Livorno e Grosseto: Sabato Nero per le formazioni "Tirreniche"
Di Renato Cignoni
Una sconfitta ed un pari ottenuto sul campo del fanalino di coda, questo il misero “score” di Livorno e Grosseto nella quattordicesima giornata di ritorno della serie Bwin.
Se la sconfitta del Grosseto poteva essere preventivata, visto che l'ultima squadra ad espugnare L'Ossola è stata l'Olbia nel 2008, dopodichè i biancorossi varesini hanno inellato una serie positiva casalinga di cinquanta gare, il pari del Livorno a Trieste suona come una sconfitta per la squadra di Novellino.
In una cosa, per ora, è riuscita la gestione di “Monzon” Novellino; rivalutare la figura di Bepi Pillon, che nella sua Preganziol starà ridendo sotto i baffi pensando alle enfatiche parole che ebbe il Presidente Spinelli nel giorno della presentazione di Novellino.
La zona playoff, grazie anche alle non esaltanti prestazioni delle squadre che precedono i livornesi, è ancora raggiungibile ma se dovessimo scommettere tre euro alla Snai li punteremo sul fallimento di tale obbiettivo.
Squadra senza personalità e gioco, sia nella gestione Pillon che in quella Novellino, da ormai un anno e leader (o presunti tali) desaparecidi, vedi Tavano, troppi difetti per poter sperare nella serie A.
Il Grosseto pur perdendo, non sfigura nella sfida di Varese e con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto festeggiare il pari.
In attesa del derby con il Siena, vengono riposti, definitivamente, i sogni biancorossi di poter raggiungere i playoff.
L'obbiettivo primario dei torelli biancorossi diventa, a questo punto, quello di finire in maniera decorosa il campionato, recriminando sui troppi punti persi ad inizio stagione, per poi programmare, insieme all'ottimo mister Serena ed a buona parte di questa squadra, la prossima stagione, nella quale, se saranno confermate le ottime prestazioni di questo 2011, puntare apertamente a giocarsi la promozione in serie A.
Renato Cignoni
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