Napoli, il vice-pocho è Mario Alberto Santana
Pubblicato da
Andrea
on mercoledì 15 giugno 2011
Etichette:
Rubrica Napoli,
Rubrica Serie A,
Serie A
Napoli, il vice-pocho è Mario Alberto Santana
Di Paolo Esposito
Come si dice in questi casi “manca ancora l’ufficialità”, ma Mario Alberto Santana è da considerarsi praticamente un giocatore del Napoli. Per una questione puramente numerica, l’annuncio ufficiale verrà dato dalla società partenopea solo dopo la cessione di Jose Sosa. Marco Piccioli, l’agente del calciatore, parla d’intesa trovata sulla base di un contratto triennale che garantirà al calciatore italo argentino circa 900 mila Euro a stagione più bonus.
Santana nasce a Comodoro Rivadavia, una città dell’Argentina meridionale, in piena Patagonia. Ma è a Buenos Aires che inizia la sua carriera calcistica, precisamente nel San Lorenzo de Almagro (dal quale il Napoli prese Lavezzi). Prima le giovanili, poi la prima squadra, infine il coronamento di un sogno, con la vittoria da protagonista del Campionato di Clausura del 2001. Viene notato in Italia da Maurizio Zamparini, all’epoca presidente del Venezia, ma la sua prima mezza stagione (arriva infatti a gennaio del 2001) non è esaltante: gioca solo quattro partite e la sua squadra retrocede in Serie B.
L’anno successivo il Presidentissimo di Sevegliano vende la società lagunare ed acquista il Palermo, in serie B, dalla famiglia Sensi. Si porta dietro anche Santana, che comincia a carburare i ritmi del nostro calcio e convince i tre allenatori succedutisi sulla panchina rosanero quell’anno (Glerean, Arrigoni e Sonetti). Gioca 33 partite e segna 3 gol. Viene quindi dato in prestito al Chievo, in serie A, e con Del Neri compie il definitivo salto di qualità, tanto da essere poi ripreso dai siciliani, nel frattempo promossi in massima serie, l’anno successivo. In campionato totalizzerà ancora 58 presenze, condite da tre gol, prima di approdare alla Fiorentina.
Richiesto espressamente da Cesare Prandelli, Santana indossa la maglia viola per cinque stagioni consecutive, l’”epoca d’oro” di cui è artefice l’attuale CT della Nazionale. In tutto saranno 109 le presenze in campionato, con un bottino complessivo di 15 gol. Sarà importante il suo apporto anche in chiave europea, visto che in viola vanta 15 presenze tra Coppa Uefa e Champions League.
In Nazionale ha giocato complessivamente 15 partite (tra cui l’intera Confederations Cup 2005, nella quale la sua Argentina si arrese solo in finale, contro il Brasile), segnando un gol.
Tatticamente è un ottimo esterno. Può giocare su entrambe le fasce in un centrocampo a quattro o da attaccante di fascia in caso di tridente. Nel modulo di Mazzarri, come detto, potrebbe essere tagliato apposta per lui il ruolo di vice-Lavezzi, in quanto ne ricalca alcune caratteristiche peculiari: dribbling, cross precisi e spiccata propensione ad andare sul fondo.
Lui si dice già entusiasta della nuova avventura, in città sono tutti sicuri che Bigon abbia pescato una validissima alternativa ai “tre tenori”.
Paolo Esposito
Vuoi conoscere le classifiche, i risultati, le statistiche e le quote scommesse da tutto il calcio mondiale? Visita Calciometria.com
Iscriviti al Feed RSS per essere sempre aggiornato! Clicca sull'immagine sottostante per iscriverti!
Articoli Correlati
- Due punti persi, De Rossi ingiustificabile, Destro non pervenuto
- Lazio, contestazione a Lotito fase 2: con l’Atalanta stadio vuoto
- Napoli – Siena 2-1. Nessun miracolo Champions, bilancio stagionale e “grana” Pocho
- Napoli – Siena: va in archivio il campionato
- Bologna – Napoli 2-0: gli azzurri dicono addio alla Champions
- Bologna – Napoli: non c’è due senza tre
- Napoli – Palermo 2-0: prove di fuga
- Napoli – Palermo: inizia il finale di campionato
- Roma – Napoli 2-2: dall’inferno al paradiso e ritorno
- Roma – Napoli: la Champions passa dall’Olimpico
- Lecce – Napoli 0-2: l’”ottava” di Hamsik e la “tripla” di Cavani stendono Cosmi
- Lecce – Napoli: al Via del Mare si gioca per salvezza e terzo posto
- A testa alta
- Perchè la Roma si è fermata a Catania
- Vincere e sperare...
- È finita... si dice alla fine
- Roma in Champions League, secondo posto quasi sicuro
- Nove punti in tre partite, ma troppi alti e bassi
- Torna Totti, torna la vittoria. Un caso? Forse no
- Lazio-Milan: la partita delle contestazioni, ma tra le due non c’è paragone…
0 commenti:
Posta un commento