Milan: Vincere per il girone, vincere per Antonio
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Andrea
on martedì 1 novembre 2011
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Milan: Vincere per il girone, vincere per Antonio
Di Davide Biscaro
Se c’è un diktat da rispettare, che echeggia nella mente dei giocatori, nel match di Champions League contro il B.A.T.E. Borisov, questo è senza ombra di dubbio il titolo dell’editoriale di oggi. Una frase, la suddetta, riportata da tutti gli organi di stampa e ripresa da mister Allegri alla vigilia di un match importantissimo ai fini della qualificazione agli ottavi della massima competizione europea, sperando nel primo posto da giocarsi con il Barcellona a San Siro. L’aria però a Milanello è pesante, sembra un macigno sulle spalle dell’ambiente. Già, perché al già particolare e tremendo infortunio a Ringhio Gattuso, ora a tenere sulle spine gli umori rossoneri sono le condizioni di Antonio Cassano, reduce da un problema altrettanto casuale e poco frequente nel mondo del calcio. Ictus ischemico, problemi di natura cardiaca, abbassamento della pressione arteriosa… Tutte illazioni, tutte parole al vento, perché finché non sarà lo staff sanitario milanista a parlare o i medici dell’ospedale Policlinico di Milano, l’unica cosa che possiamo dire è “In bocca al lupo Antonio, riprenditi presto che ti vogliamo rivedere sui campi!”. E a dirlo non dovrebbero essere solo i tifosi rossoneri, ma tutti i supporter e gli amanti del calcio italiano che sperano in un buon risultato della Nazionale di Prandelli agli europei in programma quest’estate. In fondo, buona parte della riuscita del nostro team dipende anche dalla presenza di Fantantonio, insostituibile nell’undici titolare azzurro.
Tornando al match di stasera, che è in programma alle 18 al Dinamo Stadion di Minsk, è ovvio come favoriti partano ancora gli ospiti, ma attenzione a dare per scontati risultati che non lo sono affatto. Non sarebbe la prima volta che una piccola squadra si esalti alla presenza di un’avversaria più blasonata, soprattutto quando gioca in casa a contatto con il proprio pubblico. Turno di riposo per Van Bommel, rimasto a Milano con gli infortunati Antonini, Pato, Gattuso, Flamini e i non convocabili Inzaghi ed El Shaarawy. Peccato soprattutto per questi ultimi due, nella situazione attuale avrebbero fatto molto comodo, a pensare che la coppa d’attacco obbligata per Allegri sarà quella formata da Ibrahimovic e Robinho, con in panchina il 18enne Simone Andrea Ganz, figlio del grande ex Maurizio. Gli undici che dovrebbero scendere in campo sono dunque i seguenti: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta (ma occhio alle quotazioni di Taiwo, in netta risalita dopo l’opaca prestazione di Gianluca a Roma) in difesa, poi linea mediana con Ambrosini, Aquilani e il recuperato Seedorf, Boateng sulla tre quarti campo (a proposito, due giornate di squalifica comminategli per le parole grosse rivolte all’indirizzo dell’arbitro, anche se il ghanese sostiene fossero recapitate a Burdisso), e la coppia di attacco detta in precedenza.
Giocare con la testa sgombra da pensieri non è facile in questa situazione, ma fortunatamente Antonio sta molto meglio, cammina e parla senza problemi (o almeno così ha detto Galliani alla Malpensa prima di partire per la Bielorussia), dunque il peggio sembra passato. Ai ragazzi il compito di non far pesare l’assenza del talento di Bari vecchia, sfortunato come pochi in tutta la sua carriera.
Davide Biscaro
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