Coppa America: Argentina e Brasile beffate ai rigori
Pubblicato da
Andrea
on martedì 19 luglio 2011
Etichette:
Coppa America
Coppa America: Argentina e Brasile beffate ai rigori
Di Fabrizio Landolfi
Continuano le sorprese in questa Coppa America 2011: nei quarti di finale sono state eliminate le due grandi favorite per la vittoria finale, nonchè le nazionali più blasonate del Sudamerica. L’Argentina padrona di casa è stata sconfitta dall’Uruguay ai calci di rigore, dopo aver pareggiato 1-1 una partita bella e vibrante. Anche per il Brasile è stata fatale la cosiddetta “lotteria” dagli undici metri: nel quarto di finale giocato contro il Paraguay, la Selecao non è riuscita a sbloccare il risultato in centoventi minuti di gioco, per poi avere la peggio nei tiri dal dischetto. Ma non è tutto: ha stupito tutti anche la vittoria del Perù di Markarian sulla Colombia, 2-0 dopo i tempi supplementari. Nell’ultimo quarto di finale il Venezuela, squadra tra le meno accreditate alla vigilia, ha eliminato un avversario ostico come il Cile di Claudio Borghi: i Vinotinto, pur soffrendo molto durante la gara, hanno vinto 2-1, approdando alle semifinali e mandando a casa la Roja.
La gara più attesa era quella tra Argentina ed Uruguay, quasi un derby nel calcio sudamericano. Il ct dei padroni casa Sergio Batista ha confermato la formazione con Gago e Mascherano a centrocampo, Messi, Di Maria ed Aguero alle spalle del centravanti Higuain, mentre Tabarez ha dovuto fare ancora a meno dell’infortunato Cavani. La Celeste ha messo subito in difficoltà l’Argentina, portandosi in vantaggio dopo soli 6 minuti di gioco: il centrocampista del Bologna Diego Perez ha siglato il gol dell’1-0 sugli sviluppi di una punizione. L’Albiceleste ha reagito, trovando abbastanza presto la rete del pareggio: dopo una splendida pennellata di Leo Messi dalla destra, Higuain ha insaccato di testa la palla nella porta di Muslera, ristabilendo la parità. Successivamente, l’Uruguay ha commesso molti falli, in particolare con Diego Perez, autore del gol. Il giocatore del Bologna meritava di essere espulso molto presto, per via dei tanti e pesanti interventi irregolari che ha commesso, addirittura da prima di segnare la rete dell’1-0. L’arbitro Amaria non è stato certo impeccabile in questo quarto di finale. In ogni modo, verso la fine del primo tempo l’Uruguay è rimasto in 10 per l’espulsione di Perez. Nel secondo tempo l’Argentina ha inseguito in tutti i modi la rete del vantaggio, con gli uomini di Tabarez bravissimi a chiudersi; in particolare, va sottolineata la grande partita giocata dal portiere Muslera (appena passato dalla Lazio al Galatasaray). La difesa argentina ha traballato spesso, rischiando grosso soprattutto sui calci piazzati, in occasione dei quali gli uruguaiani arrivavano sempre prima sul pallone. Il difensore Lugano ha colpito di testa molte volte, vincendo sempre i duelli con Burdisso e Milito. Il centrale della Roma è apparso troppo irruente ed impreciso in più occasioni. I tempi regolamentari sono finiti sull’1-1, così la sfida è proseguita ai supplementari. Batista, tra il secondo tempo e il primo supplementare, ha messo dentro Pastore, Tevez e Biglia, al posto di Di Maria, Aguero e Gago. I suoi hanno continuato a spingere molto, prestando qualche volta il fianco alle ripartenze dell’Uruguay, con Forlan e Suarez sempre molto pericolosi. Dopo centoventi minuti il risultato è rimasto fermo sulla parità, quindi sono arrivati i fatidici calci di rigore. Per l’Argentina, Messi e Burdisso hanno battuto Muslera, mentre l’Uruguay ha risposto con Forlan e Suarez, anche loro