Ag.Giuly: "Ludovic va via perchè è stanco di giocare poco" (Il Romanista)

LA TRATTATIVA PER LA CESSIONE DEL FANTASISTA FRANCESE È ALLA SVOLTA

Il Psg a Roma
Giuly dà l’addio

L’agente Migliaccio: «Ludo non va via per questioni personali È stanco di giocare poco. Al Barcellona aveva più spazio»

TIZIANO RICCARDI
Un anno ieri. È 16 luglio 2007, Ludovic
Giuly firma il contratto – di tre anni,
scadenza 2010 – per la Roma. Un’operazione
che porta 3,2 milioni di euro nelle casse
del Barcellona, grazie anche ai buoni uffici
dell’intermediario, Ernesto Bronzetti. Il Romanista,
il giorno dopo, in prima pagina, titola
a caratteri cubitali, con grande entusiasmo:
«Giuly!». Un anno dopo, oggi, Giuly potrebbe
salutare tutti, il Psg arriva a Roma per chiudere.
Il procuratore, Alain Migliaccio, conferma
che il rapporto ormai è ai minimi termini:
«Ludo vuole andare via da Roma, non per questioni
familiari, ma perché con voi gioca poco
o nulla».
A che punto è la trattativa con il Paris Saint
Germain?
«Io posso dire che l’affare è in corso tra le due
società, ma i termini non li conosco. Chiedete
a Daniele Pradè, lui sa».
L’offerta francese è di 2 milioni di euro, la
Roma ne chiede almeno 3.
«Sono costretto a ripetermi: non so cosa quanti
soldi il Psg voglia spendere, non so quanto la
Roma voglia incassare. Noi entreremo nella
trattativa solo per trovare l’accordo sull’ingaggio
».
È vero che vi hanno proposto 300 mila euro
a stagione?
«Rispondo così: per noi i soldi non sono un
problema, chi scrive certe cose non sa niente e
va totalmente fuori strada. Giuly a Roma prende
il 30% in meno rispetto a quanto percepiva
al Barcellona. Il problema, semmai è un altro».
Quale?
«È molto semplice: Ludo alla Roma pensava di
giocare con continuità, invece viene impiegato
meno che a Barcellona (in realtà non è così,
la tabella al centro della pagina dimostra che
Giuly è sceso in campo più della metà delle volte
in ogni competizione, ndr)».
Il suo assistito non ha chiesto ai dirigenti
giallorossi di tornare in patria per stare più
vicino al figlio?
«Che risulti a me, no. Lui nella Capitale si trova
benissimo, il calore dei tifosi lo entusiasma
ogni partita, quando passeggia in città viene
sempre festeggiato dai romanisti, il problema,
come già ho detto, è che gioca poco».
Dunque è colpa di Spalletti.
«Diciamo che non capisco bene il comportamento
di Spalletti: lo scorso anno chiese a gran
voce di prendere Giuly, nell’arco dell’anno,
poi, non gli ha concesso molte chance di scendere
in campo. Comunque noi rispettiamo le
scelte del tecnico, ci mancherebbe».
C’è una possibilità che resti alla Roma?
«No, Ludo ha deciso di andare via. Vuole tornare
in Francia per giocare di più: ha 32 anni,
per 3 o 4 stagioni può ancora fare la differenza.
Lui è un grande professionista, vuole tornare
a sentirsi un calciatore importante». Questa è
la verità di Alain Migliaccio, un anno fa Ludovic
Giuly firmava per la Roma. Oggi potrebbe
andarsene.

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