Catania - Roma 2 - 1: Altra figuraccia, niente Champions
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Andrea
on lunedì 16 maggio 2011
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Catania - Roma 2 - 1: Altra figuraccia, niente Champions
Di Fabrizio Landolfi
Domenica pomeriggio la Roma ha perso 2-1 sul campo del Catania, nella gara valevole per la trentasettesima, nonchè penulitma, giornata di campionato. Dopo il vantaggio giallorosso realizzato da Simone Loria, i padroni di casa hanno trovato prima il gol del pari con Bergessio, poi il raddoppio con Gomez allo scadere del recupero. Una bruttissima sconfitta, che mette fine alle speranze dei giallorossi di raggiungere il quarto posto, poichè l’Udinese ha vinto in trasferta a Verona. L’obiettivo della qualificazione in Champions è ormai tramontato definitivamente, ma purtroppo anche meritatamente. Quella vista al Massimino di Catania è stata una Roma inguardabile, incapace di gestire il vantaggio e di contenere in campo gli avversari. Tra i giallorossi vi erano tante assenze, un centrocampo in emergenza, diversi giocatori non al top della condizione, mentre il difensore Juan ha dovuto abbandonare molto presto il campo, a causa di un infortunio. Ma tutto questo non basta per giustificare una prestazione scialba e negativa, arrivata proprio nella partita che rappresentava l’ultimo treno per la Champions League. Nel secondo tempo, gli uomini di Montella hanno praticamente smesso di giocare, lasciandosi mettere alle corde dal Catania di Simeone, avversaria dalla quale brucia assai venire sconfitti, vista anche la poca simpatia che c’è tra le due squadre, da qualche anno a questa parte. Dopo una ripresa giocata così, è stato inevitabile subire i due gol nel finale, che hanno fatto vincere la partita ai siciliani. Ora che siamo a fine campionato possiamo dirlo: questa è una stagione completamente fallimentare per la Roma, che in tutte e tre le competizioni cui ha partecipato (campionato, Champions League e Coppa Italia), ha fatto meno di quanto era nelle sue possibilità, rimediando un’imbarazzante serie di brutte figure. Anche domenica a Catania, i soliti Totti, Burdisso e in parte Taddei, hanno dato tutto, come fanno sempre, magari non giocando benissimo, ma dimostrando attaccamento alla maglia ed impegno. Va citato anche Simone Loria, difensore centrale non certo tra i migliori che ci siano, impiegato molto raramente dall’allenatore, che però è riuscito a segnare due gol in questa stagione, nonostante le sole cinque presenze, peraltro non tutte da titolare. Loria non è un difensore da grande squadra, ma di positivo ha dimostrato di avere almeno il vizio del gol. Per il resto, dobbiamo a malincuore bocciare tutti gli altri giocatori, che sono stati in campo sulle forze, con poca voglia di lottare e vincere: per un tifoso romanista è molto sgradevole affermarlo, ma questa Roma non mette quasi mai in campo il cuore. Difatti, la classifica parla chiaro: i giallorossi sono al sesto posto, lontani cinque punti dall’Udinese quarta, e tre dalla Lazio, fuori dalla Champions League e non ancora matematicamente qualificati per l’Europa League.
FORMAZIONI
Montella alla fine ha deciso di cambiare modulo e schierare Totti e Borriello insieme, viste le tante assenze a centrocampo: il tecnico giallorosso ha scelto quindi il 4-4-2, con Greco e Simplicio al centro, Taddei a sinistra ed Aleandro Rosi a destra, preferito al giovanissimo Caprari.
Simeone, come previsto, ha messo in campo il suo Catania con il 4-3-3, ma in avanti ha schierato sia Maxi Lopez che Bergessio, insieme a Gomez, tenendo fuori Schelotto. Per il ruolo di terzino destro, il tecnico argentino ha preferito Potenza ad Alvarez.
Di seguito le due formazioni complete:
Catania: Andujar; Potenza, Silvestre, Spolli (29' Terlizzi, 66' Lodi), Capuano; Biagianti (53’ Ricchiuti), Carboni, Ledesma; Gomez, Maxi Lopez, Bergessio.
Roma: Doni; Cassetti, N. Burdisso, Juan (4' Loria), Riise; Rosi, Greco (62' Pizarro), Simplicio, Taddei; Totti, Borriello (45' Vucinic).
