Napoli: A Parma la prima di dieci finali

Napoli: A Parma la prima di dieci finali

Di Paolo Esposito

Inutile negarlo, inutile far finta che Walter Mazzarri menta quando parla di “finali”: il campionato è entrato nel suo rettilineo finale. Una sorta di tunnel, nel quale c’è scarsa illuminazione e dal quale si esce indenni soltanto con gran senso dell’orientamento e spirito di sacrificio. D’ora in avanti ogni errore è più fatale che mai, ma ogni vittoria “vale sei punti”. L’imperativo quindi è vincere, ad ogni costo.

Il posticipo di Parma vede di fronte due squadre che non scoppiano certo di salute, tanto nei rispettivi rendimenti delle ultime domeniche quanto nella condizione precaria di alcuni giocatori. Se i ducali giungono a questa sfida dopo tre pareggi consecutivi, i partenopei hanno visto portare a casa i tre punti l’ultima volta contro il Catania, quasi un mese fa. Per quanto riguarda i lettini dell’infermeria, invece, i padroni di casa dovranno sicuramente fare a meno di Amauri, Nwankwo, Angelo e Marques (oltre agli squalificati Paletta e Gobbi), mentre Giovinco e Crespo non convincono ancora del tutto Marino, orientato eventualmente ad una staffetta tra i due. Il Napoli, che dal canto suo recupera Lavezzi dopo la squalifica, oltre a dover rinunciare agli squalificati Aronica e Dossena, in settimana ha subìto due defezioni importanti nella “catena di destra”: prima Campagnaro, poi Maggio, si sono fermati in allenamento a causa di problemi muscolari. Dei due chi preoccupa meno sembra essere l’ex viola, ma le notizie non possono certo definirsi positive.


Sotto il punto di vista tattico, è da notare come entrambi gli allenatori optino per un sistema di gioco che prevede la difesa a tre e la linea mediana a quattro. In attacco c’è chi, come Marino, sceglie il classico trequartista (di solito Candreva) alle spalle di due punte e chi, come Mazzarri, predilige una trequarti più folta con due uomini dalle caratteristiche diverse e complementari (Hamsik e Lavezzi) alle spalle di un’unica punta “atipica” (Cavani).

Fatte le debite premesse, passiamo ora ad analizzare i probabili schieramenti. L’undici titolare del Parma dovrebbe vedere, davanti al portiere Mirante, i tre difensori Zaccardo, Paci e Lucarelli; la linea mediana dovrebbe essere composta da Valiani e Modesto ai lati di Morrone e Dzemaili. La prima linea di partenza dovrebbe essere composta da Crespo e Bojinov, con la “formica atomica” che, come detto, potrebbe subentrare nella ripresa.


Nel 3-4-2-1 azzurro, oltre a De Sanctis, c’è l’inedita difesa composta da Cannavaro, Santacroce e lo spagnolo Ruiz, all’esordio assoluto in campionato. A centrocampo, se non dovesse farcela Maggio, Zuniga e il rientrante Vitale agirebbero sulle fasce, con Pazienza che al centro con tutta probabilità dovrebbe agire al fianco di Yebda, per dare l’opportunità di rifiatare a Walter Gargano. In avanti si ricompone il tridente, con Lavezzi e Hamsik alle spalle del Matador Cavani.

L’arbitro dell’incontro sarà il signor Emidio Morganti di Ascoli Piceno, coadiuvato da Grilli e Rosi, oltre che dal quarto uomo Valeri.

Paolo Esposito

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