Bari - Roma 2 - 3: Una squadra Totti-dipendente

Bari - Roma 2 - 3: Una squadra Totti-dipendente

Di Fabrizio Landolfi

Domenica sera, nel posticipo della trentacinquesima giornata di campionato, la Roma ha battuto 3-2 il Bari al San Nicola, al termine di una partita a dir poco rocambolesca, nella quale i padroni di casa si erano portati in vantaggio per ben due volte, con Bentivoglio su rigore ed Huseklepp. I giallorossi sono riusciti a pareggiare i conti entrambe le volte, grazie a Capitan Totti, autore di una doppietta (punizione e rigore) che gli ha permesso di superare Baggio nella classifica cannonieri di tutti i tempi. Nel finale poi, dopo un errore dal dischetto dello stesso Totti, è arrivata la rete di Aleandro Rosi, che ha fissato il risultato sul 3-2 in favore della Roma. I tre punti conquistati sono di enorme importanza, perchè permettono di tornare a sperare nella qualificazione in Champions, tuttavia dobbiamo dire che la prestazione della squadra di Montella è stata davvero negativa. Come era già capitato spesso nella sua storia, la Roma ha giocato contro una squadra già retrocessa, che non insegue più alcun obiettivo, trovando molte più difficoltà di quanto ci si potesse aspettare. L’unica nota positiva di questa giornata, parlando della prestazione, è stato uno straordinario Francesco Totti, autore di una splendida rete su punizione, nonchè di un’altra su calcio di rigore. Senza dubbio, se non ci fosse stato lui in campo, la squadra non avrebbe vinto questa partita. Il Capitano ha poi fallito un tiro dal dischetto, il secondo battuto da lui in questa gara, ma è innegabile che la Roma in questo momento sia aggrappata alle sue prestazioni. La terza rete, quella di Rosi, è arrivata in pieno recupero, ad un minuto dal triplice fischio finale. In questa partita fin troppo rocambolesca, vi sono state anche numerose decisioni arbitrali errate: i giocatori del Bari si sono infuriati alla fine, poichè sull’azione precedente a quella del gol di Rosi, alla loro squadra era stato ingiustamente negato un calcio d’angolo. Ma va anche detto che nell’azione che ha portato al rigore per gli uomini di Mutti, sullo 0-0, c’era una evidente posizione di fuorigioco non segnalata. Probabilmente alla Roma manca anche un altro calcio di rigore, negato in occasione di un fallo di mano in area di Parisi. In sintesi, gli errori arbitrali hanno danneggiato entrambe le squadre. Ciò che resta di negativo, al di là dell’importante vittoria, è la prestazione di una Roma molle e confusa, che non è riuscita a fare la partita sul campo di una squadra già retrocessa, alla quale mancavano anche diversi giocatori titolari. E’ una serata da dimenticare soprattutto per De Rossi e Perrotta, entrambi espulsi per aver colpito degli avversari in campo, il primo con una gomitata, il secondo con un pugno. Due brutte figure evitabilissime, che costeranno la squalifica ai due centrocampisti. A proposito di De Rossi, ci si domanda cosa sia successo al vicecapitano giallorosso, che da troppo tempo gioca ben al dì sotto delle sue possibilità, oltre a rendersi spesso protagonista di brutti gesti di nervosismo. Daniele infatti, era già stato espulso in Champions contro lo Shakhtar Donetsk, sempre per una gomitata ad un avversario. Tutti noi tifosi romanisti speriamo di rivedere, prima possibile, il De Rossi che conosciamo, perchè quello visto ieri sera a Bari ne è a malapena la controfigura.


FORMAZIONI

Bortolo Mutti, per il suo Bari, sceglie una formazione molto diversa da quella che si ipotizzava alla vigilia: a centrocampo non gioca Almiron, bensì Kopunec, mentre in attacco, oltre allo squalificato Rudolf, restano fuori anche Rivas e Ghezzal. Il tecnico barese schiera Bentivoglio e Romero dietro ad Huseklepp.

La Roma invece scende in campo con la formazione prevista. Sia De Rossi che Pizarro recuperano in tempo per scendere in campo dall’inizio. Menez e Vucinic vengono schierati sugli esterni, con Perrotta al centro alle spalle di Totti.

