Analisi della Partita
Il Napoli avrebbe probabilmente meritato di vincere ma si è trovato davanti un super Marchetti, eccezionale in almeno un paio di interventi. La squadra di Mazzarri è apparsa troppo lenta nella costruzione del gioco, in particolare nel primo tempo, dove Pazienza, pur con tanta buona volontà, non è riuscito a dettare i ritmi a metà campo; sarebbe servito un playmaker puro come Cigarini ma non era disponibile. Detto ciò, la squadra partenopea ha avuto diverse occasioni,alcune incredibili, per portare a casa la vittoria ma sia la gran vena del portiere cagliaritano sia l’imprecisione sottoporta hanno impedito di raggiungere l’obiettivo. Nel secondo tempo la gestione delle iniziative offensive se l’è presa Hamsik, un po’ timido nel primo tempo; lo slovacco si è proposto di più ed è parso il più lucido con la palla tra i piedi. Denis si è fatto vedere spesso, anche in fase conclusiva senza però riuscire ad essere concreto (sfortunato si!). Sulle corsie laterali si è sentita l’assenza di Maggio, né Aronica ne Zuniga hanno sfondato e proposto cross con la giusta continuità.
Il Cagliari, dal canto suo, ha disputato un’ottima partita difensiva,con la coppia centrale Astori- Ariaudo che si è comportata molto bene davanti agli attacchi avversari. I centrocampisti hanno pensato più a fare scudo difensivo che a proporre vere ripartenze, solo qualche volta la squadra sarda si è resa pericolosa ma De sanctis non ha dovuto effettuare nessun intervento di rilievo e questo spiega tutto. Con Allegri la squadra poteva anche perdere ma raramente stava così arroccata sulla difensiva, era sempre propositiva e imponeva il suo gioco. Con Melis il chiaro obiettivo è accumulare più punti possibili e lottare fino all’ultimo con coltello tra i denti, il gioco e il possesso palla non sono una priorità. Ancora “assenti” gli attaccanti, sia Matri che Larrivey davvero poco incisivi. Ma è Cossu che più di tutti ha deluso: appena entrato si è fatto cacciare via per una manata a Grava,lasciando la squadra in dieci per un quarto d’ora di sofferenza. Non un gesto da campione.
Risultato finale che va bene al Cagliari e sta stretto al Napoli per le tante occasioni avute. Il sogno Champions per la squadra di Mazzarri si allontana oramai, mentre il Cagliari dopo tante sconfitte ottiene il secondo punto consecutivo e ipoteca la salvezza.
Pagelle
Napoli 6: Partita discreta. Quando ha aumentato il ritmo ha proposto qualcosa di più interessante, ma in casa davanti al proprio pubblico(più di 50.000 persone!) contro una squadra praticamente salva, ha deluso le attese.
De sanctis 6: Gara di ordinaria amministrazione per lui. Niente di rilevante da segnalare.
Grava 6: Controlla senza difficoltà la sua zona
Campagnaro 6,5: Dei tre centrali difensivi è quello che si propone di più e mette in mezzo qualche pallone interessante.
Pazienza 6: Non è un playmaker e si vede. Ma non demerita.
Hamsik 6,5: Alla fine, il migliore. L’unico che si prende le responsabilità di costruire e inserirsi, non si perde mai in inutili dribbling. Concreto.
Zuniga 6: Pare una furia quando prende palla e parte ma, a fin dei conti, è molto fumoso. Sfiora anche il gol ma per gli spazi che si procura potrebbe essere più incisivo.
Aronica 5,5: Scende poco sulla fascia togliendo spinta necessaria. Ma il suo sostituto fa peggio.
Gargano 5,5: Non è il vero Gargano. Lento e poco propositivo rispetto ad altre gare.
La vezzi 6: Sembra esserci ma dopo una ventina di minuti di fa male ed esce.
Denis 6: Il voto è un mix tra la buona volontà (7) e l’imprecisione in zona gol (5).Comunque presente.
Bogliacino 6: Fa un paio di cose interessanti,con qualche assist ficcante, ma a tratti sparisce proprio.
Dossena 5: Prende il posto di Aronica per aumentare la propulsione sulla fascia sinistra ma stecca la partita. Lontani i tempi che conquistò la nazionale.
Maggio s.v: Pochi minuti, ritorno a tempo record di grande importanza.
Cagliari 6: Si difende con ordine, resistendo agli attacchi partenopei. Con Melis in panchina ha ripreso a fare qualche punto, tirando fuori il carattere e raggiungendo la salvezza che pareva certa già qualche mese fa.
Marchetti 7,5: Eccezionale. Grandissimo intervento sul colpo di testa di Denis, bravo anche in uscita e in altre circostanze. Si sta riprendendo alla grande,e il mondiale si avvicina...
Canini 6: Sufficiente, fa il suo.
Ariaudo 6,5: Buona prova, si trova bene con Astori, sta crescendo.
Astori 7: Più di Ariaudo, dà la sensazione di essere un baluardo, con alcune chiusure degne del miglio Nesta. Il presente e il futuro sono suoi.
Agostini 6,5: Campionato ottimo il suo,ancora una partita di sostanza. Ma siamo sicuro che ci siano così tanti esterni difensivi italiani migliori di lui?
Conti 6,5: Si mette in luce in particolare nel secondo tempo e ancor di più nel finale, con la squadra rimasta in 10. L’ultima quarto d’ora è da mostro di tattica.
Dessena 5: Finisce per essere irritante, perde palloni assurdi e tiene troppo palla. Partita brutta.
Biondini 6: Se la cava con la grande corsa, sacrificandosi in copertura. Il piede a volte non segue il cervello.
Lazzari 6: Discontinuo. Si sacrifica comunque in una zona non di sua competenza,con qualche colpo di classe.
Matri 5: Da quando gli hanno nominato la nazionale è sparito di scena. Sarà un caso?
Larrivey 5: Pare metterci più cattiveria. Pare. Solita partita incolore.
Nenè 6: Meglio dei due attaccanti titolari, si muove con più intelligenza.
Ragatzu 6: Come Nenè, mostra più testa nei movimenti. Mette un tocco di vivacità in più.
Cossu 4: Manata a Grava lontano dalle telecamere. Ingenuità che, per fortuna, non costa cara. Ma rimane il brutto gesto.
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