Parma - Roma 0 - 0: Molta confusione e poco gioco

Parma - Roma 0 - 0: Molta confusione e poco gioco

Di Fabrizio Landolfi

La Roma ha pareggiato 0-0 in trasferta contro il Parma, nell’anticipo dell’ottava giornata, giocato oggi alle 12.30. Quella tra giallorossi e ducali è stata una partita piuttosto noiosa, lenta ed avara di emozioni. Il risultato finale di 0-0 è stato un epilogo scontato, visto lo scarso numero di occasioni da gol arrivate, da entrambe le parti. La Roma ha confermato di essere nel bel mezzo di un momento negativo, dal quale non riesce a venir fuori dall’inizio della stagione; il tecnico Ranieri è sembrato essere in confusione, soprattutto analizzando le sostituzioni che ha operato. Alcuni giocatori, su tutti il brasiliano Julio Baptista, fanno pensare di non essere in grado di dare un contributo utile alla causa giallorossa.


Per la formazione iniziale, Ranieri ha scelto ancora il 4-4-2, ma dovendo fare a meno di Rodrigo Taddei, che ha avvertito un dolore muscolare durante il riscaldamento, ha schierato Cicinho titolare, nel ruolo di esterno destro di centrocampo. In difesa, accanto a Juan, Philippe Mexes è stato preferito a N.Burdisso. Per il resto, l’undici titolare è stato quello che ci si attendeva, con Totti e Borriello in attacco e Vucinic esterno sinistro di centrocampo. Pasquale Marino, allenatore del Parma, ha invece optato per un modulo 4-3-3, al posto del consueto 4-2-3-1: Giovinco, reduce da un infortunio, è partito dalla panchina, mentre Marques e Valiani hanno preso posto in attacco, a supporto del centravanti Bojinov. Gobbi è stato schierato a centrocampo, insieme a Morrone e Dzemaili, mentre in difesa Marino ha preferito Lucarelli a Dellafiore.

Di seguito le due formazioni scese in campo al Tardini:

PARMA: Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Antonelli; Morrone, Dzemaili, Gobbi (70’ Giovinco); Bojinov (62' Crespo), Marques, Valiani.

ROMA: Lobont; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Cicinho (72' Okaka), Pizarro, Brighi, Vucinic (52’ Baptista); Totti (46’ Simplicio), Borriello.

Come detto in precedenza, la gara ha un ritmo piuttosto lento fin dall’inizio: le due squadre giocano contratte e con poca fantasia. Al 4’ minuto si rendono pericolosi i gialloblu, con un destro da fuori area di Marques che il portiere della Roma Lobont riesce a deviare in calcio d’angolo. Al 9’ la Roma prova a rispondere con un tiro dalla bandierina, sul quale il parmense Lucarelli anticipa Borriello mettendo in angolo, ma la terna arbitrale assegna la rimessa dal fondo ai padroni di casa. Col passare dei minuti il ritmo non sale, il Parma fa buon pressing, mettendo in difficoltà i giocatori della Roma quando sono in possesso del pallone, ma in avanti gli uomini di Marino hanno poche idee. Dopo circa venti minuti di gioco anche Morrone prova il tiro dalla distanza, ma non inquadra la porta. I giallorossi cercano di fare la partita ma appaiono lenti e poco organizzati: Francesco Totti non è in giornata, tuttavia riesce ad inventare due assist pregevoli, per Vucinic prima e per Cicinho poi, ma in entrambi i casi l’azione non va a buon fine. Il montenegrino corre, lotta e s’impegna, ma spesso si trova in mezzo a due avversari e viene chiuso, in più appare piuttosto nervoso in alcune circostanze. Urla contro l’assistente di linea per un fallo laterale, battibecca con Riise, poi ha una discussione con alcuni avversari per un suo presunto fallo. Marco Borriello, invece, cerca di farsi spazio nella difesa del Parma, e di farsi trovare libero dai suoi compagni, ma di fatto gli arrivano ben pochi palloni. Entrambe le squadre, riescono raramente a far susseguire più di due passaggi consecutivi senza perdere palla: non a caso le occasioni da gol sono rare. Al 29’ ne capita una alla Roma: Mirko Vucinic avanza tra il centro e la fascia sinistra, arriva palla al piede in area di rigore, inganna Morrone con un dribbling ed attira su di sè Paletta, per poi servire Borriello, appostato alla sua destra. Il centravanti napoletano ha davanti a sè un avversario, ma tenta la girata con il destro, che non è il suo piede preferito, e manda la palla di poco a lato. Al 36’, invece, ci prova Totti su calcio di punizione: il Capitano tira una bordata dalla trequarti, il pallone termina di poco sopra la traversa di Mirante. Tre minuti più tardi è il Parma ad andare vicino al vantaggio, con Lucarelli che avanza sulla fascia sinistra, supera Cicinho, entra in area e passa all’inidetro al compagno Gobbi. Quest’ultimo, con un pallonetto di prima, scavalca la difesa della Roma, e pesca Marques da solo davanti alla porta della Roma, ma il giocatore spagnolo, nel tentativo di colpire al volo, spara alto. Da qui alla fine del primo tempo non succede molto altro, tra i giallorossi si avverte la mancanza di Taddei: al suo posto c’è Cicinho, che però non riesce ad essere incisivo nè in fase offensiva nè in fase difensiva, oltre a sbagliare diversi cross.


