Italia - Paraguay 1 - 1: Un pari che ci va stretto

Italia - Paraguay 1 - 1: Un pari che ci va stretto

Di Fabrizio Landolfi

L’Italia di Lippi a Città del Capo pareggia 1-1 contro il Paraguay nella sua prima gara del Mondiale 2010, grazie alla rete di Daniele De Rossi arrivata nel secondo tempo, con i sudamericani in vantaggio di un gol.

A proposito della formazione Lippi ha optato per il modulo 4-2-3-1, schierando Buffon tra i pali, la coppia difensiva centrale Cannavaro-Chiellini, Zambrotta sulla destra e il genoano Criscito a sinistra. A centrocampo Montolivo e De Rossi formano il duo centrale, con Iaquinta, Marchisio e Pepe schierati più in avanti a supporto della punta centrale Gilardino. Nel Paraguay, contrariamente a quanto ci si aspettava, non giocano l’attaccante Roque Santa Cruz e il centrocampista dell’Atalanta Barreto: la coppia d’attacco è formata de Valdez e Barrios. E’ una partita dura, si gioca su un campo reso scivoloso dalla pioggia battente, contro un Paraguay che dimostra subito di non badare al sottile nei contrasti fisici: dopo appena un minuto di gioco Montolivo viene atterrato da Riveros a centrocampo. Si tratta di un fallo che poteva comportare almeno l’ammonizione, ma l’arbitro messicano Archundia si limita ad interrompere il gioco. Gli azzurri giocano un calcio di buona qualità, con scambi veloci e passaggi di prima, ma faticano ad arrivare in zona tiro; tra i più vivaci l’esterno dell’Udinese Simone Pepe, che corre ininterrottamente per tutto il campo, è sempre nel vivo delle azioni e da una mano anche in fase di copertura inseguendo sempre gli avversari in possesso di palla. Il Paraguay si chiude in difesa e riesce a blindare la sua area di rigore, facendo un pressing molto aggressivo sui giocatori italiani; raramente la nazionale guidata da Martino tenta di ripartire in contropiede. L’Italia attacca per buona parte del primo tempo, ma le vere occasioni da gol sono ben poche: ne capita una a Montolivo al 22’, quando il centrocampista della Fiorentina scatta in contropiede, in seguito ad un calcio piazzato per gli avversari e coglie sguarnita la difesa paraguayana. Montolivo sembra voler aspettare l’arrivo di qualche compagno di squadra, ma sono tutti molto più indietro, quindi decide di tirare lui ma lo fa con poca convinzione. Villar, portiere e capitano del Paraguay, blocca senza problemi. Pochi secondi più tardi Pepe calcia una punizione, Gilardino stoppa il pallone e tenta la girata, ma la sua conclusione è abbondantemente fuori misura. L’Italia continua a costruire azioni, anche i terzini Zambrotta e Marchisio spingono spesso sulle rispettive fasce, ma il centravanti Gilardino raramente riesce a toccare palla, chiuso della difesa avversaria che quando si vede in difficoltà non esita a mandare fuori la palla. Infatti gli azzurri guadagnano anche diversi calci d’angolo, che vengono battuti dall’onnipresente Pepe, ma quasi sempre sono i sudamericani ad arrivare sul pallone per primi, anche di testa. Al 39’ arriva la beffa per Lippi e i suoi: l’arbitro fischia un calcio di punizione in favore del Paraguay per un fallo di Chiellini. Il lancio è lungo e raggiunge l’area di rigore, il difensore Alcaraz pur trovandosi in mezzo a Cannavaro e De Rossi salta alto e colpisce di testa, mandando il pallone dove Buffon non può arrivare. E’ il gol del vantaggio del Paraguay, arrivato alla prima occasione in cui i sudamericani si sono resi pericolosi, complice una leggerezza della difesa italiana. Mancano sei minuti alla fine del primo tempo, l’Italia cerca di reagire ma il tempo è poco; Marchisio e Pepe cercano di sfondare il muro difensivo del Paraguay ma non ce la fanno. Termina la prima frazione di gioco con l’Italia sotto di un gol.

