Roma: Conferenza Stampa Luciano Spalletti alla vigilia di Udinese - Roma

La conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti alla vigilia di Udinese-Roma.

Cosa è cambiato nella Roma?
“Secondo me ci sono state delle differenze di comportamento tra l’Inter e il Chelsea. Abbiamo messo a fuoco quelle cose che dobbiamo migliorare. E’ normale che non si può essere precisi su tutto, ma a me sembra che questa squadra stia sulla strada giusta per riprendersi”.

La Roma è Totti dipendente?
“Secondo me è sbagliato dargli la responsabilità in questo periodo difficile. Il leader nei momenti più difficili sa prendersi le responsabilità giuste e Francesco sta tentando di farlo”.

Come vive questo momento negativo della Roma?
“Con grande dispiacere. Sappiamo come i nostri tifosi seguano la squadra e di conseguenza noi sentiamo il peso della loro passione non ricambiata. A me dispiace molto, ma più che mettercela tutta non so come fare”.

Ha letto l’intervista di Giuly alla Gazzetta?
“Ha detto le stesse cose dell’altra volta. Non vorrei che la fatica che ha fatto qui lo portasse a far male in Francia, perchè il tecnico del Psg lo sostituisce sempre”.

La classifica la preoccupa?
“Bisogna assolutamente fare risultati. Con impegno, sostanza e tutti quei valori che dobbiamo mettere in campo. Andiamo ad Udine per vincere e portare a casa i tre punti”.

La difesa è andata molto male.
“Qualche gol di troppo l’abbiamo preso. Però è sempre il collettivo a fare la differenza. Tutti i reparti sono responsabili di questi momenti negativi. Ci vuole la mentalità e i comportamenti giusti”.

Sull’infortunio di Aquilani
“Anche lui ha cercato di approfondire la cosa. Ad oggi non sappiamo la causa dell’infortunio ma stiamo cercando di capire”.

Pizarro come sta?
“Sta bene, oggi si è allenato ed è disposizione. Sarà comunque sempre il comportamento di squadra a determinare il risultato finale”.

Troppi infortuni muscolari
“Gli infortuni li subiscono tutte le squadre. Di infortuni muscolari non ne abbiamo avuti tantissimi. Bisogna anche vedere i momenti della stagione e prendere in considerazione tante altre cose. Le situazioni muscolari poi sono talmente soggettive che sono difficili da prevenire”.

Sanzione severa per Mexes?
“Severa. Il ragazzo è convinto di aver sbagliato ed è la strada migliore per non ricadere in determinati comportamenti”.

Tre partite che la Roma non segna, la serie più lunga da quando lei è qui.
“Fare gol viene da una sicurezza di squadra e di equilibrio. Ci sono momenti che ti creano difficoltà nel valutare le cose da fare e non dobbiamo fare confusione e dobbiamo essere coerenti per un paio di giorni”.

A Londra una squadra coperta. Si riproporrà lo stesso atteggiamento con l’Udinese o no?
“Non è stata una squadra coperta. Nel secondo tempo c’è stata un pezzo di partita in cui lo eravamo. Una parte di gara però eravamo compatti. Con l’Udinese metteremo di più".

Le condizioni di Juan? Lei ha provato Panucci e Loria per precauzione?
“Abbiamo fatto delle prove per Loria e Panucci. Juan dobbiamo valutarlo bene in base alle reazioni dell’allenamento. Qualche dolorino lo ha sempre. Vedremo”.

Tonetto è pronto per scendere in campo dal primo minuto?
“Ha bisogno di ritornare a giocare. Ha sempre qualche dolorino, ma Riise ha sempre giocato in queste partite. Anche lui andrà valutato domani”.

Cosa si aspettava da Menez e Tonetto a Londra quando li ha fatti entrare?
“Mi aspettavo che la squadra avesse spinta da dietro e brillantezza nel creare qualcosa in fase offensiva. I calciatori devono poi sapere che possono dare un contributo anche per dieci minuti. Bisogna avere il sostegno caratteriale. Le sostituzioni erano poche e avevo giocatori che me lo potevano chiedere. La squadra aveva raggiunto equilibri in campo. Un paio di giocatori avevano problemi. Si va a cercare di sbagliare il meno possibile, dentro una fase dove la squadra mi sembrava reggesse bene”.

Alla vigilia di questa partita, lei aveva detto che il nostro più grande nemico era il nostro atteggiamento. Avete vinto il nemico?
“Dobbiamo mettere a posto le nostre qualità e i nostri difetti. Se poi riproponi i difetti, gli altri prendono vantaggio. Ancora di più se i calciatori sono bravi come quelli del Chelsea. Pur proponendo poco abbiamo mantenuto una certa sostanza di comportamento e di velocità. Se non lo avessimo fatto avremmo avuto problemi vista la qualità dei calciatori del Chelsea nel giocare a centrocampo. Io ho detto ai ragazzi che questa attenzione bisogna continuare ad averla. Sono quelle cose che fanno la differenza”.