In vista della seconda frazione di gioco, Claudio Ranieri decide di cambiare tattica, passando al 4-2-3-1: perciò, fa uscire dal campo Totti per l’ingresso di Simplicio. L’intenzione dell’allenatore è quella di schierare il brasiliano a centrocampo in coppia con Pizarro, Cicinho e Vucinic sugli esterni, Brighi trequartista centrale, dietro alla punta Borriello. Ma dopo soli sette minuti nel corso della ripresa, il tecnico testaccino comanda un’altra sostituzione, inserendo Julio Baptista al posto di Vucinic. Il fatto che egli faccia questo cambio, così poco tempo dopo l’intervallo, lascia intuire che abbia avuto un po’ di indecisione sul da farsi. Inoltre, per un giocatore come Julio Baptista, la posizione di esterno sinistro è piuttosto insolita (peraltro la “Bestia”, anche quando gioca nel suo ruolo, non combina granchè). Al 54’ il brasiliano tenta un tiro rasoterra, ma la sua debole conclusione termina a lato. Al 60’ Cicinho batte un calcio d’angolo dalla destra, la palla arriva a Mexes in area, il francese tenta una mezza rovesciata molto potente, con la sfera che rimpalla sulla schiena di Valiani, per poi finire a lato di pochissimo. Quattro minuti più tardi, lo stesso Valiani attacca sulla fascia destra e crossa bene verso l’area romanista, dove Marques colpisce di testa anticipando Cassetti: la conclusione è comunque fuori bersaglio. La Roma cerca di rispondere, anche Cassetti crea una buona azione sulla sua fascia, e crossa al centro, non trovando però nè Borriello nè altri compagni. Ranieri decide di cambiare nuovamente l’assetto tattico dei suoi, e si gioca la terza sostituzione al 72’: entra in campo Stefano Okaka, altro attaccante, al posto di Cicinho. In pratica, con questa scelta l’allenatore giallorosso torna alle tre punte, arretrando Brighi sulla linea dove si trovano Pizarro e Simplicio, e schierando in avanti il trio Baptista-Borriello-Okaka. Un trio inedito, nel quale è evidente la mancanza di un elemento di grande fantasia: infatti Julio Baptista, sebbene sia un trequartista, appare impalpabile. Il tecnico del Parma Marino, invece, mette dentro sia Crespo sia Giovinco, al posto di Bojinov e Gobbi, ma la sua squadra non riesce ugualmente ad incidere più di tanto. All’86’ si presenta ai giallorossi una ghiotta occasione in contropiede: durante un’azione d’attacco del Parma, Okaka ruba palla a Dzemaili al limite dell’area di rigore della Roma, dopodichè lancia Julio Baptista in contropiede. Il brasiliano riesce ad evitare la marcatura (non impeccabile) di Antonelli, e si accentra: alla sua sinistra ci sarebbe Okaka da solo, ma Baptista non lo vede, si ferma, attende l’arrivo di Simplicio, e al momento di servire quest’ultimo, finisce per regalare la palla ad Antonelli, che allontana. E’ una grossa occasione sprecata. Nei minuti finali Baptista rimedia anche un giallo, per un fallo commesso su Giovinco dopo aver perso palla. La gara termina così, 0-0.

E’ un pareggio che va stretto alla Roma, come vanno stretti i nove punti in classifica, ma a destare preoccupazione sono soprattutto la scarsa qualità del gioco espresso, e la palese confusione del tecnico Ranieri, che ha cercato di modificare più volte l’assetto tattico in corsa. Nelle partite precedenti, l’allenatore aveva fatto delle scelte su cui si poteva essere d’accordo o in disappunto, ma erano delle scelte precise. Oggi a Parma si è avuta più che altro l’impressione che non sapesse bene quale filo logico seguire. La prossima gara sarà quella di sabato contro il Lecce, all’Olimpico; l’auspicio è quello che possano almeno tornare a disposizione i diversi giocatori assenti per infortunio, ovvero De Rossi, Menez, Perrotta, e Taddei, oltre ad Adriano. Nel frattempo c’è amarezza nell’ambiente, poichè i risultati ottenuti finora non rispecchiano la qualità oggettiva della rosa della Roma.

Fabrizio Landolfi

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