Il Punto sul Mondiale: Poco spettacolo nel frastuono delle Vuvuzelas

Il Punto sul Mondiale: Poco spettacolo nel frastuono delle Vuvuzelas

Di Fabrizio Landolfi

E’ stata giocata la prima giornata di ogni girone di Sudafrica 2010, un Mondiale fino a questo momento meno ricco di spettacolo di quanto ci si aspettava, con molti pareggi nei primi giorni e diverse squadre che hanno vinto senza convincere fino in fondo. Verrà ricordato sicuramente come il Mondiale delle Vuvuzelas, le trombe usate negli stadi sudafricani che suonano incessantemente per tutta la durata delle gare, detestate da chi segue il Mondiale in televisione (e probabilmente anche dai giocatori in campo). Verrà anche ricordato, almeno in Italia, come il primo Mondiale di cui una larga parte delle partite è visibile solo agli abbonati di Sky: un particolare che di certo non aiuta a creare entusiasmo attorno alla competizione. Tuttavia non siamo ancora nemmeno a metà del primo turno ed è quindi presto per tirare conclusioni.

Nella prima giornata l’unica tra le big che ha ottenuto una vittoria netta e rotonda è stata la Germania, che ha superato l’Australia per 4-0. Bisogna sicuramente considerare la caratura modesta della squadra oceanica, che è sembrata assai diversa da quella nazionale vivace e sfortunata che era piaciuta a molti nello scorso Mondiale, ma in ogni modo i tedeschi hanno dimostrato la solidità di squadra e l’autorevolezza che da sempre caratterizza la loro nazionale. Meno convincente è stata l’Inghilterra di Capello, protagonista di un pareggio per 1-1 contro gli Stati Uniti; buono il gioco espresso da Rooney e compagni, che pur senza strafare avrebbero tranquillamente vinto la gara di misura se non fosse stato per la clamorosa papera del portiere Green, che ha di fatto regalato il gol del pari agli americani, i quali nell’arco dei novanta minuti si sono preoccupati più che altro di non prenderle. L’Argentina guidata da Diego Armando Maradona ha vinto di misura contro la Nigeria, dando l’impressione di giocare leggermente al di sotto rispetto alle enormi potenzialità che ha sulla carta, con la formazione stellare di cui dispone. Tuttavia, il fatto di riuscire a segnare un solo gol è dipeso anche dalla straordinaria prestazione del portiere nigeriano Enyeama che ha salvato la sua porta in almeno tre occasioni. Nel frattempo l’Argentina ha già disputato la sua seconda partita, battendo la Corea del Sud per 4-1: sebbene nella fase centrale della gara gli uomini di Maradona abbiano sofferto, alla lunga è venuta fuori la classe del vivacissimo Messi e di Gonzalo Higuain, autore di una tripletta.

Meno schiacciante è stata la vittoria dei loro rivali verdeoro allenati da Carlos Dunga, che hanno trovato la via del gol contro la modesta Corea del Nord solo nel secondo tempo, vincendo poi per 2-1 una gara che sembrava non sbloccarsi grazie alla stoica resistenza dei nordcoreani, che hanno fatto comunque un’ottima figura tenendo testa al Brasile e riuscendo persino a segnare un gran bel gol nel finale con Yun Nam. E’ stato invece un fallimento l’esordio dei campioni d’Europa della Spagna a Sudafrica 2010: la nazionale iberica è stata sconfitta per 1-0 da una buona Svizzera, capace di chiudersi bene in difesa e di sfruttare un’indecisione difensiva degli avversari per portarsi in vantaggio. La Spagna non aveva fatto male sul piano del gioco, ma alle tante azioni offensive create non sono seguiti sviluppi positivi: durante il Campionato Europeo vinto nel 2008 era sembrato che questa nazionale avesse trovato finalmente la giusta concretezza, ma nella partita contro la Svizzera è sembrato proprio di rivedere la solita squadra con ottime capacità individuali, tecnica e raffinata ma poco solida e concreta che tante volte ha deluso le aspettative dei suoi tifosi nelle competizioni importanti.

