Serie A: Milan ad un passo dallo scudetto

Serie A: Milan ad un passo dallo scudetto

Di Matteo Opisso

La trentacinquesima giornata non è quella del diciottesimo scudetto milanista, ma ormai manca solo la matematica. L’Inter vince a Cesena, si riapre la lotta per il quarto posto dopo sconfitte Udinese e Lazio. In coda pari del Brescia e sconfitta del Lecce.

Non è stata la giornata dello scudetto ma i tifosi del Milan hanno avuto comunque di che esultare. A S. Siro la squadra di Allegri batte 1-0 il Bologna ed è ora ad un solo punto dalla matematica vittoria. Partita da non sottovalutare e così è stato. I rossoneri hanno dominato la partita passando al primo vero affondo con Flamini, bravo e caparbio nel cercare la via del gol. Gli attaccanti rossoneri sprecano più volte la palla del raddoppio (Robinho incredibilmente a tu per tu con Viviano) e nel finale gli uomini di Malesani sfiorano il pareggio. L’espulsione di Della Rocca chiude di fatto la partita. Flamini, oltre a decidere la partita con il suo gol, è stato anche il migliore in campo, ottime le prestazioni anche di Boateng e dell’intera difesa. In avanti è mancato il cinismo della grande squadra, le assenze di Pato e Ibrahimovic si son fatte sentire. Nonostante la sconfitta il Bologna sembra veramente ad un passo da una salvezza tanto sofferta quanto meritata. Per il Milan lo scudetto sembra proprio solo questione di tempo: tra sette giorni Roma potrebbe essere il teatro della festa rossonera.


Nell’anticipo del sabato, al Manuzzi di Cesena l’Inter vince in rimonta nei minuti finali della partita.
I nerazzurri si impongono per 1-2 con un finale pirotecnico. Dopo un primo tempo noioso il Cesena passa con un gol di Budan, poi entra Pazzini che nei minuti di recupero va a segno per due volte regalando ai suoi la vittoria. Da vedere e rivedere il primo gol del Pazzo, da cineteca. Ancora una volta però Zanetti e compagni hanno dimostrato notevoli lacune, specie nella fase difensiva, e non tutte possono essere giustificate con le assenze di Samuel e Julio Cesar. Una sconfitta pesante per i cesenati, non solo per come arrivata, ma anche perché i romagnoli rimangono pericolosamente immischiati nella bagarre salvezza. Per gli uomini di Leonardo una vittoria che rovina, presumibilmente solo per una settimana, la festa ai cugini milanisti: una piccolissima rivalsa in un’annata da dimenticare.

Nel secondo anticipo del sabato il Napoli vince al S.Paolo contro il Genoa. Ai partenopei basta un gol di Hamsik per portare a casa i tre punti e ipotecare la qualificazione alla Champions. Qualificazione tutt’altro che ipotecata, invece per la Lazio che nel posticipo del lunedì viene beffata allo scadere dalla Juventus che passa con Pepe. I bianconeri vincono 0-1 e tornano a sperare nel quarto posto. Speranza riaccesa anche dal tonfo dell’Udinese a Firenze. I friulani perdono per 5-2 contro una Fiorentina tonica, per i viola rete di Vargas (eurogol il suo) e doppiette personali di D’Agostino e Cerci. Per la squadra di Guidolin inutili i gol di Pinzi e Asamoah. Si riavvicina al quarto posto anche la Roma che a Bari, in una partita dalle mille emozioni vince per 2-3. Ai gol di Bentivoglio e Huseklepp risponde Totti con una doppietta, la Roma in nove trova il fortunoso gol partita nel recupero con Rosi. Il Parma vince ed è ormai salvo: al Tardini il Palermo è superato per 3-1 con i gol di Dzemaili (papera clamorosa di Sirigu), Modesto e Candreva. I siciliani non vanno oltre il gol di Pastore. Può gioire invece l’altra squadra siciliana, il Catania, vincente di fronte al suo pubblico e ormai vicini al traguardo salvezza. Gli etnei, nonostante l’inferiorità numerica, battono 2-0 un Cagliari già in vacanza, in gol Silvestre e Bergessio. Anche a Verona si esulta, il Chievo vince di misura sul Lecce per 1-0 in virtù del gol di Rigoni. I salentini, ora in terzultima posizione, dovranno lottare fino alla fine per salvarsi. Stesso destino che spetterà alla Sampdoria che pareggia per 3-3 contro la diretta concorrente Brescia. Tre volte sotto, gli uomini di Cavasin hanno risposto colpo su colpo. Per le rondinelle vanno a segno Eder e Caracciolo, per lui doppietta, per i doriani Pozzi, Tissone e Mannini.

Squadra ideale: Abbiati, Thiago Silva, Silvestre, Maicon, Candreva, Pepe, D’Agostino, Flamini, Pazzini, Totti, Bergessio.

Miglior allenatore: Siniša Mihajlović

Miglior gol: Vargas (Fiorentina – Udinese 5-2; 1-0)

Matteo Opisso

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