PRIMO TEMPO
Alle ore 15.00 l’arbitro Tagliavento fischia il calcio d’inizio: dopo quattro minuti in cui non succede granchè, si ferma Juan. Il difensore brasiliano accusa un problema muscolare, in seguito ad una scivolata. Montella è costretto a sostituirlo, così entra in campo Loria. Un minuto dopo Cassetti rinvìa malissimo una rimessa laterale del Catania, finendo per servire Pablo Ledesma: il centrocampista rossoblu tira in porta di destro, ma la palla finisce a lato. Al 10’ i padroni di casa sfiorano il vantaggio, con Maxi Lopez che tira dal limite e colpisce in pieno il palo, dopo un’azione insistita in area romanista, con la difesa che commette una serie di svarioni. Bergessio prova a ribadire in rete il pallone, che però finisce tra le braccia di Doni. Dunque, non inizia bene la partita per la Roma, ma al 13’ i giallorossi guadagnano un calcio di punizione sulla fascia destra: batte Francesco Totti, lanciando verso l’area con grande precisione. Al centro, Loria salta più in alto di tutti, incorna bene di testa e manda la palla in rete, dove Andujar non può arrivare. E’ la rete dell’1-0 in favore della Roma, siglata da un difensore nel quale il pubblico ha poca fiducia, ma che aveva giù segnato nella partita di Milano con l’Inter. Quello di Loria è anche un bel gol, segnato con un ottimo colpo di testa. Nei minuti seguenti i giallorossi giocano più sereni, forti del vantaggio acquisito. Il Capitano Totti gioca lontano dalla porta, tenendo palla e cercando di mettere in movimento un po’ tutti i compagni, con lanci invitanti. Al 26’ Cassetti tenta la botta da fuori area, ma la palla finisce abbondantemente fuori. Il Catania di Simeone pian piano riesce ad alzare il baricentro, iniziando a spingere. Al 31’ Capuano avanza dalla sinistra e crossa in area giallorossa, dove Ledesma tira di prima e scheggia la traversa. Gli etnei non sono fortunati in questo primo tempo. Nel frattempo s’infortuna il loro difensore Spolli, anche lui per problemi muscolari: Simeone, al suo posto, manda in campo Terlizzi. Al 33’ la Roma potrebbe raddoppiare, ma Borriello, servito in profondità da Greco, non è abbastanza opportunista: il centravanti controlla male e calcia addosso al portiere Andujar. In chiusura di primo tempo i giallorossi rischiano ancora grosso, in occasione di un calcio d’angolo per il Catania: Terlizzi riceve palla tutto solo davanti a Doni, tenta di controllare con il ginocchio ma il pallone gli sfugge. Burdisso tenta di spazzare via, ma Bergessio lo anticipa in scivolata, restituendo palla a Terlizzi. Il difensore del Catania stavolta calcia di sinistro, ma spedisce il pallone proprio sul braccio di Doni, tuffatosi alla disperata: sulla respinta del portiere giallorosso, arriva Potenza da dietro, che calcia mentre il portiere della Roma è a terra, ma spara alto, facendo sfumare l’azione. I siciliani sprecano così un’occasione d’oro per pareggiare, a pochi istanti dalla fine del primo tempo.
SECONDO TEMPO
Per la seconda frazione di gioco, Vincenzo Montella mette dentro Vucinic, tenuto inizialmente in panchina. Il montenegrino prende il posto di Borriello, poco vivace in campo, probabilmente anche a causa dei problemi intestinali sofferti durante la notte precedente. Dopo due minuti di gioco l’argentino Bergessio avanza pericolosamente sul lato sinistro, ma Loria chiude in calcio d’angolo con un ottimo intervento. La Roma avrebbe bisogno di tenere in mano il pallino del gioco, facendo possesso palla e spingendo più possibile. Non è difficile capire che un solo gol non basta per stare tranquilli: gli uomini di Montella dovrebbero attaccare ancora, cercando il raddoppio, ma non riescono a costruire gioco. Totti corre e lotta in lungo e in largo, ma stavolta non trova spunti particolari. Simeone mette dentro il centrocampista offensivo Ricchiuti, al posto di Biagianti, rendendo più protesa all’attacco la sua formazione. Le squadre si allungano, il Catania inizia ad alzare il livello dell’agonismo, con contrasti duri e diversi falli. Al 59’ Bergessio riceve palla in area, in una posizione piuttosto pericolosa. Nicòlas Burdisso mostra tutto il suo spirito di combattente coraggioso, andando ad anticipare il connazionale addirittura di testa, nonostante questi stia per calciare di potenza. Il difensore giallorosso rischia grosso, tuffandosi con la testa verso i piedi di Bergessio, ma riesce a bloccare l’azione dell’avversario. L’attaccante catanese protesta per l’intervento del centrale romanista, chiedendo il calcio di rigore, che Tagliavento non concede. Un minuto dopo Montella fa entrare in campo Pizarro, che era partito dalla panchina perchè alle prese con problemi fisici. Il cileno prende il posto di Greco a centrocampo: con questa mossa, il tecnico giallorosso intende restituire ordine ad un centrocampo molto confuso. Purtroppo, anche con il Pek in campo, la Roma continua a non giocare, subendo passivamente le azioni di un Catania determinato a trovare il pareggio. Al 68’ Diego Simeone si gioca il terzo cambio: entra Francesco Lodi, altro