Italia - Slovacchia: Partita decisiva per restare in corsa

Italia - Slovacchia: Partita decisiva per restare in corsa

Di Fabrizio Landolfi

Domani pomeriggio alle ore 16 l’Italia affronterà la Slovacchia a Johannesburg, nella terza gara della fase a gironi di Sudafrica 2010: dopo i pareggi contro Paraguay e Nuova Zelanda agli azzurri serve una vittoria per passare il turno almeno come secondi classificati del girone F. Alla vigilia del Mondiale quasi nessuno si aspettava che la nazionale italiana, a questo punto della competizione, rischiasse di non qualificarsi per gli ottavi di finale. In verità all’Italia potrebbe bastare anche un pareggio per chiudere il girone al secondo posto, nel caso in cui il Paraguay vincesse contro la Nuova Zelanda: ad occhi e croce la vittoria dei sudamericani è abbastanza probabile, ma non si può certo dare per scontata, anche perchè in questo campionato del mondo le sorprese non stanno mancando. Inoltre la nostra nazionale ha bisogno di vincere la partita con la Slovacchia anche per dare a sè stessa e al pubblico un’iniezione di fiducia. In molti ricordano che anche nel 1982, anno in cui l’Italia vinse la Coppa del Mondo in Spagna, i risultati ottenuti nelle eliminatorie furono alquanto deludenti: tre pareggi contro Polonia, Perù e Camerun, avversarie sulla carta non troppo difficili. Il passaggio del turno arrivò solo grazie ad una migliore differenza reti rispetto al Camerun, eppure dalla fase successiva in poi la squadra azzurra iniziò a vincere, arrivando alla conquista del titolo.

Per la partita di domani si ipotizza ancora una volta un cambio di modulo tattico: vedendo le formazioni con le quali si è giocata la partitella in allenamento, Lippi sembrerebbe intenzionato a schierare un 4-3-3, con tre centrocampisti in linea e due esterni d’attacco ai lati di un centravanti. Gigi Buffon è ancora alle prese con i problemi alla schiena che lo hanno costretto ad uscire anzitempo nella prima partita, quindi toccherà ancora a Marchetti difendere la porta azzurra. In difesa, sempre basandosi su quanto provato in allenamento, il ct dovrebbe inserire Christian Maggio sulla destra e spostare Zambrotta a sinistra, mandando quindi in panchina Criscito, titolare nelle prime due gare. Al centro della retroguardia dovrebbe essere confermata la coppia Cannavaro-Chiellini. Con il modulo 4-3-3 lo juventino Marchisio potrebbe finalmente ricoprire il suo ruolo abituale, a centrocampo in linea con De Rossi e Montolivo, ma non è detto che contro la Slovacchia giocherà: infatti Lippi sembra orientato ad affiancare agli altri due centrocampisti il veterano Gattuso, che non ha ancora esordito in questo Mondiale e non vede l’ora di scendere in campo. “Ringhio”, come è soprannominato il centrocampista del Milan, nell’ultima stagione non ha mai giocato con continuità, ma è sicuramente un elemento di grande esperienza e carisma sul quale il ct ha sempre contato molto. Il suo compagno Andrea Pirlo è guarito dall’infortunio, ma non ha ancora la condizione fisica per poter giocare una partita intera; perciò partirà dalla panchina per subentrare, eventualmente, nel secondo tempo. Dubbi anche per l’attacco: Marcello Lippi potrebbe confermare Gilardino, nonostante le due provi incolori contro Paraguay e Nuova Zelanda, ma ci sono diverse possibilità che dia invece spazio a Giampaolo Pazzini, bomber della Sampdoria. I due sono in ballottaggio per il ruolo di prima punta. Mentre i due esterni offensivi, sempre ipotizzando un 4-3-3, dovrebbero essere Di Natale e Iaquinta, con Pepe e Quagliarella in panchina. Anche se non è da escludere la possibilità che l’allenatore azzurro schieri dal primo minuto un suo fedelissimo, Mauro Germàn Camoranesi: in questo caso l’italo-argentino verrebbe posizionato sulla fascia destra, mentre Di Natale partirebbe di nuovo dalla panchina.

La Slovacchia finora ha pareggiato 1-1 contro i neozelandesi per poi perdere 2-0 con il Paraguay, quindi per non essere eliminata dal Mondiale deve necessariamente vincere questa gara. Contro l’Italia è probabile che non si chiuderà in difesa, cercando invece di fare la partita, dato che la vittoria è l’unico risultato che le consentirebbe di passare il turno. Se lo stato d’animo degli azzurri è piuttosto teso a causa delle prove deludenti dei giorni scorsi, le cose non vanno meglio nell’ambiente della Slovacchia: ieri il ct Wladimir Weiss, durante la conferenza stampa, si è infuriato con un giornalista slovacco che gli aveva rivolto una domanda a suo dire provocatoria, ed ha addirittura aggredito fisicamente il cronista per poi essere fermato dal resto dei presenti. La sua squadra domani dovrebbe schierarsi con un 4-4-2 con la coppia d’attacco formata da Vittek (autore del gol contro la Nuova Zelanda) e Sestak. Alle loro spalle, sulla linea dei centrocampisti o leggermente più in avanti, si posizionerà Marek Hamsik, uno dei giocatori più dotati tecnicamente della nazionale slovacca, ben noto al pubblico italiano poichè gioca nel Napoli. La Slovacchia senza dubbio non è una squadra irresistibile, come del resto non lo sono neppure Paraguay e Nuova Zelanda, ma si impegnerà al massimo in questa partita che rappresenta un’ultima spiaggia: quindi servirà un’Italia ben più vivace e concreta di quella vista finora.

Fabrizio Landolfi

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