Garrone s'offre, la Sampdoria soffre
Pubblicato da
Andrea
on sabato 5 febbraio 2011
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Garrone s'offre, la Sampdoria soffre
Di Daniele Mosconi
La Samp in questi ultimi giorni è un pieno di notizie. Una manna dal
cielo per chiunque voglia farne un articolo. Di materiale ce ne quanto
basta.
La Samp che crolla dinanzi al Napoli ed è incapace di pareggiare
contro il Cagliari. La cessione di Pazzini che scombussola
ulteriormente i piani di Di Carlo. Gli arrivi non entusiasmanti di
Perticone e Martinez in difesa. Ma una notizia ci ha fatto pensare più
delle altre.
Le parole del presidente della Samp Garrone. Il personaggio non è uno
che si concede molto volentieri alle telecamere e quella volta che lo
fa non parla mai a vanvera. Però spesso bisogna saper leggere nelle
righe di certe dichiarazioni per riuscire a fare un 1+1 abbastanza
nitido.
Spesso il presidente della Samp ha parlato della necessità, sacrosanta
con l'arrivo dalla prossima stagione del fair play finanziario, del
cercare di limitare i danni nei bilanci. Ma mai come in questi ultimi
giorni si è spinto oltre, dichiarando in un gergo quasi vendicativo,
di una rottura della "corda", di una cessione della Samp ad altri. Lui
l'ha solo ventilata ma noi crediamo che il personaggio, che non parla
mai a caso, abbia detto più di una verità con quelle parole. Ma non
basta. Perchè poi il presidente della Samp ha detto una cosa molto più
nitida: "i soldi di Pazzini serviranno a ripianare il buco di bilancio
che negli ultimi anni è stato in passivo di 5,17 e 10 milioni di
euro".
In quel momento abbiamo capito le dichiarazioni della corda. Finchè la
situazione a livello di bilancio era in rosso, il presidente non si è
mai sognato di parlare di corde che si spezzano. Non appena ha trovato
l'occasione giusta con la cessione di Pazzini e ha ripianato il debito
subito ha tirato fuori il discorso di una ipotetica vendita della
società. Ci sta, non possiamo fare gli ipocriti, ma neanche dobbiamo
vivere con le fette di prosciutto agli occhi.
Si è anche parlato di un accordo di affari privati nella vendita di
Pazzini all'Inter, tra i petrolieri Moratti e Garrone. Uno "svende" il
Pazzo all'Inter, l'altro si premurerà di fare un prezzo equo in un
loro affare tra petrolieri. Affari privati sulla pelle della passione
dei tifosi?
La tifoseria, perchè anche lei entra in scena in questo tourbillon,
non è stata ferma e ha deciso di convocare il presidente della Samp in
un assemblea pubblica. Il presidente, che di solito è sempre molto
disponibile verso gli incontri con i club blucerchiati, ha declinato
l'invito adducendo la motivazione che il momento non è adatto. Perchè?
Aveva paura di essere contestato? Crediamo che un uomo pubblico,
Garrone lo è, debba sempre accettare tutto. Compresi gli insulti. Gli
applausi sono piaciuti e sono arrivati, ma ora la tifoseria si sente
presa in giro.
Alcuni tifosi hanno scelto una via più spiccia per risolvere i
problemi, ma dubitiamo molto che siano arrivati nella sede di
"Telenord" con l'obiettivo di menare le mani. Gli alterchi non nascono
mai preventivamente.
La maggioranza dei gruppi della Sud ha emesso un nuovo comunicato in
cui si chiedono in sostanza 2 3 cose basilari: la estromissione dai
piani societari di gente di provata fede genoana. L'esonero immediato
di Di Carlo e se mai ci sarà una vera ipotesi di vendita della
società, di preoccuparsi di lasciare la Samp in buone mani. Raramente
abbiamo visto la tifoseria entrare "a gamba tesa" nelle scelte della
società.
Non ci sentiamo di condannare la passione della tifoseria blucerchiata
che a nostro modo di vedere raramente ha contestato la squadra in
questa stagione. Di motivazioni per fischiare a più non posso la
squadra ogni Domenica in casa ce ne erano tante. Sono stati anche
troppo pazienti.
Crediamo che anche gli arrivi non esaltanti di Perticone e Martinez
abbiano fatto traboccare un vaso che continuava a prendere acqua e
arrivato ad un limite massimo abbia traboccato.
Sull'ipotesi dell'esonero di Di Carlo non crediamo che il presidente
li accontenti. Non dimentichiamo che Garrone mai ha esonerato un
tecnico prima della fine della stagione. Si è anche parlato che se la
Samp dovesse uscire sconfitta anche da Udine, di un arrivo di Gianni
De Biasi. A questo punto non sappiamo se sia meglio la padella o la
brace. Affidarsi a De Biasi sarebbe una sconfitta maggiore di quando
si è deciso di dare la prima squadra a Di Carlo.
Stasera la Samp gioca al "Friuli" contro la super Udinese di Guidolin.
Avversario scomodo se ce ne uno adesso per la Samp.
Lo scorso anno di questi tempi esordiva Pozzi nella Samp di Del Neri,
che aveva litigato con Cassano (famosa la frase del tecnico di
Aquileia che rivolto a Garrone in una cena gli disse: caro presidente,
stia attento perchè Cassano quando potrà, tradirà anche lei. Il
presidente, risentito da queste parole lo redarguì a brutto muso, se
la legò al dito e a fine stagione fu uno dei motivi del divorzio),
fatto passare per un infortunio, sempre al "Friuli" contro un Udinese
che in casa faceva paura. La Samp veniva da un paio di mesi neri, i
classici mesi di Dicembre e Gennaio di Del Neri. In quella Domenica la
Samp tirò fuori l'orgoglio ferito di un pugile quasi al tappeto che
non accettava l'ipotesi di perdere senza combattere. Il resto è
storia.
In pochi mesi il giocattolo si è rotto. Ma siamo sicuri che la Samp
non abbia in cascina ancora un minimo di determinazione per rialzarsi
già da stasera?
Daniele Mosconi
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