L'andata all'Euganeo lascia ben sperare: uno 0-0 che consentirebbe agli alabardati di salvarsi anche solo con un pareggio, grazie alla migliore posizione in campionato.
E invece, quando il morale è basso e le fatiche di una stagione lunga e provante si fanno sentire, accade quello che non ti aspetti; gli ospiti si impongono con un secco 0-3 che porta le firme dell'argentino Cuffa, di Daniele Vantaggiato e del giovane Bonaventura.
Le porte dell'inferno si spalancano per i tifosi biancorossi: retrocessione inesorabile e tanto inaspettata a inizio stagione, quanto meritata per una squadra che non ha mai saputo trovare, nel corso dell'intera stagione, una sua identità.
Pochi i nomi da salvare in una stagione tristemente sotto la sufficienza: il giovane Pasquato, in prestito dalla Juventus, l'esperto portiere Calderoni, prelevato dal Torino durante il mercato di riparazione per sopperire alla partenza di Agazzi, chiamato in anticipo in serie A dal Cagliari per sostituire l'infortunato Marchetti, e pochi altri.
Ma il caso (o, più probabilmente, la crisi economica) ha voluto che la sofferenza per i tifosi della città della Bora durasse solo 54 giorni.
Il 4 agosto, infatti, un comunicato della FIGC sancisce il ripescaggio in serie B della società del presidente Fantinel, che va a prendere il posto dell'Ancona, dichiarata fallita a causa di inadempienze finanziarie.
Una nuova opportunità dunque per la Triestina, che evita così il ritorno in Lega Pro (ex Serie C-1), da cui manca da ormai otto anni.
Il tempo a disposizione della società per allestire una squadra in grado di garantire, almeno, una salvezza tranquilla è poco, meno di un mese. Si rivela, perciò, arduo il compito del nuovo tecnico Ivo Iaconi, chiamato a risollevare una squadra graziata dalla retrocessione ma che deve dimostrarsi capace di sfruttare il "favore" fatto dalla fortuna. Purtroppo per i tifosi, però, le prime mosse non lasciano spazio all'ottimismo. La temporanea retrocessione ha determinato la partenza di molti elementi di livello della rosa: i portieri Calderoni e Dei, i difensori Nef e Colombo, l'esperto D'Aversa oltre a Pit, Pasquato e Sedivec a centrocampo, Volpe e l'austriaco Stankovic in attacco, tutti uomini che son stati, comunque, utilizzati nella passata stagione e la cui partenza rappresenta un'ingente riduzione d'organico solo in parte compensata dagli acquisti.
Se da un lato, infatti, è stato importante trattenere i giocatori più esperti della squadra (come il capitano Nicola Princivalli, Godeas, Cottafava, Testini o Gorgone), i nuovi innesti sopperiscono solo parzialmente alle partenze, e da una squadra reduce da un campionato quasi totalmente fallimentare ci si poteva aspettare di più. Pochi infatti gli acquisti veramente di spessore: il portiere Colombo, l'anno scorso vice-Viviano al Bologna e il regista Lunardini proveniente dal Parma; per il resto solo alcuni giovani interessanti (l'esterno Bariti, acquistato dalla Carrarese, l'ungherese Filkor, in prestito dal Milan, il romanista Brosco, l'interista Gerbo, gli udinesi Matute e Vilar) ma su cui potrebbe non essere sicuro fare totale affidamento in una simile situazione.
Per di più nè le prime apparizioni in gara ufficiale (sconfitta per 1-0 a Crotone nel primo turno di Coppa Italia), nè il calendario (esordio già domenica contro l'Albinoleffe) incutono ottimismo nei supporters alabardati, a cui non resta altro da fare se non aggrapparsi alle insistenti voci di mercato che circolano, come ogni anno a fine agosto, e sperare che qualcuna di esse si concretizzi. Il nuovo diretto sportivo Prisciantelli lavora per regalare all'allenatore alcune pedine utili a rinforzare i vari reparti e le voci più insistenti parlano di alcuni nomi di livello che potrebbero portare a un notevole incremento del livello della rosa: si parla infatti del regista Dalla Bona, tornato a Napoli dopo una stagione a Verona ma destinato a ripartire presto, anche se l'arrivo di Lunardini fa apparire questa voce un pò infondata. Più accessibile invece la trattativa che potrebbe portare allo scambio con il Modena, che cederebbe il difensore 24enne Gozzi in cambio di Luigi della Rocca, il cui posto verrebbe preso dal giovane centravanti Italo-Bosniaco del Cesena Milan Djuric, destinato a trovare poco spazio nelle file dei neo-promossi romagnoli dopo l'arrivo di Bogdani e Ighalo e le conferme di Giaccherini e Malonga.
Insomma, ai tifosi biancorossi servirà ancora tanta fiducia e pazienza, ma già il fatto di essere rimasti in B lascia ben sperare, e, si sa, la speranza è l'ultima a morire.
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