Roma: Pressing su Baptista (Corriere Dello Sport)

ROMA - Ora i soldi ci sono. Con i tredici
che arrivano per la cessione di
Alessandro Mancini, a Trigoria si è ricostituito
un tesoretto, tra i quindici e i
diciotto milioni (dipenderà anche da
alcune cessione minori) con cui andare,
fiduciosi, alla
ricerca dell’attaccante
(o
due) per garantire
a Spalletti
con l’ultima
priorità di mercato,
il completamento
della
rosa. Adrian
Mutu è l’uomo dei sogni, quello sul
quale a Trigoria sarebbero disposti a
giocarsi anche tutto il tesoretto. Ma c’è
anche la sensazione, forte, che il romeno
possa essere un obiettivo sempre
più difficile da centrare. Ieri, per
esempio, si è pensato che il discorso
fosse chiuso quando Alessandro Moggi,
a Milano, nell’albergo che ospita il
mercato, è entrato nel box della Fiorentina
per una chiacchierata con Pantaleo
Corvino. Ecco, ora firmano il nuovo
contratto del romeno, si sono detti in
molti. Invece no. Nell’incontro si è parlato
d’altro (Lupoli), per il romeno tutto
rimandato, anche se la fine di questa
storia sembra essere stata già scritta,
troppo irreversibili le dichiarazioni di
Alessandro Moggi, per poter pensare a
qualche sorpresa finale. E se Mutu, come
ormai tutto fa supporre, rimarrà a
Firenze, allora l’obiettivo numero uno
del mercato offensivo della Roma, diventerà
il brasiliano Julio Baptista.
Con una serie di alternative su cui comunque
la Roma lavorerà nei prossimi
giorni.

JULIO BAPTISTA - Ci sono tutte le premesse
perché il brasiliano
possa andare a infoltire
la colonia brasiliana
a Trigoria. C’è la
volontà del giocatore
che, per esempio, non
più tardi di qualche
giorno ha rifiutato una
ricca offerta del Galatasaray.
C’è la disponibilità
del Real a cederlo, pure in prestito,
anche se il giocatore ha detto e chiaro
tondo che vuole essere solo ceduto. Ci
sono gli ottimi rapporti tra le due società,
in particolare tra i due direttori
sportivi, Pradè e Mijatovic. C’è il gradimento
di Luciano Spalletti che per la
sua quarta Roma vuole più fisicità. Ci
sono le qualità tattiche giuste del giocatore
in grado di ricoprire non meno di
tre ruoli. Ci sono, pure, i canali giusti
per garantirsi corsie privilegiate. C’è
la possibilità di trovare un accordo soddisfacente
per tutti per quel che riguarda
l’ingaggio del giocatore. C’è, infine,
anche il quasi totale gradimento
dell’ambiente e della piazza che in queste
ultime settimane ha fatto ampiamente
capire di promuovere a pieni voti
la bestia. Tutto questo, peraltro, induce
la Roma a non avere troppa fretta
nel chiudere l’affare, cosa che gli potrebbe
consentire di limare ulteriormente
i dodici milioni (15 la richiesta
iniziale) che è la cifra a cui si potrebbe
chiudere subito. E, anche, di verificare,
con il passare dei giorni, se l’ipotesi di
prendere il giocatore con la formula
del prestito oneroso
e diritto di
riscatto obbligatorio
dopo dodici
mesi, possa
consentire un
altro colpo, cioè
un’ulteriore
operazione di
mercato per definire
e migliorare ancora il reparto offensivo
giallorosso.

PAVLYUCENKO - Come, per esempio, il
centravanti della nazionale russa e dello
Spartak Mosca, Roman Pavlyucenko
che negli ultimi Europei è stato capace
di rimanere negli occhi di tutti. Di certo,
per ora, si può dire che il russo ha
già espresso pieno gradimento all’ipotesi
Roma. E, di altrettanto certo, si può
aggiungere che la Roma l’ha fatto seguire,
chiedendo pure il prezzo del cartellino.
La risposta, 14 milioni, ha un
po’ gelato la società giallorossa, ma se
Baptista arrivasse in prestito, i soldi in
cassa ci sarebbero. Gli altri, possibili,
obiettivi della Roma, sono nomi che già
si conoscono, da Di Natale a Iaquinta,
da Huntelaar (costa troppo però) a Gomis,
da Gomez a Santa Cruz.

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