Roma - Shakhtar Donetsk 2 - 3: Va male anche in Europa
Pubblicato da
Andrea
on giovedì 17 febbraio 2011
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Rubrica Roma
Roma - Shakhtar Donetsk 2 - 3: Va male anche in Europa
Di Fabrizio Landolfi
Mercoledì sera, la Roma ha perso la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League, giocata allo stadio Olimpico contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, che si sono imposti per 3-2. Si tratta di una sconfitta amara e grave, poichè dopo gli ultimi deludenti risultati arrivati in campionato, una vittoria in Champions era la cosa migliore per restituire un senso alla stagione dei giallorossi. Invece, all’Olimpico si è assistiti ad un’altra prestazione brutta, con conseguente sconfitta: nel primo tempo, la Roma si era portata in vantaggio con Perrotta, per poi subire ben tre gol, di cui il primo appena un minuto dopo l’1-0. Nella ripresa gli uomini di Ranieri hanno accorciato le distanze con la rete di Menez, ma hanno comunque perso 3-2, in casa: un risultato che complica notevolmente il discorso legato alla qualificazione al turno successivo. Nella gara di ritorno, da giocare in Ucraina, bisognerà vincere con due reti di scarto. Non è certo un compito facile, ma se la Roma fosse quella che abbiamo conosciuto l’anno scorso (e in alcune fasi della stagione attuale), l’impresa sarebbe possibile. Al contrario, giocando come hanno fatto ieri e nelle ultime gare, è praticamente impossibile che i giallorossi ottengano la qualificazione. Troppi errori in fase difensiva, molto disordine in campo, poca intesa tra i singoli, poca fantasia, ma anche poca grinta. Nel secondo tempo, una volta accorciate le distanze, si è vista una Roma migliore, più determinata ad inseguire il pareggio, che poi non ha trovato. Tuttavia, dopo una partita come questa, il giudizio globale non può che essere negativo. Ranieri si è detto di tutt’altro avviso: secondo il tecnico, la Roma ha giocato una buona gara, venendo punita soltanto da alcuni episodi sfortunati. L’allenatore giallorosso, contestato dalla maggioranza degli addetti ai lavori, sta rischiando il posto: si parla sempre più insistentemente di un suo possibile esonero (anche se la società non ha dichiarato nulla in merito), e probabilmente il suo rapporto con la squadra non è idilliaco. Ieri sera Borriello, partito dalla panchina, è stato inquadrato dalle telecamere televisive mentre si lamentava per esser stato tenuto fuori, nonostante abbia segnato molti gol. In conferenza stampa, Ranieri, ha risposto a distanza al centravanti, ricordando con ironia che Borriello, una volta entrato in campo, non ha fatto la differenza. Gli altri giocatori hanno ribadito che il gruppo è unito, e tutti sono con l’allenatore, eppure questi episodi testimoniano la poca armonia che c’è al momento in casa giallorossa.
FORMAZIONI
Ranieri, per opporsi allo Shakhtar, ha scelto un modulo 4-4-2, con Menez e Taddei esterni di centrocampo, De Rossi e Perrotta al centro, e Vucinic in avanti assieme al Capitano Totti. In difesa, spazio a N.Burdisso e Mexes, con Juan in panchina.
Mircea Lucescu, a sorpresa, ha lasciato fuori il brasiliano Eduardo: il tecnico dello Shakhtar ha schierato il solo Luiz Adriano in attacco, con un centrocampo a cinque alle sue spalle.
Di seguito, le due formazioni complete:
Roma: Doni; Cassetti, Mexes, N.Burdisso, Riise (46' Castellini); Menez, Perrotta, De Rossi, Taddei; Totti, Vucinic (67' Borriello).
Shakhtar Donetsk: Pyatov; Srna, Chygrynskiy, Rakitskiy, Rat; Hubschmann, Mikhitaryan, Jadson (85' Teixeira), Willian, Costa (65' Eduardo), Luiz Adriano.
