Napoli, contro il City torna il brivido Champions

Napoli, contro il City torna il brivido Champions

Di Paolo Esposito

Ventuno anni. Ventuno cicli da trecentosessantacinque giorni. Ventuno modi per dirti “ti amo”, direbbe Venditti. Sette novembre 1990, 14 settembre 2011. Da Mosca a Manchester, da Maradona a Mazzarri, guarda caso tutte le parole chiave di questa storia iniziano per emme. Il girone A inizia con la sfida tra i partenopei ed i “citizens” di Manchester, i cittadini, come i tifosi del City si fanno chiamare per distinguersi dagli odiati cugini dello United.

Gli azzurri di Manchester, Sky Blues per dirla a modo loro, sono una squadra in forte ascesa negli ultimi anni, grazie ai grossi capitali investiti dall’Abu Dhabi United Group for Development and Investment del principe emirato Mansur bin Zayd Al Nahyan. L’intento degli sceicchi, mai troppo celato, è quello di rendere la loro squadra una tra le più forti d’Europa. In pochi anni è stato speso tantissimo per portare in maglia azzurra gente come Robinho, Adebayor, Balotelli, Silva, Tevez e gli ultimi roboanti colpi Aguero, Dzeko e Nasri.

Di contro, i concittadini degli Oasis non hanno una grandissima tradizione in fatto di vittorie. In bacheca ci sono solo due titoli nazionali, di cui l’ultimo risale al 1968, e cinque FA Cup, di cui una vinta l’anno scorso da Roberto Mancini. In campo internazionale si conta solo una Coppa delle Coppe, conquistata nel 1970 ai danni dei polacchi del Górnik Zabrze.

La squadra che Mancini dovrebbe mandare in campo vede in difesa, davanti ad Hart, una linea a quattro formata da Richards, Lescott, Kompany e Clichy. Tanta sostanza, molta copertura in quanto Richards è preferito al più offensivo Zabaleta, ma poca corsa, soprattutto nei due centrali, che spesso soffrono gli attaccanti rapidi e brevilinei. A centrocampo agiranno due centrali davanti alla difesa, il legnoso Barry e l’eclettico Yaya Tourè. L’attacco è semplicemente impressionante, con Nasri, Silva e Aguero alle spalle di Edin Dzeko, il bosniaco più volte corteggiato da Milan e Juventus. In panchina, oltre al già citato Zabaleta, ci sono almeno quattro uomini che possono cambiare volto allo scacchiere del tecnico jesino, ossia l’ex laziale Kolarov, il mediano Adam Johnson, l’estroso James Milner, paragonabile per caratteristiche a Lavezzi e, ovviamente, Carlitos Tevez.

Nel Napoli ci sarà qualche novità rispetto all’undici titolare che ha battuto il Cesena sabato sera. Morgan De Sanctis comanderà una difesa che potrebbe vedere l’esordio in Europa del giovane Fernandez e lo spostamento di Campagnaro a sinistra, con Cannavaro centrale. Emozione forte per il capitano, alla prima in Champions con la maglia della sua squadra del cuore e con quella fascia che al braccio peserà come un macigno. Sulle fasce ci dovrebbe essere Zuniga a sinistra al posto di Dossena, mentre è confermato Maggio sulla corsia opposta. I due centrali dovrebbero essere Inler e Gargano, preferito a Dzemaili che ha giocato tanto in queste ultime settimane, segno evidente che Mazzarri sta pensando anche al prossimo impegno in campionato contro il Milan. In attacco è certa la presenza dal primo minuto di Marek Hamsik, decisivo in Romagna, al fianco di Lavezzi e Cavani. Non è esclusa la presenza a gara in corso dello stesso Dzemaili, ma anche di Santana e Pandev, uno che la Champions l’ha vinta poco più di un anno fa.

L’arbitro dell’incontro sarà lo svedese Jonas Eriksson, coadiuvato dagli assistenti Nilsson e Klasenius, e dal quarto uomo Strombergsson.

Paolo Esposito

Vuoi conoscere le classifiche, i risultati, le statistiche e le quote scommesse da tutto il calcio mondiale? Visita Calciometria.com

Iscriviti al Feed RSS per essere sempre aggiornato! Clicca sull'immagine sottostante per iscriverti!