Di Daniele Polidoro
Una canzone di qualche tempo fa dei Righeira diceva: “L'estate sta finendo..” e con la fine dell'estate si sa, coincide anche la fine del calciomercato. Calciomercato che, quest'anno più che mai, ci ha regalato colpi di scena clamorosi nelle ultime giornate: Ibra, Robinho, Borriello solo per citarne alcuni; ma c'è qualcuno, Marotta ad esempio, che non ha puntato al botto vero e proprio ma a vari ritocchi alcuni non proprio convincenti che avrebbero dovuto ringiovanire e rendere più affascinante una vecchia signora che nonostante tutto non è più quella di un tempo: troppi no per una squadra che fino a qualche anno fa era considerata la regina d'Italia. Certo, il terremoto Calciopoli ha influito, e non poco, sull'immagine della società che sente ancora sul groppone il peso delle accuse del 2006.
A quattro anni di distanza sembrava che tutto dovesse tornare alla normalità, con il grande ritorno della famiglia Agnelli al timone societario, il tentativo di restyling del famoso “stile Juventus” ad opera del presidente Andrea Agnelli non sembra aver fatto presa su dirigenza e calciatori, forse perchè lo stile Juventus apparteneva soltanto all'indimenticabile avvocato...
Il ringiovanimento della rosa, la scelta del Made in Italy sono grandi punti di partenza per rilanciare una compagine importante, ma i tifosi si lamentano per i mancati arrivi di Dzeko in primis e via dicendo; per non parlare dei tantissimi rifiuti a partire da Di Natale, proseguendo con Burdisso, Kaladze e infine Borriello. Alla base di questi “no” non può non esserci qualche problema strutturale, confermata totalmente dalla sconfitta di Bari; c'è bisogno di intervenire subito per sanare queste crepe altrimenti per la“nuova-Vecchia signora” non ci sarà altra soluzione che andare in pensione...
A quattro anni di distanza sembrava che tutto dovesse tornare alla normalità, con il grande ritorno della famiglia Agnelli al timone societario, il tentativo di restyling del famoso “stile Juventus” ad opera del presidente Andrea Agnelli non sembra aver fatto presa su dirigenza e calciatori, forse perchè lo stile Juventus apparteneva soltanto all'indimenticabile avvocato...
Il ringiovanimento della rosa, la scelta del Made in Italy sono grandi punti di partenza per rilanciare una compagine importante, ma i tifosi si lamentano per i mancati arrivi di Dzeko in primis e via dicendo; per non parlare dei tantissimi rifiuti a partire da Di Natale, proseguendo con Burdisso, Kaladze e infine Borriello. Alla base di questi “no” non può non esserci qualche problema strutturale, confermata totalmente dalla sconfitta di Bari; c'è bisogno di intervenire subito per sanare queste crepe altrimenti per la“nuova-Vecchia signora” non ci sarà altra soluzione che andare in pensione...
Daniele Polidoro
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