a segno. Poi è stata la volta di Carlos Tevez, che ha sbagliato, lasciandosi respingere il tiro dal portiere uruguagio, mentre Scotti ha messo la palla in rete. Dopo è toccato a Pastore ed Higuain, che non hanno fallito i loro tiri dal dischetto, ma hanno segnato anche gli uruguaiani Gargano e Caceres, consegnando la vittoria alla loro nazionale. L’Uruguay ha quindi eliminato l’Argentina padrona di casa da questa Copa, a causa di un solo errore dal dischetto, commesso da Tevez. Per l’attaccante del Manchester City, questa rassegna continentale è stata molto amara. Gli uomini di Tabarez ora dovranno affrontare il Perù in semifinale. La squadra del ct Markarian, considerata alla vigilia un outsider, sta sorprendendo tutti. Nonostante le tante assenze dei giocatori più rappresentativi, su tutti gli attaccanti Farfàn e Claudio Pizarro, la nazionale peruviana si sta comportando molto bene. Nei quarti ha affrontato la Colombia, segnalata da molti come la vera rivelazione del torneo. Quest’ultima era senz’altro favorita per il passaggio del turno, ma i tempi regolamentari sono finiti sullo 0-0, complice anche un errore di Falcao, che ha calciato a lato il rigore che poteva consegnare le chiavi della partita alla Colombia. Il centravanti aveva impressionato positivamente nelle partite precedenti, segnando e giocando molto bene, ma stavolta probabilmente è stato tradito dall’emozione. Nei tempi supplementari il Perù è apparso più ordinato della Colombia, con l’esterno Juan Manuel Vargas sempre pericoloso sulla fascia. Due clamorosi svarioni difensivi della difesa di Gomez, hanno permesso ai peruviani di vincere la partita: prima è arrivato il gol di Lobaton, bravo ad approfittare di un pasticcio creato dal portiere Martinez, che non ha trattenuto la palla, cadendo a terra e facendo inciampare anche il compagno Yepes, poi il raddoppio di Vargas, assoluto leader del Perù, che ha rubato palla alla troppo distratta difesa avversaria, per poi battere di nuovo Martinez. La Colombia di sicuro ha avuto molta sfortuna, se consideriamo che nei tempi regolamentari aveva colpito due pali, oltre a fallire il rigore con Falcao, ma questo Perù ha dimostrato di fare sul serio. Ora, in semifinale, gli uomini di Markarian incontreranno l’Uruguay.
Il Brasile di Menezes ha affrontato il Paraguay, altra squadra ostica con una difesa coriacea. La Selecao ha attaccato per tutta la partita, con Ganso ancora in veste di trequartista, alle spalle del tridente Pato-Neymar-Robinho. La porta difesa da Villar è sembrata veramente stregata: il portiere paraguaiano si è reso autore di una grande prova, compiendo numerose parate difficili, ma il Brasile è stato anche abbastanza sprecone, lasciandosi sfuggire il gol in più occasioni. Solo nei supplementari si è vista qualche azione offensiva di un Paraguay tutto arroccato nella sua metà campo, che in generale ha pensato solo a chiudere il Brasile con il catenaccio. Nel secondo tempo supplementare, dopo l’ennesima occasione fallita dai verdeoro con Robinho, si è accesa una rissa in campo, che ha comportato l’espulsione di un giocatore per parte: Lucas Leiva per i carioca ed Alcara per il Paraguay. Da questo episodio in poi la partita è diventata sempre più contratta e nervosa, ed è stato inevitabile arrivare alla lotteria dei calci di rigore, durante la quale il Brasile ha fallito tutti i tiri dal dischetto. Alcuni hanno individuato il problema in una buca sul manto erboso, proprio vicino al punto di battuta, che avrebbe fatto sbagliare i giocatori. Elano ed Andrè Santos hanno calciato veramente troppo in alto, sprecando i loro