Nel 1966 arrivò in finale di coppa Libertadores contro il Penarol, ma venne sconfitto per 4-2, dopo essersi trovato in vantaggio per 2-0. Nel 1975 i millonarios tornarono finalmente al successo sotto la guida di Angel Labruna, con giocatori come Passerella, Fillol e Alonso. Nel 1983 venne acquistato Enzo Francescoli, che guidò il River alla vittoria di diversi titoli. Nel 1986 vinse la sua prima coppa Libertadores e la coppa Intercontinentale. L'anno dopo arrivò la coppa Interamericana grazie alla vittoria contro i costaricensi dell'Alajuelense. Nel 1996 vinse per la seconda volta la coppa Libertadores battendo in finale come nell'86 l'America de Cali, mentre nel '97 aggiunse alla bacheca la supercoppa sudamericana. E' stata la prima squadra argentina a vincere nello stesso anno un titolo internazionale e un titolo nazionale (Apertura '97). E' protagonista del famosissimo “superclasico” partita in cui sfida gli eterni rivali del Boca. Il “superclasico” è stato inserito dal quotidiano britannico “The Observer” in una lista di 50 spettacoli sportivi da vedere prima di morire, e il superclasico era al primo posto. E' la squadra argentina ad aver vinto più titoli nazionali, ben 33.
Viaggio alla scoperta delle squadre Argentine: River Plate
Pubblicato da
Andrea
on lunedì 10 gennaio 2011
Viaggio alla scoperta delle squadre Argentine: River Plate
Di Simone Melis
Soprannomi: Los Millonarios
Città: Buenos Aires
Stadio: Amerigo Vespuccio Liberti “Monumental” (66500)
Palmarès: 33 titoli nazionali, 2 coppe Libertadores, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa Interamericana, 1 Supercoppa Sudamericana
Fu fondato il 25 maggio 1901 anche con il contributo di immigrati italiani, per la precisione genovesi. Anche il suo grande rivale, il Boca Juniors, fu fondato nel quartiere di Boca sempre da immigrati genovesi, ma quattro anni più tardi. Nel 1932, il presidente del club, Amerigo Vespuccio Liberti (a cui dedicarono lo stadio) acquistò Bernabè Ferreyra dal Tigre per una somma altissima per l'epoca. Da qui si ebbe il soprannome della squadra, “Los Millonarios”. Negli anni '40 e '50 giocarono nel River campioni del calibro di Di Stefano e Sivori. Nei primi anni '40 lo stile offensivo del club gli valse il soprannome di “La Maquina”. Quel modo di giocare fu considerato il predecessore del calcio totale olandese, e i nomi dei protagonisti di questo stile di gioco (Munoz, Moreno, Pedernera, Labruna, Loustau) sono tuttora conosciuti dai tifosi argentini. In quegli anni il River divenne molto famoso tanto da essere invitato per una amichevole alcuni giorni dopo la tragedia di Superga, dove perì il Grande Torino. L'incasso fu devoluto alle famiglie delle vittime, e da allora il River verso il 4 maggio (giorno della tragedia di Superga) gioca con una maglia granata. Il Torino, invece, utilizza spesso in trasferta una maglia stile River con la banda trasversale rossa. Dal '52 al '57 il River vinse 5 titoli su 6, per poi iniziare un lungo digiuno durato ben 18 anni. Addirittura tra il '57 e il '75 arrivò per ben undici volte seconda in classifica.
Nel 1966 arrivò in finale di coppa Libertadores contro il Penarol, ma venne sconfitto per 4-2, dopo essersi trovato in vantaggio per 2-0. Nel 1975 i millonarios tornarono finalmente al successo sotto la guida di Angel Labruna, con giocatori come Passerella, Fillol e Alonso. Nel 1983 venne acquistato Enzo Francescoli, che guidò il River alla vittoria di diversi titoli. Nel 1986 vinse la sua prima coppa Libertadores e la coppa Intercontinentale. L'anno dopo arrivò la coppa Interamericana grazie alla vittoria contro i costaricensi dell'Alajuelense. Nel 1996 vinse per la seconda volta la coppa Libertadores battendo in finale come nell'86 l'America de Cali, mentre nel '97 aggiunse alla bacheca la supercoppa sudamericana. E' stata la prima squadra argentina a vincere nello stesso anno un titolo internazionale e un titolo nazionale (Apertura '97). E' protagonista del famosissimo “superclasico” partita in cui sfida gli eterni rivali del Boca. Il “superclasico” è stato inserito dal quotidiano britannico “The Observer” in una lista di 50 spettacoli sportivi da vedere prima di morire, e il superclasico era al primo posto. E' la squadra argentina ad aver vinto più titoli nazionali, ben 33.
Nel 1966 arrivò in finale di coppa Libertadores contro il Penarol, ma venne sconfitto per 4-2, dopo essersi trovato in vantaggio per 2-0. Nel 1975 i millonarios tornarono finalmente al successo sotto la guida di Angel Labruna, con giocatori come Passerella, Fillol e Alonso. Nel 1983 venne acquistato Enzo Francescoli, che guidò il River alla vittoria di diversi titoli. Nel 1986 vinse la sua prima coppa Libertadores e la coppa Intercontinentale. L'anno dopo arrivò la coppa Interamericana grazie alla vittoria contro i costaricensi dell'Alajuelense. Nel 1996 vinse per la seconda volta la coppa Libertadores battendo in finale come nell'86 l'America de Cali, mentre nel '97 aggiunse alla bacheca la supercoppa sudamericana. E' stata la prima squadra argentina a vincere nello stesso anno un titolo internazionale e un titolo nazionale (Apertura '97). E' protagonista del famosissimo “superclasico” partita in cui sfida gli eterni rivali del Boca. Il “superclasico” è stato inserito dal quotidiano britannico “The Observer” in una lista di 50 spettacoli sportivi da vedere prima di morire, e il superclasico era al primo posto. E' la squadra argentina ad aver vinto più titoli nazionali, ben 33.
Simone Melis
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