Che sia una serata storta per i napoletani lo si intuisce anche dal finale arrembante, condito amaramente da una traversa di Maggio e un rigore sbagliato da Cavani. Il Matador era andato sul dischetto a seguito di Domizzi su Lucarelli, punito peraltro con il rosso diretto. Prima del tiro succede di tutto. Spintoni al limite dell’area, Armero che sposta il pallone dal dischetto e conseguente mini caccia all’uomo. Dire che la tensione si taglia a fette sarebbe riduttivo, e infatti il risultato è che Cavani spara quasi addosso ad Handanovic, che fa appena in tempo a distendersi sulla sua destra e deviare a lato.
Napoli – Udinese 1-2: azzurri presi a schiaffi da Inler e Denis
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Andrea
on lunedì 18 aprile 2011
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Napoli – Udinese 1-2: azzurri presi a schiaffi da Inler e Denis
Di Paolo Esposito
Dopo quattro vittorie consecutive gli uomini di Mazzarri si fermano, dicendo ormai di fatto addio a quel sogno che, tuttavia, ancora oggi in città nessuno nomina. In classifica il Milan allunga a più sei, mentre nulla cambia nei confronti dell’Inter, sconfitta sabato a Parma e ferma a due lunghezze. Ora i partenopei devono guardarsi dai ritorni degli stessi friulani e della Lazio, vittoriosa e convincente a Catania.
Il primo tempo è vissuto su un sostanziale equilibrio e da poche emozioni, fatta eccezione per due miracoli dei rispettivi numeri uno: prima De Sancits devia alla sua destra un diagonale forte e teso di Denis dal limite, poi Handanovic si produce in un colpo di reni che manda alta una deviazione in spaccata di Maggio. Per il resto molta confusione in campo e tattica esasperata, visto il desiderio di Cavani e compagni di affondare in velocità e quello di Guidolin di arginare le fonti di gioco dei padroni di casa.
Nella ripresa ancora equilibrio fino al quarto d’ora, momento della partita in cui Inler sferra un destro da quasi trenta metri che si insacca all’incrocio dei pali dell’incolpevole De Sanctis. Lo svizzero non esulta, ma la sua versione ufficiale di fine gara sarà che ha tanti amici napoletani. Da quel momento il Napoli sparisce dal campo. Cerca affannosamente la via del gol ma i tentativi sono imprecisi e l’approccio è decisamente molle. Ne approfittano così i friulani, che con l’ex Denis confezionano il raddoppio, propiziato da una marcatura non proprio irreprensibile dello spagnolo Ruiz.
Il mister azzurro prova allora a dare una scossa ai suoi, così come accaduto due settimane fa contro la Lazio: dentro tutti gli attaccanti a disposizione, compreso quel Mascara che aveva funzionato da amuleto a Bologna. Tuttavia la musica non cambia, ed anzi è l’Udinese che più volte mette paura alla retroguardia azzurra con ripartenze in velocità.
Che sia una serata storta per i napoletani lo si intuisce anche dal finale arrembante, condito amaramente da una traversa di Maggio e un rigore sbagliato da Cavani. Il Matador era andato sul dischetto a seguito di Domizzi su Lucarelli, punito peraltro con il rosso diretto. Prima del tiro succede di tutto. Spintoni al limite dell’area, Armero che sposta il pallone dal dischetto e conseguente mini caccia all’uomo. Dire che la tensione si taglia a fette sarebbe riduttivo, e infatti il risultato è che Cavani spara quasi addosso ad Handanovic, che fa appena in tempo a distendersi sulla sua destra e deviare a lato.
Il Napoli trova comunque il gol, al quinto dei sei minuti di recupero concessi, con Mascara, ma ormai è troppo tardi. Di questa serata restano il rammarico per non essere riusciti a coltivare il sogno tricolore ancora per un po’ e il grande calore dei sessantamila del San Paolo i quali, accortisi che la squadra ha dato molto più del cento per cento (e non solo stasera), hanno accolto la sconfitta con un lungo e convinto applauso. Di gran lunga i migliori in campo!
Paolo Esposito
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