Di seguito le due formazioni complete:

Bari: Gillet; Masiello A., Belmonte, Glik, Parisi; Kopunek, Donati (72′ Ghezzal), Gazzi; Bentivoglio, Romero (72′ Alvarez); Huseklepp (81′ Rossi).

Roma: Doni; Cassetti (87’ Rosi), N. Burdisso, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Menez (46’ Borriello), Perrotta, Vucinic (53’ Taddei); Totti.


PRIMO TEMPO

Alle 20:45 viene fischiato il calcio d’inizio dall’arbitro Russo, lo stesso che aveva fatto infuriare la Roma ad inizio stagione, nella partita di Brescia. Anche oggi il fischietto di Nola ne combinerà di tutti i colori, ma a sfavore di entrambe le squadre. La partita inizia, ma per più di venti minuti non succede nulla di particolarmente degno di nota. La Roma risulta lenta, macchinosa e non crea gioco: Totti arretra molto spesso a centrocampo, cerca di far salire i suoi compagni, ma è l’unico ad apparire abbastanza vivace. Sulle fasce Menez e Vucinic perdono palla spesso e non incidono. La squadra sembra quasi temere il Bari, che fa un buon possesso palla, pur senza rendersi troppo pericoloso. Si nota subito che i pugliesi, malgrado siano ormai condannati alla serie B, vogliono comunque giocare per vincere. I giallorossi attaccano solo a sprazzi, e l’unico a cercare il tiro in porta è Riise dalla distanza, al 12’; ma la sua è una conclusione assai velleitaria, che Gillet blocca con facilità. Al 23’ l’attaccante barese Huseklepp crossa dalla fascia destra in area romanista, Juan intercetta il pallone ma lo tocca con un braccio. L’arbitro fischia il calcio di rigore per il Bari: il tocco del brasiliano è netto, mentre sulla volontarietà ci sono diversi dubbi. Ma l’errore grave, in questo episodio, è dell’assistente di linea, che non segnala la posizione irregolare di Huseklepp. Va sul dischetto Bentivoglio, che batte Doni con un tiro piuttosto centrale e porta in vantaggio i suoi. Ma al 29’ la Roma guadagna un calcio di punizione da posizione pericolosa: batte Francesco Totti di destro ed arriva il gol dell’1-1. Il Capitano giallorosso disegna una splendida traiettoria, che aggira la barriera per poi infilarsi nella porta di Gillet, passando a fil di palo. E’ il gol numero 205 in carriera per Totti, quello che gli permette di raggiungere Roberto Baggio al quinto posto della classifica cannonieri di tutti i tempi, relativa al campionato italiano. I giallorossi, una volta ottenuto il pareggio, si vivacizzano un po’: al 35’ Menez sale sulla destra, scambia con Totti e tira in porta, ma spedisce la palla fuori. Due minuti dopo è Pizarro a tentare la conclusione, ma il suo tiro viene allontanato da un avversario: prova a respingere Totti, calciando con potenza, e la palla viene di nuovo respinta, stavolta dal difensore Parisi, che la tocca nettamente con il gomito. I giallorossi reclamano a gran voce il calcio di rigore, ma l’arbitro Russo non lo concede. Il tocco di Parisi con il braccio potrebbe anche essere considerato involontario, ma se pensiamo al rigore concesso poco prima al Bari, per il fallo di mano di Juan, va detto che, volendo usare lo stesso metro di giudizio, andava fischiato il penalty anche in quest’altro caso. Al 40’ Perrotta cerca la conclusione potente, ma spara troppo in alto, mentre tre minuti dopo il Bari si porta nuovamente in vantaggio. Al 43’ infatti, Romero riceve palla sul lato destro, avanza e poi crossa verso il centro dell’area, dove Juan, De Rossi e Cassetti non riescono a controllare Huseklepp. Il norvegese colpisce di testa in torsione e manda ancora la palla in rete. Tutto da rifare per la Roma, sotto 2-1 a fine primo tempo dopo aver agguantato il pareggio. Chi si aspettava di vedere un Bari dimesso, senza stimoli e voglia di vincere, si è già ricreduto, ma gli uomini di Montella hanno fatto davvero poco in questo primo tempo. L’unico vero tiro in porta dei giallorossi è stato quello di Francesco Totti su punizione, che ha portato al gol. Davvero poco, considerando anche l’avversario, che con tutto il rispetto al Bari, non è certo il Barcellona.


