casa dell’Argentina, in una partita che ha il sapore di un derby. Argentina-Uruguay infatti, oltre ad essere una classica del calcio sudamericano, è la sfida tra le due nazionali che ad oggi hanno vinto più volte la Coppa America.


Come detto in precedenza, il Brasile giocherà invece contro il Paraguay: le due squadre si sono già affrontate nella fase a gironi, pareggiando 2-2. Gli uomini di Martino si sono classificati terzi nel girone B (accedendo ai quarti per via della migliore differenza reti rispetto alla Costarica), dopo il rocambolesco pareggio con il Venezuela. Le due squadre hanno chiuso il primo tempo sull’1-1, dopo le reti di Rondon per i “Vinotinto” e di Alcaraz per la “Albirroja”. Nella ripresa, i paraguaiani sembravano avere in mano la partita, contro un Venezuela un po’ disorientato: gli uomini di Martino si sono portati in vantaggio con una rete di Barrios, per poi trovare addirittura il 3-1 nel finale, grazie al gol di Riveros. A quel punto il match, uno dei più spettacolari visti finora in questa Copa, sembrava praticamente chiuso: invece i gol, e soprattutto i pasticci difensivi, non sono finiti lì. Il Venezuela non si è perso d’animo, trovando prima la rete del 2-3 su calcio d’angolo, firmata dall’attaccante Miku, e poi addirittura il gol del pari con un colpo di testa di Perozo. L’uno-due dei Vinotinto è arrivato nei minuti di recupero, ed ha permesso alla nazionale guidata dal ct Farias di ottenere il secondo posto del girone, passando ai quarti insieme a Brasile e Paraguay. Hanno ottenuto la qualificazione anche il Cile e la Colombia, vittoriose ai danni di Perù e Bolivia. Nel derby tra Cile e Perù (tra le due nazionali c’è una rivalità molto sentita), il ct della Roja Borghi ha stupito tutti, lasciando inizialmente in panchina Sanchez e Valdivia, i due elementi più pericolosi dell’attacco. Anche nel Perù, tuttavia, è stato assente il giocatore più rappresentativo, vale a dire l’esterno Juan Vargas della Fiorentina. La partita è stata molto bella e spettacolare, con le due formazioni che si sono affrontate a viso aperto, sfiorando più volte il gol. Nella ripresa Borghi ha messo dentro Sanchez e Valdivia, ottenendo maggiore pericolosità in avanti, ma il risultato si è sbloccato solo nei minuti di recupero a causa di un’autorete. In occasione di un corner, il difensore peruviano Carrilo era impegnato a controllare El Nino Maravilla Sanchez, mentre il pallone gli è praticamente rimbalzato addosso, per poi finire in rete. E’ finita quindi 1-0 per il Cile: una vera beffa per il Perù, che però ha ottenuto ugualmente l’accesso ai quarti di finale, dove affronterà la Colombia. Quest’ultima ha vinto la terza ed ultima partita del girone, battendo 2-0 la Bolivia in una gara quasi a senso unico, decisa dalla doppietta dell’attaccante Falcao, uno degli uomini apparsi più in forma in questa Coppa America. Los Cafeteros, come sono soprannominati i giocatori della Colombia, si sono qualificati ai quarti con il primo posto, davanti all’Argentina.

Fabrizio Landolfi

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