Durante l’intervallo Gigi Buffon accusa dei problemi alla schiena e fa sapere a Lippi di non essere nella condizione di poter giocare anche il secondo tempo: il ct è costretto a sostituirlo con Marchetti. E’ un’altra cattiva notizia per i tifosi italiani, già preoccupati dall’inaspettato svantaggio in questa prima gara del Mondiale. Riprende la gara con i giocatori del Paraguay che continuano a pressare a tutto campo, impedendo agli italiani di manovrare in avanti. Al 54’ Zambrotta lancia lungo dalla destra, in area di rigore Pepe tenta la rovesciata ma non riesce a colpire un pallone che vola molto alto. Nulla di fatto. Pochi minuti più tardi ci provano anche Montolivo e Iaquinta: il primo con un tiro centrale che Villar para, il secondo con un affondo sulla fascia destra che gli permette di superare un avversario. Ma il giocatore della Juve non riesce a crossare e finisce per mandare la palla fuori. Gilardino è sempre isolato, non si vede quasi mai nel vivo del gioco. Lippi decide di far entrare l’esperto Camoranesi al posto di Marchisio, ma si ha la sensazione che all’Italia servirebbe proprio un bel calcio piazzato per raggiungere il pareggio, e al 63’ arriva un corner. Come nelle precedenti occasioni è Pepe a batterlo, dalla sinistra. Il giocatore dell’Udinese crossa, il portiere Villar esce ma non arriva sul pallone, nel frattempo un suo compagno si apposta sulla linea di porta al centro, ma prima che la palla attraversi tutta l’area senza essere stoppata da nessuno sbuca Daniele De Rossi. Il centrocampista italiano, pur senza vedere l’arrivo del cross perchè coperto da più avversari, scatta al posto giusto nel momento giusto e di sinistro manda la palla dentro. Finalmente l’Italia ha trovato il gol del pareggio, tutti esultano con foga e si abbracciano. Tra i più emozionati Rino Gattuso in panchina, che come nel suo stile esulta con veemenza afferrando De Rossi. L’Italia avrebbe ora la possibilità e il tempo di vincere la partita, dato che manca ancora mezz’ora, ma i paraguayani non si perdono d’animo e continuano a difendersi con quasi tutta la squadra. Il loro ct Martino, vedendo che la sua squadra costruisce poco in avanti decide di provare a cambiare gli attaccanti: entrano in campo Roque Santa Cruz al posto di Valdez e poi Cardozo in sostituzione di Barrios. Anche Lippi si gioca il terzo cambio, togliendo lo spento Gilardino ed inserendo il capocannoniere della serie A Totò Di Natale. Da questo momento l’Italia passa ad un modulo 4-4-2, con Iaquinta e Di Natale in attacco, ma la musica non cambia molto, il catenaccio del Paraguay continua a funzionare. Pepe batte un altro calcio d’angolo, accorrono in area quasi tutti gli azzurri ma Villar stavolta riesce ad impossessarsi del pallone. Poco più tardi ancora Pepe avanza sulla sinistra, evita un avversario, si accentra e tira in porta, ma il portiere paraguayano non si fa sorprendere. Montolivo ci prova ancora dalla lunga distanza, con una potente bordata da fuori area: Villar si tuffa e devia in corner. Negli ultimi minuti gli azzurri danno vita ad un vero assalto al fortino di un Paraguay tutto arroccato indietro, ma non riescono quasi mai a trovare lo spazio per arrivare in zona tiro: Iaquinta se ne va sulla destra e crossa verso l’area, ma il pallone è troppo alto per Di Natale e finisce fuori. Il Paraguay ottiene un calcio di punzione e nel batterlo guadagna secondi preziosi che gli permettono di arrivare abbastanza tranquillamente al fischio finale di Archundia: per la nazionale guidata da Gerardo Martino si tratta di un pareggio prezioso che lascia buone speranze di qualificazione agli ottavi.

Per l’Italia invece non è un risultato positivo. La prestazione non è stata pessima, anzi: eppure contro un avversario tutto sommato modesto come il Paraguay, dai campioni del mondo in carica ci si aspettava una vittoria. Ha pesato molto l’errore della difesa in occasione del gol subìto in una delle rare azioni offensive del Paraguay e si è faticato troppo a tirare in porta, nonostante le tante azioni create. Probabilmente a questa nazionale è mancato un finalizzatore, un attaccante capace di farsi trovare al posto giusto dai suoi compagni e di sfondare il muro avversario. Nel dopo-partita arrivano notizie su Buffon, che ha avvertito dolore al nervo sciatico a causa di un movimento fatto durante il riscaldamento: perciò il portiere titolare non è riuscito a restare in campo oltre quarantacinque minuti. Ma non dovrebbe trattarsi di nulla di grave, per cui si pensa di averlo a disposizione già nella prossima gara contro la Nuova Zelanda. Insufficiente la prova di Gilardino, sostituito nel secondo tempo da Di Natale: tuttavia, neppure quest’ultimo è riuscito a fare di meglio. Ottima la prestazione di De Rossi, autore del gol, che ha mostrato una buona forma fisica e il solito grande carattere, ma anche quelle di Montolivo e Pepe.

Fabrizio Landolfi

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