Per quanto riguarda l’Italia di Lippi, fermata sull’1-1 dal Paraguay, hanno trovato conferma le perplessità della vigilia: la squadra pur cercando di fare la partita ha fatto fatica ad arrivare al tiro in porta, probabilmente è mancato un vero punto di riferimento in attacco o un fantasista capace di fare la differenza. Non a caso il gol del pareggio contro il Paraguay è stato siglato dal centrocampista Daniele De Rossi sugli sviluppi di un corner. Naturalmente da tifosi italiani ci auguriamo che le cose vadano diversamente nelle prossime partite; anche perchè più volte l’Italia, dopo un avvio stentato e poco convincente, ha tirato fuori il meglio di sè quando meno ci si aspettava. Piuttosto simile è la situazione dei nostri cugini d’oltralpe: la Francia è giunta al Mondiale tra lo scetticismo degli addetti ai lavori, ottenendo risultati negativi nelle amichevoli di preparazione, ed ha esordito con uno scialbo 0-0 contro l’Uruguay. Senza dubbio la nazionale guidata da Raymond Domenech possiede degli ottimi giocatori, da Ribery ad Henry, da Anelka a Malouda, a Sagna e Govou per citarne alcuni, eppure da diverso tempo non riesce a trovare il suo equilibrio.

Non è stata superlativa neppure l’Olanda, altra squadra piena di campioni, soprattutto in attacco, che ha battuto la Danimarca per 2-0 grazie ad una clamorosa autorete seguita da un gol di Kuyt propiziato da una leggerezza della difesa danese. Gli orange sono apparsi poco vivaci rispetto a quanto sarebbe lecito aspettarsi; si tratta di un’altra squadra che, pur avendo giocatori di grande valore tecnico, molto spesso non riesce ad essere concreta nelle grandi competizioni. Tuttavia, l’Olanda ha comunque conquistato una vittoria in questa prima giornata, a differenza del Portogallo di Cristiano Ronaldo che non è riuscito ad andare oltre lo 0-0 in una partita piuttosto noiosa e contratta contro la Costa D’Avorio, nella quale l’asso portoghese del Real Madrid è stato l’unico a dare un po’ di spettacolo pur non trovando il gol.

Per il resto hanno impressionato positivamente Corea del Sud e Giappone, due squadre molto veloci e dinamiche che hanno mostrato un buon calcio: i nipponici hanno sconfitto il Camerun per 1-0, mentre i sudcoreani hanno avuto la meglio sulla Grecia, con risultato finale di 2-0, prima di perdere contro l’Argentina nella seconda gara. I greci sono sembrati molto diversi rispetto ai tempi in cui vinsero l’Europeo, pur avendo in rosa numerosi giocatori esperti a livello internazionale come Karagounis, Patsatsoglu, Katsouranis e Salpingidis.

Da tenere d’occhio invece l’Uruguay, che dopo il pareggio con la Francia ha strapazzato i padroni di casa battendoli 3-0: la nazionale sudamericana ha un buon collettivo e può contare su un attaccante estremamente pericoloso come Diego Forlan, autore di una doppietta contro il Sudafrica. I Bafana Bafana ora rischiano l’eliminazione, per evitarla e continuare la loro avventura nel Mondiale casalingo dovranno necessariamente battere i francesi. Al contrario sembra piuttosto probabile il passaggio agli ottavi degli Stati Uniti, una squadra cresciuta moltissimo negli ultimi anni che aveva già fatto una buona figura nella Confederations Cup di un anno fa: gli americani hanno già affrontato la gara più dura del loro girone senza perdere, ed ora dovranno giocare contro Algeria e Slovenia.

Fabrizio Landolfi

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