PRIMO TEMPO
Nei primi minuti di gioco la partita è piuttosto contratta e lenta; le due squadre non regalano grosse emozioni, e le occasioni da gol sono pressochè assenti. La Roma cerca di venire avanti, ma come già accaduto nella gara contro il Napoli, sembrano mancare le idee. Lo Shakhtar, quando riparte, lo fa molto velocemente, soprattutto con Douglas Costa al centro. Al 18’ Riise tira al volo, su assist di Totti, ma non inquadra lo specchio della porta. Poco più tardi i giallorossi guadagnano un corner, sugli sviluppi del quale colpisce di testa Burdisso, ma la palla finisce ancora fuori. Al 27’, però, la Roma passa in vantaggio: De Rossi, nell’area avversaria, vince un contrasto con Srna e fa sua la palla, per poi passarla a Taddei. Il brasiliano crossa verso il lato opposto, quello destro, dove Perrotta colpisce di testa di fianco alla porta di Pyatov: il terzino Rat, nel tentativo di allontanare la palla, fa autorete. La Roma è in vantaggio, il gol viene assegnato a Simone Perrotta, e sembra proprio la svolta della gara. Non appena riprende il gioco, con il pubblico che sta ancora finendo di esultare, arriva però la risposta degli ucraini. Luiz Adriano parte in velocità sulla sinsitra, arriva all’altezza dell’area della Roma e crossa: Burdisso, in scivolata, anticipa Mikhitaryan al centro, ma la palla arriva a Jadson, che calcia da fuori area. Il tiro del centrocampista viene deviato da De Rossi, che vorrebbe respingere, ma finisce per mettere fuori causa il portiere Doni, con la sfera che termina in rete. E’ passato un solo minuto dal vantaggio giallorosso, ed è già 1-1. A questo punto, la Roma non reagisce come dovrebbe: probabilmente i giocatori di Ranieri accusano il contraccolpo psicologico, finendo per prestare il fianco agli attacchi dello Shakhtar. Infatti, al 35’ la squadra di Lucescu passa addirittura in vantaggio. Douglas Costa avanza per vie centrali, arriva al limite dell’area e sfodera un ottimo sinistro a giro, col quale batte Doni. Si tratterebbe di un bel gol, ma va evidenziato come la Roma, in fase difensiva, si sia lasciata neutralizzare troppo facilmente: nei pressi di Costa c’erano infatti ben quattro romanisti, ovvero De Rossi, Taddei, Perrotta e Burdisso, eppure nessuno è riuscito a contrastare il giocatore brasiliano dello Shakhtar. Col passare dei minuti i giallorossi vanno sempre più in confusione, e gli ucraini, galvanizzati dal vantaggio ottenuto, ne approfittano. Al 41’, Riise è in possesso di palla sulla fascia sinistra, pronto a far ripartire la Roma: ma il norvegese, pressato da Douglas Costa, scivola a terra all’indietro. Onestamente, pur rivedendo l’azione al replay, non si capisce bene come abbia fatto Riise a cadere. In ogni modo, Douglas Costa s’impossessa della sfera e la mette al centro, dove Luiz Adriano conclude in rete con facilità, cogliendo di sorpresa la difesa giallorossa. Il portiere Doni tenta di fermare l’avversario con un’uscita disperata, ma riesce solamente a sfiorare la palla, che poi termina in rete per il 3-1 dello Shakhtar Donetsk. Finisce il primo tempo, la Roma è sotto di due reti, e sembra già compromessa l’intera partita, per non dire addirittura la qualificazione ai quarti.
SECONDO TEMPO
Durante l’intervallo, Ranieri decide di far uscire dal campo un John Arne Riise confuso e frastornato, che ha grosse responsabilità riguardo al terzo gol, subìtò dopo la sua goffa caduta. Al posto del terzino norvegese, entra in campo Paolo Castellini. Quando il gioco riprende, la musica non cambia: la Roma è lenta e prevedibile, cerca di costruire una manovra offensiva ma non trova spazio, con gli ucraini che controllano senza problemi la loro metà campo, in attesa di ripartire ancora. Solo al 60’ si vede una buona occasione per i giallorossi: Francesco Totti, autore di una prova non entusiasmante, ma comunque migliore di quella dei suoi compagni di reparto, colpisce di tacco, servendo Menez alle sue spalle. Il francese tira di prima, ma il pallone termina di poco alto. Ma un minuto più tardi, Jeremy Menez non sbaglia: il numero novantaquattro giallorosso avanza per vie centrali, va via a Jadson, che tenta di fermarlo trattenendolo vistosamente per la maglia, e poi tira da fuori area con grande precisione. Il portiere Pyatov non può nulla contro il destro raffinato del francese, che s’infila direttamente sotto al sette. E’ il gol del 2-3, che restituisce una