Di Vaio e Signori. Storie di simboli rossoblù sotto accusa
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on mercoledì 1 giugno 2011
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Di Vaio e Signori. Storie di simboli rossoblù sotto accusa
Di Mauro Giordano
L’ennesima inchiesta sul calcio scommesse che ha colpito i campionati italiani rimette al centro delle cronache un calciatore che nel finale di carriera ha militato per cinque anni tra le fila del Bologna. Con la felsinea ha realizzato 52 gol in 115 partite. Il suo non è un nome qualsiasi. «Beppe gol» è anche l’ottavo marcatore di tutti i tempi della serie A e il fatto che un personaggio così importante per la storia del calcio italiano sia immischiato in una vicenda così triste fa amareggiare ancora di più chi ama questo sport. L’ultimo tiro mancino della piccola punta bionda e dalle conclusioni imprevedibili si è insaccato all’incrocio di sentimenti come la rabbia e la rassegnazione verso scandali che periodicamente si ripresentano nelle prime pagine dei quotidiani.
Anche le gesta di Marco Di Vaio sono passate dai resoconti entusiasti dei tifosi che ne elogiavano l’incredibile capacità realizzativa alle fredde requisitorie di un pubblico ministero. In questo caso il campo di gioco non c’entra nulla e di penalmente rilevante non è emerso nulla. Ci sono di mezzo 3500 euro frutto di 45 multe che la punta rossoblù ha voluto evitare di pagare in modo furbo. Resta da capire se questa «furbata» comprometterà il suo futuro sotto le Due Torri. La società si è iniziata a muovere per trovare un sostituto. Circolano i nomi di Denis dell’Udinese e dell’attaccante del Brescia Andrea Caracciolo. In realtà sia il presidente Guaraldi che il neo allenatore Bisoli hanno dichiarato in coro: «Di Vaio non si muove». Super Marco sembra essere della stessa idea anche se si è preso del tempo per riflettere. All’estero si sono già informati, Schalke 04 e Zenit San Pietroburgo sono in prima fila. Ma il Parma sembra la squadra maggiormente interessata ad acquistarlo. Tra l’altro si tratterebbe di un ritorno visto che ha giocato per i gialloblù dal 1999 al 2002.
Questi sono gli idoli. Fanno gioire ed emozionare. E a volte possono far male.
Mauro Giordano
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