Napoli – Genoa: la notte del San Paolo tra gemellaggio e ambizioni europee
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Andrea
on venerdì 29 aprile 2011
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Napoli – Genoa: la notte del San Paolo tra gemellaggio e ambizioni europee
Di Paolo Esposito
La storia è nota a tutti. Il 16 maggio 1982 rappresenta una data importante per i sostenitori del Napoli e del Genoa. Mandare il Milan in serie B quel giorno rappresentò un sollievo immenso per quelli di via De Prà, ma anche uno sfizio non da poco per gli habituè di Fuorigrotta. Il gemellaggio che condannò di fatto i rossoneri per la seconda volta in tre anni alla cadetteria ha inizio, ironia della sorte, ad opera del “giaguaro” Castellini, portiere del Napoli ma di conclamata fede interista, che regala un calcio d’angolo agli avversari. Ed a segnare il gol del definitivo pareggio che consente al grifone la matematica permanenza in massima serie è Mario Faccenda, ischitano e tifossissimo del Napoli. Pari e patta… e diavolo all’inferno.
Negli anni l’amicizia si è consolidata e tra i ricordi recenti trovano posto due promozioni in serie A. Quella del 2000 riguardava solo il Napoli, ma tantissimi genoani popolarono il San Paolo per celebrare l’evento in uno stadio stracolmo di gente. Quella del 2007, vissuta invece al Ferraris, rappresenta uno spot per chiunque si avvicini per la prima volta al calcio. A mettersi alle spalle anni difficili quel giorno furono entrambe le tifoserie, ed anche nel resto d’Italia riecheggiarono le urla festanti di numerosi tifosi. Tuttavia la statistica dice che il Napoli non batte il Genoa al San Paolo dal 1998, addirittura dal 1995 se si considerano solo le sfide in serie A.
Ancora una volta Napoli – Genoa, dunque, ed ancora una volta nel finale di stagione. Quella di sabato sera si prospetta gara ininfluente per gli uomini di Ballardini, ormai impegnati soltanto a tenere alto l’onore. Discorso completamente diverso per Mazzarri, che deve motivare al massimo una truppa apparsa affaticata nelle ultime uscite, ma che ormai ha imboccato il rettilineo che porta al traguardo Champions’.
Lo schieramento rossoblu vedrà quattro difensori davanti al portiere Eduardo: assente Dainelli per squalifica, da destra a sinistra agiranno Mesto, Moretti, Kaladze e Criscito. Il centrocampo, falcidiato dalle assenze per squalifica di Milanetto e per infortunio di Veloso e Rossi, potrebbe prevedere Konko e Antonelli sulle fasce, con Kucka e Rafinha centrali. Quest’ultimo è tuttavia in dubbio, e se non dovesse farcela spazio a Jelenic in corsia, con spostamento di Konko al centro.
Il tecnico partenopeo, avendo tutti a disposizione, ha solo problemi d’abbondanza. Davanti a De Sanctis ci sarà la solita linea a tre con Campagnaro, Cannavaro e Aronica. A centrocampo Zuniga dovrebbe rilevare Maggio sull’out destro, Dossena è inamovibile sul lato opposto. Al centro invece spazio a Gargano, per la seconda volta consecutiva titolare, al fianco di Yebda. In attacco c’è poco da discutere, con Hamsik e Lavezzi alle spalle di Cavani.
L’arbitro dell’incontro sarà il signor Gava di Conegliano Veneto, coadiuvato dagli assistenti Altomare ed Ayroldi e dal quarto uomo Gallione.
Paolo Esposito
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