certa dose di speranza ai giallorossi. Il pubblico dell’Olimpico incita a gran voce gli uomini di Ranieri, che finalmente mostrano una maggiore grinta. Lo Shakhtar, però, si chiude bene indietro, e quando riparte continua a far paura: al 69’ Luiz Adriano scatta indisturbato in posizione regolare, riceve palla tutto solo e viene anticipato provvidenzialmente da Doni, in uscita. La difesa, dunque, continua ad essere distratta. Al 71’ Eduardo, entrato al posto di Douglas Costa, tira pericolosamente dal limite dell’area, mandando la palla fuori di poco. Nel frattempo, Ranieri fa entrare in campo Marco Borriello, al posto di un Vucinic mai entrato realmente in partita. Eppure, la squadra giallorossa non si rende abbastanza pericolosa nemmeno dopo questa sostituzione, anche perchè Borriello, di palloni invitanti, ne riceve ben pochi. All’80’ prova a tirare in porta il terzino Castellini, ma Pyatov devìa in angolo. A proposito di tiri dalla bandierina, c’è da dire che la Roma ne guadagna parecchi, ma non li trasforma in buone occasioni da gol. Durante la battuta di un corner, Menez e Totti non si intendono: il primo pensa bene di battere velocemente, per servire il secondo, che invece non si aspettava la battuta veloce. Di conseguenza, i giallorossi perdono palla. Marco Cassetti e lo stesso Menez, che erano diffidati, vengono ammoniti, dunque non potranno giocare la gara di ritorno a Donetsk. All’82’, a Totti capita sui piedi il pallone del pareggio. Il Capitano avanza al centro, serve un compagno sulla fascia sinistra, che gli restituisce prontamente la palla, dopodichè stoppa, stretto tra i difensori avversari. Totti tira in porta di destro, ma la sua conclusione è piuttosto debole e centrale, e Pyatov blocca con sicurezza. Al 90’ il Capitano prova a servire Borriello in area: il centravanti, in tuffo, riesce a colpire di testa, ma il pallone finisce fuori. Dopo quattro minuti di recupero il match termina: lo Shakhtar Donetsk ha vinto 3-2 all’Olimpico.
CONCLUSIONE
E’ veramente triste vedere la Roma perdere così. Quella di ieri sera era una partita di Champions League, e già questo dovrebbe bastare per aspettarsi la massima concentrazione e determinazione da parte della squadra. L’avversario affrontato, senza dubbio, ha ottime qualità, ma non possiamo negare che nella massima competizione europea vi siano formazioni più forti. Nonostante un approccio non certo perfetto, nel primo tempo i giallorossi avevano trovato il vantaggio, ma dopo appena un minuto si sono lasciati beffare dagli avversari, per poi finire completamente nel pallone. Nella ripresa, dopo il gol di Menez, hanno sicuramente giocato con maggiore decisione, mentre gli ucraini cercavano di temporeggiare e difendere il risultato. Eppure, come si è detto spesso, c’è sempre questa tendenza a regalare una parte della gara agli avversari. Ci si domanda dove sia finita quella Roma battagliera e coraggiosa, che non mollava mai, quella Roma che abbiamo conosciuto nella scorsa stagione, e che quest’anno abbiamo rivisto solo sporadicamente, in alcune partite. Secondo chi scrive, la responsabilità non è tutta del tecnico Ranieri: quest’ultimo ha sicuramente commesso degli errori, ma il problema principale sta nell’atteggiamento con cui i suoi uomini scendono in campo. E’ anche vero che Claudio Ranieri non ha degli schemi di gioco ben precisi, in fase offensiva, da proporre agli attaccanti. Tuttavia, era così anche nella passata stagione, eppure i buoni risultati arrivavano. Ora c’è molta delusione tra il pubblico, a Trigoria è andata in scena una contestazione assai significativa. Si ipotizza un imminente esonero di Ranieri, al posto del quale arriverebbe, alla guida della Roma, Vincenzo Montella, attuale allenatore dei Giovanissimi Nazionali. Tutti noi vogliamo bene all’Aeroplanino, indimenticabile attaccante della Roma dell’ultimo scudetto, ma sulle possibilità che il suo arrivo, al posto di Ranieri, possa essere una vera soluzione, vi sono diversi dubbi. Nel frattempo, la Roma in campionato è fuori dalla lotta per lo scudetto, inizia ad essere lontana persino dal quarto posto, ed anche il cammino in Champions sembra gravemente compromesso. Non è detta l’ultima parola, bisogna giocare la partita di ritorno in Ucraina, ma continuando di questo passo non si va da nessuna parte, se non a casa.
Fabrizio Landolfi
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