Attualmente al secondo posto, posizione utile per evitare i preliminari, i capitolini sfidano la Fiorentina, ad una settimana dalla cocente sconfitta di Torino con un’altra pretendente ad un posto nell’Europa che conta, la Juventus.
Sfida numero 139 quella di domenica all’Olimpico, ed il numero “stranamente pari”, 138 delle gare fin qui disputate, prende corpo in virtù di uno spareggio per la Uefa che favorì i toscani all’ingresso in Europa, con un gol “doloroso” per i colori giallorossi se si pensa a realizzarlo fu “il bomber di Crocefieschi” Roberto Pruzzo, 106 gol con la maglia della Roma ma in quell’occasione vero e proprio giustiziere; era il 30 giugno 1989, lo stadio era il “Renato Curi” di Pian di Massiano in quel di Perugia il finale fu 1 a 0 per i viola.
Come dicevamo 138 i precedenti fin qui disputati nei campionati a girone unico, e il bilancio pende dalla parte dei toscani che vantano 44 vittorie, 56 sono i pareggi e 38 i successi dei capitolini;
in queste gare sono state 169 le segnature fiorentine per una media di 1,22 gol a partita, 163 le reti della Roma con una media di 1,18 gol a partita.
Nei 68 match disputati a Roma, netta però la prevalenza dei padroni di casa, che vantano 28 successi, 13 sono le gare vinte dagli ospiti e 27 i pareggi. Sono 98 i gol realizzati dai giallorossi per una media di 1,44 gol a partita, mentre per i toscani la media è di 1 gol a partita avendone realizzati in totale 68.
L’ultima vittoria dei giallorossi risale allo scorso campionato e precisamente al 5 novembre 2006, allorquando la squadra di Spalletti, reagendo furiosamente al gol del fiorentino Ujfalusi, si impose con il finale di 3 a 1 ribaltando il risultato con un gol di De Rossi da fuori complice Frey, e con una doppietta del brasiliano Taddei.
Per trovare l’ultimo successo dei viola, bisogna tornare indietro di 16 anni precisi; era infatti il 23 febbraio del 2002 quando la Fiorentina si impose all’Olimpico per 1 a 3 guidata dal “bomber di Reconquista”, Gabriel Omar Batistuta che mise a segno la doppietta iniziale alla quale provò a rispondere un altro grande attaccante della storia giallorossa: Rudy Voller; dopo il gol del tedesco che dimezzò lo svantaggio, ci pensò il brasiliano Dunga a chiudere l’incontro a pochi istanti dal triplice fischio.
Proprio il mattatore di questa gara, Batistuta, passato poi alla Roma nel fortunato anno dell’ultimo scudetto giallorosso, è il giocatore che in assoluto ha segnato di più in questa gara: 8 gol.
Di queste 8 realizzazioni, forse la più importante è proprio l’ultima, l’unica tra le altre ad essere segnata in maglia giallorossa e fu quella siglata proprio nell’anno del tricolore giallorosso, e che servì a sbloccare verso il finale, una difficile gara che la Roma non riusciva a far sua; era il minuto 82’ dell’ottava di andata del campionato 2000-2001 il 26 novembre del 2000;
L’argentino violò la rete della sua ex squadra con un destro dal limite suggerito da un preciso appoggio di Guigou, facendo letteralmente esplodere lo stadio ormai rassegnato al pareggio.
Non esultò, ma l’emozione ebbe il sopravvento e sbottò a piangere; i tifosi dotati di grande memoria, ancora oggi ricordano l’argentino “consolato” dal brasiliano Zago.
Oltre a questi molto importanti, ricordiamo altri due precedenti;
Il primo ci riporta indietro di circa 27 anni, era il 25/10/1981, quando Paulo Roberto Falcao da Xenxere, regalò all’Olimpico forse uno dei più bei momenti della sua storia romana.
Al 35° del primo tempo, seguendo come suo solito, con maestria il volgere dell’azione, sfruttò in piena area di rigore un pallone proveniente dalla fascia destra, inventando un passaggio di tacco al volo per Pruzzo, che infilò Galli di testa. Azione da antologia che bissò il primo gol di Agostino Di Bartolomei siglato 15 minuti prima.
La domenica purtroppo fu rovinata dal brutto infortunio occorso a Carlo Ancelotti.
Altro ricordo relativo a questa classica del nostro campionato, è legato ad un Roma-Fiorentina un po’ più recente, e precisamente a quello che si disputò all’Olimpico il 17 ottobe 1998.
In panchina per la Roma c’era Zeman, la partita si mise subito male a causa di un gol di Batistuta che marcato vanamente da Wome si involò verso la porta sotto la sud e trafisse cimenti con una botta delle sue.
Troppa foga nella rincorsa dei giallorossi non servì a nulla, se non ha far espellere prima Di Biagio e poi Candela insieme a Falcone.
In nove contro dieci il miracolo dell’allenatore Boemo, che azzeccò una mossa a tanti sembrata assurda: fuori Del vecchio e dentro Bartelt, era il 33° del secondo tempo.
In soli 12’ l’argentino segnò la sua unica partita da protagonista vero con giocate ubriacanti, facendo prima pareggiare Alenitchev al 89° servendolo dopo una serpentina da vertigini in area di rigore tutto defilato sulla destra, e subito dopo Totti, al 3° minuto di recupero, impegnando con un diagonale Toldo, sulla respinta del quale si avvento l’attuale capitano della Roma insaccando e facendo impazzire il popolo romanista.
Analizzando i precedenti tra i due allenatori troviamo 11 precedenti con 1 sola vittoria di Spalletti, 3 di Prandelli e ben 7 pareggi. Il tecnico di Certaldo nei 12 precedenti con i viola vanta 4 vittorie, 7 pareggi ed 1 sconfitta.
Stesso numero di precedenti di Prandelli con la Roma, che però solo 1 volta è uscito vittorioso da questo scontro, 5 sono stati i pareggi e ben 6 le sconfitte.
Cosa curiosa, entrambi gli allenatori hanno fatto il loro esordio in “A” lo stesso giorno, il 31 agosto 1997, ed entrambi persero la loro prima partita nella massima serie;
Spalletti perse proprio con la Roma alla guida dell’Empoli sul neutro di Firenze per 1 a 3, e Prandelli invece alla guida del Lecce perse contro la Juventus a Torino per 2 a 0.
Da Romanews.eu
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