SECONDO TEMPO

In vista della ripresa, Montella decide di far entrare in campo Marco Borriello al posto di Menez. Il francese è apparso spento e senza idee, così come Vucinic, che però resta in campo. La Roma deve assolutamente ribaltare il risultato, per non fare l’ennesima figuraccia della stagione. E non sarebbe un’impresa durissima, se solo i giocatori in campo offrissero un minimo di grinta in più. Dopo appena due minuti di gioco, Bentivoglio va via a De Rossi a centrocampo: il numero 16 della Roma insegue l’avversario, trattenendolo vistosamente per la maglia, poi lo raggiunge e lo colpisce con una gomitata al volto. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è cartellino rosso. Stavolta la decisione di Russo è ineccepibile. La Roma, quindi, resta anche in dieci, a causa di questo gesto brutto e dannoso di Daniele De Rossi. Il tecnico Montella si rende conto di non poter giocare con un uomo in meno a centrocampo, anche se a dire il vero il giocatore espulso non stava facendo sentire molto la sua presenza, così manda in campo Taddei al posto di Vucinic, passando ad un 4-3-2 d’emergenza, con il brasiliano accanto a Pizarro e Perrotta, e la coppia Borriello-Totti in attacco. Al 56’ Taddei avanza in posizione centrale e serve il Capitano, che con un tocco morbido, bello ed imprevedibile, manda la palla a centro area, dove ci sono Borriello e Juan. Il difensore brasiliano cade a terra, mentre Belmonte lo trattiene vistosamente: l’arbitro fischia quindi il calcio di rigore per i giallorossi. Naturalmente, sul dischetto va lui, Francesco Totti, che supera Gillet con un destro potente a fil di palo, portando il risultato sul 2-2. Con questo duecentoseiesimo gol, il Capitano sorpassa Roberto Baggio, restando solo al quinto posto della classifica di tutti i tempi. Il portiere del Bari aveva intuito la direzione del tiro, ma non è riuscito ad arrivare sulla perfetta traiettoria del pallone. Le squadre ripartono quindi dal 2-2, ma è inutile negare che se non ci fosse stato il suo Capitano, la Roma starebbe perdendo. Appena un minuto dopo il gol del pari, Juan rischia di combinarla grossa: il centrale giallorosso devìa male un cross di Romero, sfiorando l’autorete, ma viene salvato dal palo. Nel frattempo i giallorossi avrebbero bisogno di affondare, ma continuano a giocare con poca grinta, poca velocità e poco coraggio. Il fatto di essere in inferiorità numerica è solo un’attenuante per questo atteggiamento troppo molle, che peraltro la squadra aveva anche prima dell’espulsione di De Rossi. In mezzo al campo, l’unico della Roma ad avere delle idee in fase offensiva è Totti, mentre Borriello lotta ma conclude ben poco. Al 71’ Bentivoglio tira pericolosamente verso la porta di Doni: la palla termina di poco a lato. Un minuto più tardi il tecnico dei padroni di casa, Bortolo Mutti, manda in campo l’attaccante Ghezzal e l’esterno offensivo Alvarez (ex romanista), al posto di Donati e Romero. E’ un chiaro segnale del fatto che il Bari voglia cercare fino alla fine di vincere questa partita. Al 77’ Totti viene servito da Pizarro, sul vertice sinistro dell’area avversaria, e tenta il lancio verso la porta. Il pallone viene rimpallato da Masiello, ma arriva comunque dalle parti di Borriello: il centravanti napoletano finisce a terra, mentre il centrale Glik lo trattiene. Russo fischia un altro rigore per la Roma, tra le proteste di tutti i giocatori del Bari: in seguito a tali proteste, l’autore del fallo si lascia scappare qualche parola di troppo e viene espluso. Resta quindi in dieci uomini anche il Bari di Mutti. E’ sempre Totti a battere dal dischetto, cercando la tripletta. Eppure stavolta il Capitano sbaglia: la traiettoria del suo tiro è molto simile, se non uguale, a quella del rigore precedente. Il portiere Gillet si tuffa nella direzione giusta e sfiora con la mano la palla, che poi si stampa sul palo. Il risultato resta quindi fermo sul 2-2, con la Roma che fatica maledettamente a rendersi pericolosa, soprattutto sulle palle alte, mentre il Bari evita di chiudersi nella sua metà campo. All’86’ Cassetti avanza, accentrandosi dalla fascia destra: ci sono Totti e Borriello verso il centro, ma il terzino preferisce provare il tiro in porta, che però finisce sull’esterno della rete. Un minuto dopo, Montella sostituisce proprio Cassetti: al suo posto va in campo Aleandro Rosi. Al 90’ il Bari sfiora clamorosamente il gol vittoria, con Alvarez che serve in profondità Ghezzal: quest’ultimo, partito in posizione regolare, cerca di superare Doni con un pallonetto e vi riesce, ma la sfera si stampa sulla traversa, evitando alla Roma una grossa disfatta. Vengono comandati 5 minuti di recupero, mentre i giallorossi subiscono la seconda espulsione: Simone Perrotta incrocia Masiello sulla linea di fallo laterale, i due si dicono qualcosa, dopodichè il romanista colpisce il barese con un pugno alla schiena. In verità, il colpo di Perrotta è lieve, Masiello non si fa male, ma l’arbitro decide di punire il gesto, su segnalazione dell’assistente. Il centrocampista giallorosso rimedia quindi il cartellino rosso, lasciando la Roma in nove uomini. Il Bari intanto continua ad attaccare: al 93’ i pugliesi guadagnano una punizione. Batte Bentivoglio, Belmonte colpisce di testa e Juan devìa in angolo, colpendo anch’egli di testa. Nonostante la deviazione del brasiliano sia molto evidente, l’arbitro non concede il corner al Bari. Sugli sviluppi dell’azione seguente, al 94’, la Roma trova la rete del 3-2 finale. Pizarro avanza, si defila sulla sinistra per evitare il pressing avversario, poi lascia la palla a Riise: il norvegese crossa per l’area di rigore, dove Borriello non riesce a colpire di testa, ma arriva sul cross Rosi. Il neoentrato colpisce il pallone con la pancia, deviandolo nell’angolino alla sinistra di Gillet. Il giovane terzino romanista si toglie la maglia ed esulta con molta emozione, mentre i baresi protestano furiosamente con Russo per il calcio d’angolo negato nell’azione precedente. Dopo pochi altri istanti di gioco, arriva il triplice fischio finale. La Roma batte il Bari per 3-2.