rigori, mentre Fred ha mandato la palla a lato. L’unico brasiliano a centrare lo specchio della porta è stato il milanista Thiago Silva, ma Villar ha respinto il suo tiro. Invece per il Paraguay ha sbagliato l’attaccante Barreto, calciando anche lui a lato, ma Estigarribia e Riveros hanno trovato la porta, battendo Julio Cesar. La nazionale guidata da Gerardo Martino ha quindi vinto 2-0, eliminando la Selecao. In semifinale, il Paraguay giocherà contro il Venezuela, altra grande rivelazione della Coppa America. I Vinotintos hanno avuto la meglio sul Cile, 2-1 al termine di una partita spettacolare e molto incerta fino all’ultimo. La squadra di Farias ha chiuso il primo tempo in vantaggio, meritatamente, grazie al gol di testa del centrale Vizcarrondo. Nella ripresa è salito in cattedra il Cile, con Sanchez più ispirato e con l’ingresso in campo di Valdivia, che ha rilevato Carmona. Non si capisce per quale motivo, in questa Copa, il trequartista non sia stato titolare fisso del Cile, dato che quando è entrato in campo ha sempre fatto la differenza. La Roja ha messo sotto assedio la squadra venezuelana, salvata più volte dall’eroico portiere Vega, ma anche da due clamorosi legni colpiti da Suazo e Valdivia. Poco dopo la metà del secondo tempo il Cile ha agguantato il pareggio, con Suazo che ha messo in rete di potenza su un assist del “Nino Maravilla” Sanchez. A quel punto, la squadra di Borghi stava per prendere il sopravvento, continuando a giocare molto vivacemente, di fronte ad un Venezuela ora costretto a scoprirsi di più. Eppure, a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari, sono stati i Vinotintos a raddoppiare: il terzino Cichero ha realizzato il gol del 2-1, spedendo la palla in rete dopo un errore del portiere avversario Bravo, che non era riuscito a trattenere la sfera calciata su punizione. Pochi istanti dopo il Cile è rimasto anche in inferiorità numerica, a causa dell’espulsione di Medal. Il Venezuela ha così raggiunto un risultato storico ed insperato, l’accesso alle semifinali di Coppa America, nelle quali affronterà un altro avversario ostico come il Paraguay.
Alla vigilia della competizione, era considerata molto probabile una finale tra Argentina e Brasile, le due superpotenze del Sudamerica. Invece, per entrambe, questa Copa rimarrà nella storia come un’esperienza fallimentare: dopo una partenza in grande affanno, con due pareggi nelle prime due gare dei gironi, la Seleccion e la Selecao sono riuscite ad arrivare ai quarti di finale, venendo però bloccate e trascinate ai rigori da Uruguay e Paraguay. La Celeste di Tabarez, al momento, è considerata la candidata numero uno alla vittoria finale, forte di una difesa veramente difficile da superare, di una coppia d’attacco imprevedibile e tecnica come quella composta da Forlan e Suarez, ma soprattutto di un carattere veramente “tosto”, come nella tradizione del calcio uruguaiano. Tuttavia, è ormai chiaro che non si possono sottovalutare Perù e Venezuela, due nazionali partite con molto poco credito, essendo da sempre delle squadre modeste, ma che hanno dimostrato di saper dare del filo da torcere a qualsiasi avversario. Infine c’è il Paraguay, un’altra squadra che ha grande solidità difensiva, capace di chiudersi e non far giocare gli avversari.
PROSSIME GARE:
Uruguay- Perù
Paraguay-Venezuela
Fabrizio Landolfi
Vuoi conoscere le classifiche, i risultati, le statistiche e le quote scommesse da tutto il calcio mondiale? Visita Calciometria.com
Iscriviti al Feed RSS per essere sempre aggiornato! Clicca sull'immagine sottostante per iscriverti!
0 commenti:
Posta un commento