Sampdoria: Al triplice fischio solo fischi

Sampdoria: Al triplice fischio solo fischi

Di Daniele Mosconi

Era già accaduto in modo civile contro l'Udinese, si era ripetuto un po più nervoso Domenica scorsa contro il Catania, ma oggi la Samp al fischio finale del direttore di gara ha subito l'onta di una sonora contestazione come non accadeva da tempo. Sono più che meritati stavolta i fischi per i ragazzi di Di Carlo perchè ormai, saremo anche noiosi, ma il leit motiv è sempre lo stesso. Tanta buona volontà ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una Samp che oggi affrontava il Chievo, anch'esso, statistiche alla mano, abbonato agli 0-0 (per gli amanti dei numeri, questo è il 4° 0-0 stagionale per entrambe).

Però se contro il Catania qualche timido segnale si era visto, oggi si è sfiorata la farsa. Una Samp brutta come e peggio di Parma, con le punte completamente scollegate dal resto della squadra. Mancavano nella Samp Palombo e Zauri, oltre al reprobo Cassano, ma i sostituti non sono stati all'altezza dei titolari. Tissone in mezzo al campo non dava quello straccio di qualità che concede Palombo, mentre Cacciatore al posto dell'ex laziale non dava nulla di più alla causa. Si partiva con la coppia Pazzini-Pozzi ma nessuno se ne accorgeva. Mai veramente pericolosi, segno che non c'è un filo logico che consenta a questi 2 di essere riforniti con adeguatezza. Se poi per palloni giocabili si vogliono prendere in esame i cross dalla trequarti dei laterali di centrocampo. Per il resto, per quanto ci possiamo sforzare, c'è davvero poco da raccontare. Anzi il Chievo non ha voluto calcare la mano altrimenti si sarebbe potuto portare a casa i 3 punti e nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. Certo ora la Samp ha bisogno di fare un deciso esame di coscienza perchè le cose così non vanno. A fine partita, vedere il volto del presidente buio e nervoso da il senso di una partita che non è piaciuta neanche a lui. Poi i motivi di nervosismo per il presidente diventano molteplici se si aggiunge che a fine partita alcuni tifosi, che fino a qualche giorno fa si erano limitati a manifestare pacificamente per la situazione creatasi con Cassano, oggi sono stati più decisi. Ecco alcuni dei rimproveri, per usare un eufemismo, che gli sono stati rivolti da gente che ora inizia ad essere inferocita con la dirigenza: «Pagliaccio» e «vai a sparare». «Usa la mano dura contro questa squadra di merda».

Non c'è bisogno di commentare queste parole, perchè si commentano da sé. Noi non vogliamo fare i moralisti un tanto al chilo, però la contestazione è giusta, non tanto per il caso Cassano, che ormai sta diventando una telenovela che ogni giorno tira fuori dei particolari che a confronto Beautiful è una soap povera di spunti. Però sulla squadra la gente ha ragione, certo non nei termini che sono comprensibili nei momenti di rabbia, però lo abbiamo detto da inizio stagione, ma con un 4° posto conquistato, questa squadra, non diciamo che andava smantellata, ma sicuramente andava puntellata. Cosa che non è accaduta per niente, perchè la società di Corte Lambruschini ha deciso di confermare in blocco il gruppo dello scorso anno. Decisione saggia, ma qualche rinforzo andava preso. I settori sono noti ormai quasi come una cantilena. Un terzino destro, dove si sta adoperando con risultati tutto sommato scarsi, Luciano Zauri, che è un jolly che dove lo metti sta, ma quando viene a mancare lui l'alternativa è Cacciatore. Nulla contro questo giovane del vivaio blucerchiato, ma ha dimostrato che la serie A non è pane per lui. L'altra sofferenza era l'esterno sinistro di centrocampo. Si è parlato per un estate intera di Weiss del Manchester City, ma la Samp si è persa dietro alla formual del prestito. Gli inglesi gestiti dagli emiri saranno anche ricchi, ma non sono scemi. E così a Novembre ci si trova con una situazione che si fa via via sempre più difficile.

Questo giocattolo funzionava alla grande lo scorso anno, gli uomini sono gli stessi, è reato di lesa maestà chiedere loro, di dire cosa è cambiato da Maggio ad oggi?

Di Carlo ha le sue responsabilità, quindi anche lui deve salire sul banco degli imputati e ci deve spiegare. Ci deve dire chiaramente cosa è successo? Il caso Cassano sicuramente ha influito psicologicamente sul gruppo, ma ora non si può stare una stagione intera a piangere dietro un giocatore solo, per carità bravo quanto volete, ma indisciplinato come pochi.

Perchè ricordiamolo sempre, magari qualcuno lo abbia dimenticato: i giocatori vanno, la Samp resta.

Daniele Mosconi

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