Cagliari bello a metà

Cagliari bello a metà

Di Matteo Opisso

Nella domenica pomeriggio della trentaduesima giornata il Cagliari non va oltre l’1-1 contro il Brescia. Al Sant’Elia i rossoblù vanno in vantaggio con Cossu, sprecano più volte la palla del definitivo ko e vengono raggiunti dalla zampata di Caracciolo.

Ancora privo di Nenè, Donadoni si affida alle inventiva di Lazzari e Cossu a supporto di Acquafresca e da ancora fiducia a Perico sul settore di destra. Iachini manda ancora in panchina Diamanti, al suo posto Eder. La gara inizia con gli ospiti intenti a tenere il pallino del gioco e a cercare di rendersi pericolosi con Caracciolo, ma l’airone è ben controllato da Canini. Nel primo quarto d’ora la squadra di Donadoni gioca rintanata dietro la linea della palla, pronta a ripartire. Al ’22 la partita si sblocca: Astori lancia Cossu con una sciabolata da cinquanta metri, il talento sardo approfitta dell’uscita insicura e maldestra di Arcari per depositare a porta vuota. Il numero sette rossoblù si lascia andare ad un’esultanza liberatoria e viene ammonito per essersi tolto la maglia. Il vantaggio galvanizza i sardi, la cui azione si fa più decisa. Alla mezzora nelle fila delle rondinelle esce Vass, problemi fisici per lui, ed entra Diamanti. Il cambio da più vivacità all’attacco della squadra di Iachini che prova a pungere più volte con il neo entrato. La partita è piacevole ma le occasioni stentano ad arrivare, fino a quando al ’44 Biondini non si divora il possibile 2-0. Il centrocampista rossoblù colpisce di testa a botta sicura da pochi metri, su perfetto cross dalla sinistra, ma direzione proprio dove c’è Arcari che devia con un riflesso felino. Il primo tempo si conclude così.

La ripresa si apre ancora con il Cagliari in avanti e con Cossu ispiratissimo che al ’49 prova la conclusione direttamente dal corner con palla di poco alta. Al ’58 Eder protesta per un tocco di mano di Perico all’interno dell’aria, ma non sembrano esserci gli estremi per l’assegnazione del calcio di rigore. Un minuto più tardi Nainggolan va vicinissimo al raddoppio, ma la conclusione ravvicinata del giovane belga viene miracolosamente murata da Kone che s’immola a pochi passi dalla porta. E così come recita una famosa legge del calcio, gol sbagliato, gol subito. Al ’61 Agostini interviene maldestramente sull’out di destra, ne scaturisce una punizione sulla quale Caracciolo anticipa tutta la difesa rossoblù. L’airone spizzica la palla di testa, quel tanto che basta per battere Agazzi sul preciso cross di Diamanti. Donadoni toglie Lazzari per Missiroli ed i padroni di casa tornano ad attaccare. Al ’67 Agostini fa partire un cross che non trova nessun attaccante cagliaritano pronto alla deviazione in rete. Al’74 è ancora Agostini a rendersi protagonista, anticipando Caracciolo all’interno dell’area con un intervento decisivo. Il finale è convulso: poco dopo la mezzora Acquafresca, imbeccato da uno splendido cross di Cossu, colpisce di testa ma la sua conclusione è deviata in angolo. Al ’38 è ancora Caracciolo di testa a far venire i brividi ai tifosi del Sant’Elia, andando vicino all’incrocio dei pali. Nei minuti di recupero Eder si fa espellere per somma di ammonizioni dopo una simulazione evidente in area cagliaritana, Iachini furibondo con l’arbitro lo segue a ruota. A pochi secondi dal triplice fischio Conti ha la palla del 2-1, ma la sua conclusione è svirgolata e si spegne sul fondo.

Un 1-1 che non accontenta nessuno. Per il Brescia un punto che non smuove le acque in chiave salvezza. Per il Cagliari un pareggio deludente per le tante occasioni sprecate.

Matteo Opisso

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