centrocampista con vocazione offensiva, al posto di Terlizzi. Il difensore, che a sua volta era entrato in campo a partita in corso, sostituendo Spolli, non prende bene questa decisione. Terlizzi, uscendo dal campo, manda ripetutamente a quel paese il suo allenatore, che ignora la reazione del giocatore. Al 71’ il nuovo entrato Lodi batte un corner dalla sinistra: a centro area Burdisso alza la palla a campanile, rischiando di favorire il colpo di testa a qualcuno dei tanti avversari appostati in area. Doni se la vede brutta, così decide di uscire, andando ad anticipare Silvestre con le mani: il portiere giallorosso allontana la palla, che viene però raccolta da Carboni. Quest’ultimo, vedendo la porta vuota, cerca un facile pallonetto per il gol dell’1-1, ma Tagliavento ferma il gioco. L’arbitro assegna una punizione alla Roma, per un presunto fallo di Silvestre su Doni, che tentando di tornare in porta era inciampato sull’avversario. In realtà, il portiere non aveva subìto nessun fallo: questo provoca le proteste dei catanesi, che però continuano ad attaccare con convinzione, di fronte ad una Roma sempre più disordinata. Al 76’ ci prova Lodi su calcio di punizione, una sua specialità: ma stavolta il centrocampista colpisce in pieno la barriera. Al 78’ Ricchiuti avanza sulla sinistra, entra in area dribblando Cassetti con facilità e tira in porta col destro: Doni tocca la palla goffamente, lasciandosela sfuggire dalle mani, con Maxi Lopez davanti a sè. Per fortuna della Roma, l’attaccante argentino si divora l’occasione, lisciando la sfera davanti al portiere. Ma pochi istanti dopo, il pareggio arriva. Lodi batte un’altra punizione, stavolta dalla fascia sinistra, crossando verso il centro, dove Bergessio scatta e sorprende Doni con un colpo di testa. La palla finisce sotto al sette, alle spalle del portiere giallorosso, uscito in ritardo. A questo punto, sull’1-1, si spera in una reazione degli uomini di Montella, che però non arriva. La squadra giallorossa è stanca e sfiduciata, non lotta e continua a prestare il fianco agli attacchi degli avversari. All’85’ Gomez viene servito in profondità, va via a Loria e Cassetti e tira in porta da posizione defilata sulla sinistra: il suo tiro, però, finisce abbondantemente a lato. Gli uomini di Simeone, sul lato sinistro, non vengono mai fermati: Cassetti e Rosi, in fase difensiva, appaiono proprio assenti. Arriva il 90’, mentre il quarto uomo decreta ben cinque minuti di recupero. Vedendo come sta giocando la Roma, non resta che augurarsi che la gara finisca presto. I giallorossi guadagnano una punizione e si gettano tutti avanti, compreso il portiere Doni, sperando di beffare gli avversari. Pizarro batte rasoterra, servendo Rosi sulla destra: il laterale romanista arriva fino a fondo campo, per poi crossare verso il centro, dove a colpire di testa è proprio Doni. Ma il suo “collega” Andujar blocca abbastanza facilmente la palla, per poi far ripartire i suoi. Il Catania tenta il contropiede clamoroso, con Doni che corre a più non posso per tornare a difendere la porta vuota. Per fortuna, i rossoblu perdono palla e non succede nulla. Ma al 94’ arriva la beffa ai danni della Roma. Bergessio avanza per vie centrali, si accorge che sulla sinistra c’è Gomez, dimenticato dalla difesa romanista, e lo serve. Cassetti tenta di intervenire sull’avversario, che lo evita con facilità e si avvicina a Doni, sempre dalla sinistra. L’attaccante del Catania calcia in diagonale, battendo il portiere e depositando la palla nell’angolino, per il 2-1 in favore dei suoi. Oltre a non restare in corsa per la zona Champions, oltre a finire la partita in modo rocambolesco e a tratti ridicolo, la Roma subisce anche la sconfitta in extremis, nell’esultanza festosa dei giocatori e dei tifosi catanesi.
CONCLUSIONE
Alla fine di una stagione così, è evidente che la Roma sia una squadra da rifare. Vi sono giocatori che in campo non rendono quanto potrebbero, a causa dello scarso impegno, altri che sono stati degli ottimi giocatori ma sono ormai arrivati al capolinea, o quasi. Ci sono anche tanti che non accettano serenamente le scelte degli allenatori, quando non vengono schierati titolari, creando problemi e facendo scoppiare polemiche, cosa già abbastanza facile in una piazza come Roma. Attualmente c’è un allenatore senza esperienza, che ha fatto il suo lavoro con il massimo impegno, traghettando la Roma fino a fine campionato, dal giorno in cui Ranieri si è dimesso. Ma è molto difficile immaginare Montella alla guida della squadra anche nel futuro: se la nuova proprietà riuscirà, come tutti noi speriamo, ad allestire una grande Roma, una squadra forte con cui ambire a grandi vittorie, servirà anche un allenatore più esperto. In questo triste finale di stagione, è proprio il mercato il tema a cui pensano di più i tifosi giallorossi. L’auspicio è che i nuovi proprietari della A.s. Roma, attesi a lungo con ansia, non tradiscano le aspettative del pubblico.
Fabrizio Landolfi
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