Una Roma corsara, Gervinho inarrestabile, e adesso il derby

Una Roma corsara, Gervinho inarrestabile, e adesso il derby

Di Fabrizio Landolfi

Quella di Rudi Garcia dimostra e conferma sempre di più di essere una squadra combattiva, piena di uomini con grande personalità e molto unita. La mano dell’allenatore si vede, indubbiamente, ma va dato merito anche ai giocatori di dare sempre il massimo, in ogni partita. I giallorossi lottano su tutte le azioni, quando perdono palla inseguono senza demordere e soprattutto non si arrendono in nessuna situazione.

Per quanto visto fino a questo punto della stagione, alla Roma possiamo rimproverare qualche errore in fase difensiva e qualche occasione da gol sciupata, ma non possiamo rimproverare nulla dal punto di vista dell’impegno in campo, della famosa grinta, che in passato avevamo invocato a gran voce, soprattutto in alcuni periodi in cui vedevamo una squadra ben dotata tecnicamente ma senza la giusta cattiveria agonistica. In Coppa Italia contro il Napoli abbiamo visto una gran partita, giocata bene e a viso aperto da entrambe le squadre. I giallorossi hanno subìto una rimonta, dal 2-0 del primo tempo al momentaneo 2-2. Una rimonta che poteva costare cara nell’ottica del passaggio del turno. Poi lo spirito di sacrificio della squadra e quell’abitudine a non cedere mai fino alla fine hanno permesso alla Roma di fare suo il match d’andata. I giochi non sono ancora fatti, bisognerà andare a Napoli a fare una battaglia difficile: c’è in palio l’accesso ad una finale, il 3-2 è un risultato che mantiene vivo il testa a testa, ma se non altro la Roma avrà a disposizione due risultati. Eppure, al San Paolo bisognerà scendere in campo per la vittoria, con la stessa fame agonistica dell’andata, senza pensare al risultato dell’Olimpico. Quel che resterà comunque, di quella serata, è la bellezza e lo spettacolo di una partita avvincente, come se ne vedono sempre meno nel calcio italiano. 

E’ evidente che in questa Roma, rispetto allo scorso anno, stiano facendo la differenza soprattutto i calciatori arrivati nella scorsa estate. Uno Strootman in più a centrocampo, accanto ad un De Rossi, si fa sentire pesantemente, oltre ad essere in grado di segnare gol spettacolari come quello contro il Napoli che ha fatto esplodere l’Olimpico. In difesa, un centrale come Benatia accanto a Castan ha dato al reparto un’affidabilità ed una forza fisica impressionante, così come Maicon sulla fascia destra garantisce una spinta veloce e continua, oltre ad offrire una gran dose di esperienza ad alto livello. Anche il belga Nainggolan, che purtroppo salterà la semifinale di ritorno per squalifica, si è integrato perfettamente nella squadra ed è stato incisivo dalla prima partita giocata, come se militasse nella Roma da anni. Ma sebbene il punto di forza maggiore dell’armata di Garcia sia la compattezza del gruppo, c’è da dire che è Gervinho l’uomo più sorprendente. Nella gara contro il Napoli l’ivoriano è stato decisivo al 100%, autore di due gol e di una prestazione straordinaria. Un giocatore che gli avversari si ritrovano in ogni parte del campo, a lottare per conquistare palloni e a ripartire con quello scatto fulmineo che è la sua qualità principale. L’intesa tra Gervinho e Francesco Totti è semplicemente formidabile: la classe del Capitano 37enne, capace di fornire sempre assist preziosi, unita alla velocità dell’esterno ivoriano, permette alla Roma di creare moltissime occasioni da gol. A questo proposito, vanno fatti i complimenti anche a Rudi Garcia per aver creato questo modulo tattico difficile da decifrare per gli avversari, in cui Totti gioca nella zona centrale, piuttosto lontano dalla porta, con Gervinho e Ljajic (oppure lo stesso Florenzi, altro gran corridore) che svariano su entrambe le fasce, a volte scambiandosi le posizioni, altre volte addirittura sovrapponendosi. In più, nelle azioni che partono da una giocata del Capitano si inserisce spesso almeno uno dei centrocampisti: il Pjanic o Strootman di turno che va ad attaccare l’area avversaria, mentre Daniele De Rossi resta più attivo in fase di copertura che non in attacco. Gli stessi esterni, poi, danno spesso una mano in difesa quando sono gli avversari a spingere e mettere sotto pressione la difesa romanista. 

Domenica c’è il derby, quindi prima di pensare a giocarsi l’accesso alla finale di Coppa Italia a Napoli, la Roma deve concentrarsi sulla sfida più attesa e snervante che ci sia. Sarà sempre così nella Capitale, a prescindere dagli obiettivi che potranno avere Roma e Lazio il derby è sempre il derby, e non si gioca ma si vince, come ebbe a dire Mister Garcia prima della stracittadina d’andata, poi vinta 2-0 dai giallorossi. La qualità c’è, la squadra è in un buon momento di forma fisica ed ha imparato ad affrontare un certo tipo di partite, in cui la fame agonistica conta più di tutto. Dunque domenica bisogna essere freddi e spietati come Lupi, battere la Lazio di Edi Reja e replicare il successo dell’andata. 

Fabrizio Landolfi
Bookmark and Share

0 commenti:

Posta un commento

Articoli Correlati

 
HOME | PRIVACY | SERIE A | LIGA | PREMIER LEAGUE | BUNDESLIGA | LIGUE 1 | CHAMPIONS LEAGUE | EUROPA LEAGUE | BRASILEIRAO | PRIMERA DIVISION ARGENTINA | NAZIONALI

TOP 100 SOCCER SITES The Soccerlinks Hit List Sport Blogs - Blog Catalog Blog Directory Listed on Soccer Blogs Aggregatore Sports Top Blogs Sports Blogs - Blog Top Sites Miglior BlogTop Italia Blog DirectorySports Blogs - Blog Rankings
Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia