Sampdoria: Chi ben comincia...

Sampdoria: Chi ben comincia...

Di Daniele Mosconi

Dopo la batosta di Martedì,c'era curiosità nel vedere la Samp.C'era da capire se i blucerchiati avevano smaltito o meno la delusione cocente di veder svanire il sogno al 3° minuto di recupero.

La risposta è stata una prestazione molto in chiaro scuro.La Samp ha si vinto per 2-0 contro la Lazio,ma il risultato è il frutto di una partita strana,per certi versi anche bella ma solo dal punto di vista agonistico,perchè di gioco ce ne stato veramente poco.

Se il tifoso blucerchiato si aspettava delle conferme dopo la prova dell'altra sera,c'è da dire che è rimasto deluso.Solo nel primo tempo si è vista una Samp in campo con le gambe,ma con la testa non c'era.Molti lanci lunghi per le punte,poco movimento senza palla,idee neanche a parlarne.

La Lazio nei primi 45 minuti ha fatto il bello e il cattivo tempo,giocando un calcio anche piacevole a vedersi,ma molto fine a se stesso.Infatti i romani hanno avuto tutto quello che si chiede ad una squadra che gioca al calcio,però le mancava uno che la butti dentro.Se stasera al posto di Floccari o Zarate ci fosse stato un Pato qualsiasi,adesso staremmo parlando di un'altra partita.Buon per la Samp che la Lazio non abbia concretizzato l'enorme mole di gioco prodotta.La Samp ha saputo controbattere con le uniche armi che stasera non le sono mancate:il cuore e la corsa.Per il resto rivolgersi altrove.Ennesima serata in cui l'unico schema dei Di Carlo boys è stato:palla a Cassano e vediamo che inventa.Il talento di Bari vecchia anche stasera ha giocato in modo sufficiente,anche se è vero anche che ha preso un sacco di botte (l'arbitro nel complesso ha arbitrato in maniera eccellente,esibendo cartellini quando c'era da farlo senza mai ergersi a protagonista non richiesto della contesa).Da lui però ci si aspetta sempre tanto;un inizio di stagione molto opaco per Fantantonio,che sta pagando ancora i carichi di lavoro della preparazione.

Dopo un primo tempo del genere,si era capito che la partita poteva finire in qualunque modo ma certamente non sarebbe finita in pareggio.Troppo brutta la Samp,copia sbiadita della formazione spumeggiante che è andata vicina all'impresa contro il Werder.Nel secondo tempo la musica non cambiava,ma la Lazio cedeva metri ogni minuto che passava.Ledesma perdeva la bussola,Matuzalem spariva letteralmente dal campo(3 registi senza un uomo che distruggesse il gioco,è stata una mossa troppo azzardata da mister Reja)Hernanes dopo un primo tempo da assoluto protagonista perdeva la verve con la marcatura sempre più agguerrita di Dessena e in prima battuta di Guberti,che ha dovuto fare un lavoro sporco che lo costringeva a lunghe rincorse,per poi perdere la lucidità in fase di ripartenza.Ma ha avuto modo di rifarsi poi,con gli interessi.I blucerchiati finalmente alzavano il baricentro,senza che fossero loro ad averlo imposto alla Lazio.

Il gioco sulle fasce che nel primo tempo aveva messo seriamente in difficoltà Zauri e Ziegler adesso era più controllato grazie anche all'aiuto degli esterni alti.Sia chiaro,niente di trascendentale,però è servito per mettere in difficoltà una Lazio che si è sciolta in modo inatteso.

La Samp ha iniziato ad alzare il ritmo,mettendo seriamente in difficoltà la difesa capitolina che pagava anche il fatto che 3 uomini su 4 della difesa erano ammoniti(Dias Radu e Biava,tutti per fallo su Cassano),quindi non riuscendo ad arginare in modo più rude le sgroppate,adesso si decise,di Guberti e Semioli.

Da un cross dalla trequarti nasceva l'episodio che cambiava il volto della partita.Infatti Lichsteiner non trovava di meglio che strattonare Dessena che era impegnato nel voler colpire la palla di testa.Il signor Romeo decretava il penalty.Rivedendo varie volte le immagini ci è sembrato molto generosa la concessione di questo rigore.Dal dischetto Cassano non perdonava e la Samp si ritrovava,senza molti meriti per la verità,in vantaggio.

Da quel momento la Samp cresceva,mentre la Lazio si perdeva e subiva la pressione,che ha portato poi al gol del raddoppio,su un errore di Muslera,che da un corner non tratteneva la palla,che arrivava dopo un batti e ribatti sui piedi di Guberti che non perdonava,segnando un gran bel gol.

La partita come detto non è stata bella,però molte cose sono state evidenti.La Samp non ha un gioco che sia uno,si affida al cuore e alla corsa.Doti che sono tipiche dell'uomo che si trova sulla panchina,segno che qualcosa lui ha trasmesso,ma non è questo che può far ben sperare.Perchè va bene l'impegno,ma non può servire.La vittoria è la classica foglia di fico che nasconde ma fino a quando?Per ora di positivo ci sono i 3 punti,che i ragazzi di Di Carlo devono tenersi stretti in attesa di tempi e gioco migliori.La Lazio deve cambiare registro;necessario tenere 3 registi senza un interditore?Reja come il suo collega ha ora 2 settimane per cambiare quello che a Marassi non c'è stato.

Capitolini che alla ripresa per la sosta degli impegni della nazionale,ospiterà il Bologna in piena crisi societaria dopo la cacciata di queste ore di Colomba.La Samp andrà a far visita ad una Juventus ferita,ma che vista a Bari è parsa addirittura più brutta della Samp.Che sia un segno?

Daniele Mosconi

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