Il Cluj ha perso contro il Bordeaux, il cammino in Champions League è ancora aperto?
“Non stiamo passando un buon momento dal punto di vista dei risultati. Dal punto di vista della ricerca e dei pensieri, deve essere così. Noi abbiamo un’opportunità fondamentale. Ho visto le foto della Champions sparate sul Colosseo, una cosa bellissima. Ti fanno ricordare il fatto della finale. Noi abbiamo un’opportunità bellissima da trasferire nella città e da dare in braccio ai nostri sostenitori. Non deve però svilupparsi in tensione dentro di noi. Un’opportunità bella che bisogna cercare di cavalcare. Noi a maggio nelle intenzioni vorremmo andarci vestiti in divisa e non in abiti civili. Di strada ce n’è molta. C’è la situazione difficile da ribaltare e c’è il rischio che ci possa essere tensione determinata dalle qualità dei nostri sportivi. Li ringrazio per il loro vivere la squadra e non sarebbe d’aiuto venire qui e spaccare la macchina dei giocatori o dell’allenatore”.

Lei si sta preoccupando più della compattezza dietro per poi fare le prestazioni?
“Analisi corretta. La compattezza e la sostanza sono le prime qualità. La conquista dei palloni di nessuno sono fondamentali. Una terza situazione, i palloni buttati via. Se si facesse una statistica su un mantenimento di un possesso palla da una rimessa a favore la perdita di palla succede spesso. Noi dobbiamo fare di più, perché è evidente”.

Questo Brighi la mette in difficoltà per la formazione?
“Si. Ha fatto bene l’altra sera. Lo tengo ad esempio come gli altri. Uno come lui può essere un esempio. Lui che si fa trovare sempre pronto va a stimolare le varie componenti. Se dentro una partita si vede che riesce a mantenere la resistenza, va migliorato qualcosa in chi gioca sempre”.

Panucci può essere utile come esterno o ormai è un centrale?
“Può fare tutti e due i ruoli. Ed è uno molto preciso nel dare le valutazioni”.

Ultimamente la contestano, umanamente che effetto le fa?
“Chiaro che sono i momenti che ribaltandoli, evidenzi coraggio. Profondità di analisi. I commenti non li ho sentiti anche quando mi osannavano. Io so la qualità dei nostri sportivi e lo manifestano anche se ti fanno complimenti. So il loro dispiacere nel vedere la classifica e uno cerca di impegnarsi sempre, avendo logica. E lo sto facendo".

Tonetto? Turn-over?
“Tonetto è a disposizione e bisogna dare lui considerazione forti. Anche se ha un pò di fastidio. Il torun-over si. Allo stesso tempo, manteniamo le caratteristiche della squadra nell’ultima partita. Sono caratteristiche importanti”.

La Roma domani arriva stanca di testa mentre l’Udinese arriva stanca fisicamente?
“Tutte e due hanno dato qualcosa nel lavoro in settimana. Noi abbiamo perso e loro vinto. Bisogna gestire la mentalità dopo una sconfitta, altrimenti dai vantaggi e loro li sanno prendere. L’Udinese ha l’attacco della Nazionale e ci deve dare maggiore attenzione”.

Dopo la scorsa stagione ha mai avuto la sensazione di andarsene, avendo raggiunto il massimo, come quando era all’Udinese?
“Se l’avessi avuta sarei andato via”.

Possibilità di completare il mercato a gennaio?
“La squadra fa bene così. Valuteremo se prenderemo a gennaio, io ho fiducia in questi calciatori. Abbiamo cercato giocatori che hanno preso strade diverse”.

Ronaldo alla Roma, forzatura o verità?
“Secondo me è meglio non perdere di vista la realtà. L’Udinese”.

Come procede l’ambientamento di Riise?
“Viene a giocare in un calcio diverso. Per il momento le sue caratteristiche non lo hanno aiutato e bisogna dargli tempo. Qualche volta ha sbagliato ma ha anche fatto cose correte e il tempo darà ragione”.

Ultimamente Riise non getta la palla, ma crea anche fasi d’attacco.
“Ha fatto bene, lasciamolo tranquillo e di lavorare nelle sfaccettature del nostro calcio”.

Vucinic?
“Causa mal di schiena non si è allenato molto. Al rientro dopo la nazionale è calato e se non ti alleni con continuità a questi livelli non sei d’aiuto. Ha avuto strappi di qualità. Lui ha questo momento: sta completando, per stare dentro con prepotenza e sono fiducioso”.

Da Romanews.eu

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