CONCLUSIONE

Al di là della prestazione, i tre punti conquistati al San Nicola sono importanti, poichè consentono alla Roma di agganciare l’Udinese al quinto posto. I friulani infatti, sono stati sconfitti nel pomeriggio dalla Fiorentina, mentre la Lazio, che attualmente occupa il quarto posto, quello valido per l’accesso in Champions, giocherà lunedì sera contro la Juve. Qualora i biancazzurri dovessero essere sconfitti, la Roma si ritroverebbe ad un solo punto dai cugini, a tre giornate dalla fine del campionato. Tuttavia, nell’analisi di questa partita non si possono tralasciare gli aspetti negativi. Una squadra che ambisce alla zona Champions non può creare così poche occasioni da gol, peraltro di fronte ad un avversario già retrocesso, non svogliato nell’approccio alla gara, ma nemmeno imbattibile, considerando anche le assenze con cui il Bari ha fatto i conti. Francesco Totti ha raggiunto un altro traguardo personale molto importante, per la gioia sua e dei suoi tantissimi tifosi. Purtroppo, i suoi compagni più giovani non giocano con lo stesso spirito, altrimenti la squadra avrebbe sicuramente ottenuto risultati migliori, nell’arco di una stagione che, a prescindere dalla lotta per il quarto posto, il pubblico giallorosso ha fretta di mettersi alle spalle.

Fabrizio Landolfi

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