Sulla carta una partita poco equilibrata per l’evidente differenza di qualità ed esperienza tra le due compagini; ma in una partita secca di tale livello sappiamo che tutto può succedere e infatti il pronostico che dava l’Inter favorita è stato nettamente smentito da un’ottima prestazione della squadra spagnola e da una, pessima, della squadra di Benitez. Risultato finale: 2- 0 per i “colchoneros”.
L’Inter, dopo la buona prova in Supercoppa italiana contro la Roma, regredisce nel gioco, nella convinzione e nel coraggio. Si salvano dalla barca che affonda solo Samuel, Eto’o e Coutinho, il talentino brasiliano entrato forse troppo tardi; il resto è una serie di insufficienze nette che danno l’idea di cosa è stata la partita. Squadra imprecisa all’ennesima potenza, distanze tra i reparti, Milito molto indietro fisicamente, Maicon e Chivu sbadati sulle fasce, un centrocampo senza idee con la marcatura asfissiante su Sneijder, fonte fondamentale del gioco interista. Dall’unica vera grande idea nasce l’ azione migliore, nel secondo tempo: è una grande verticalizzazione di Coutinho per Maicon che trova Pandev in area, per un rigore netto, poi fallito dal “principe” (stava proprio male!). In fase d’attacco il solo che è parso un pò in vena è stato Eto’o, intraprendente in certe iniziative ma nuovamente relegato largo sulla fascia e lontano dalla porta. La scelta di Benitez di proporre Stankovic dal primo minuto per Pandev e snaturare così un modulo e un’impostazione di gioco oramai rodata, è stata una scelta infelice, possiamo dirlo.
Dall’altra parte l’Atletico Madrid, senza fare nulla di eccezionale, ha prodotto la sua buona mole di gioco, è stato accorto e attento nelle marcature, ha pressato e ha bloccato le fonti di gioco interiste ( Maicon, Sneijder) in modo intelligente. La squadra madrilena si è mossa molto meglio, più armonicamente, anche nelle ripartenze, ed è stata più pungente e meno imprecisa, nonostante i diversi errori anche da parte spagnola.
Buone le prove degli esterni alti Reyes, autore del primo gol, e Simao e del “Kun” Aguero, sicuramente il più vivace e pericoloso di tutta la partita ed autore del secondo gol che ha chiuso il match. Forlan è parso un po’ in ombra ma non ha demeritato, mettendosi come sempre al servizio della squadra. Punto di merito per il portierino de Gea: impegnato pochissimo per tutta la gara, si è mosso in gran mostra parando il calcio di rigore al 90° minuto. Il ragazzo ha il futuro dalla sua.
Benitez ha già fatto “mea culpa” e si è detto deluso dalla partita della sua squadra, ma pronto a ripartire subito: c’è la prima giornata di campionato alle porte e sono vietati i passi falsi.
Supercoppa Europea che entra dunque meritatamente nel palmares dell’ Atletico Madrid, mentre l’Inter rimane ancora a secco per quanto concerne questo trofeo.
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