Di Vaio stende la Juve: É crisi nera

Di Vaio stende la Juve: É crisi nera

Di Andrea Caria

Diventa ormai difficile commentare la situazione e le sconfitte della Juventus, si tornerebbe a ripetere le stesse cose che ormai accadono dalla passata stagione: mancanza di carattere, di gioco, di corsa, di attenzione, un allenatore e una dirigenza non all'altezza, insomma, nulla di nuovo.

Stavolta a dare un dispiacere ai bianconeri è l'ex di turno Marco Di Vaio, super-bomber di questo Bologna e autore di una bella doppietta all'Olimpico; gli elogi per questo campione sono scontati e la sua bravura è riconosciuta da tutti, ma in casa bianconera tiene banco come sempre il discorso difensivo, soprattutto in occasione del secondo gol, dove l'attaccante emiliano si beve tutta la difesa avversaria con estrema e imbarazzante facilità.

C'è chi dice che la Juventus abbia giocato meglio rispetto alla partita di Lecce e che sia stata sfortunata, la realtà è ben diversa: poco gioco, azioni confuse e le più pericolose da palle inattive, troppo poco per parlare di fortuna o sfortuna.

La panchina di Gigi Del Neri comincia seriamente a traballare e con lui Marotta; la pazienza di Andrea Agnelli sta per finire e con essa i suoi propositi di un progetto a lungo termine con l'allenatore e il dirigente provenienti dalla Sampdoria.

Detto questo, anzi, ridetto questo, c'è da fare i complimenti ad un Bologna che ormai non è più da considerarsi una sorpresa in questo campionato di serie a, dove ha saputo dire la sua nonostante le vicissitudini societarie che l'hanno vista coinvolta fin da subito, con l'allontanamento di Franco Colomba prima ancora dell'inizio ufficiale della stagione.

Quale sarà il futuro di questa Juventus se lo chiedono ormai tutti, in particolar modo i tifosi, abituati ormai a fischiare squadra e società a fine partita; alcuni danno la colpa all'allenatore, altri a tutta la dirigenza, altri ancora ai giocatori, colpevoli questi ultimi di non onorare la maglia; una cosa è certa, questa non è la squadra che nell'ultimo secolo ha riempito la sua bacheca di trofei e oltre a perderci essa stessa, ci stanno perdendo il campionato italiano e internazionale.

Andrea Caria

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